Capitolo 11.

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Le prime sfumature della sera avevano iniziato a prendere forma nella grande distesa che era stata azzurra per tutta la giornata: i giovani si stavano recando nelle proprie abitazioni, chi altro era rimasto in spiaggia per fare un falò con gli amici o chi altro al ristorante.
Due giovani ragazzi, però, non erano fra questi.
Due ragazzi che avevano iniziato a conoscersi, che avevano deciso di donarsi l'uno all'altro.
Di donarsi non solo fisicamente, ma anche con il cuore.
Federico si era recato a casa di Benjamin e lo aveva baciato, lo aveva baciato fino a lasciarsi cullare dalla braccia scoperte del moro.
Il minore si era fatto dominare dall'altro, avevano entrambi il cuore in gola consapevoli che stavano sbagliando.
Ciò che provavano l'uno per l'altro era sbagliato, contro natura, ma al cuore si può comandare?

Federico si era svegliato prima di Benjamin e, dopo un lungo lasso di tempo in cui era stato a fissare l'altro dormire con il corpo completamente nudo, coperto soltanto dal bacino in giù, decise di alzarsi.
Afferrò i boxer che erano stati gettati vicino al grande armadio con più di due ante, lo aprì e prese in prestito una maglietta bianca che gli stava abbastanza stretta, essendo che Benjamin era più basso di lui anche se più grande.
Scese in cucina e decise di preparare un dolce leggero per il maggiore, per avere un risveglio meno traumatico.
Decise di preparare una crostata alla marmellata di mele, essendo il caldo che stava venendo non poteva permettersi di preparare qualcosa di troppo pesante.

In breve tempo, la crostata era pronta anche se l'orario di cena era quasi arrivato.
Federico lasciò sul tavolo il dolce ben in vista, mentre un bigliettino rosa era messo accanto a questo: salì al piano dove Benjamin si stava riposando e lentamente cercò di svegliarlo.
Gli occhi del maggiore si aprirono e sorrise nel vedere Federico ancora lì, con lui.
Non era andato via.
"Buongiorno o buonasera, punti di vista." Ridacchiò Federico, prima di alzarsi lentamente e lasciare un bacio sopra le sue labbra.
"Che ore sono?" Chiese il più grande.
"Sono quasi le otto." Disse il più piccolo.
"A breve tornerà Zambo, non credi sia meglio andare via?" Domandò, ancora, l'altro.
"Sinceramente non è una cosa a cui voglio dare peso. Mi sono svegliato prima e dato che non avevo intenzione di svegliarti, sono rimasto a riflettere un po' e poi ti ho preparato la crostata." Disse Federico. "So che in estate mangi poco, preferisci gli aperitivi e le patatine con tramezzini, ma un po' di cose salutari non ti farebbero male." Aggiunse.
"Mi piace che ti preoccupi per me." Sorrise il moro. "Su cosa dovevi riflettere?" Aggiunse.
"Ho ripensato a quello che abbiamo fatto questo pomeriggio." Iniziò a dire il minore. "Sai, all'inizio credevo fosse sbagliato concedermi subito ad una persona che non conosco, anche se lui sa ogni cosa di me. Io credevo fosse una semplice attrazione fisica, sei un bel ragazzo e poi ero ubriaco quella sera, la mattina dopo non ero nemmeno riuscito a rendermi conto di ciò che stavo facendo." Aggiunse. "Ma ora non è più così. Mi è bastato immaginare la mia vita senza di te, mi è bastato pensare che senza le tue braccia è difficile stare." Concluse, lasciando un dolce bacio sopra le sue labbra.
"Finalmente hai capito che correre via da me, non ti porta a nulla." Disse Benjamin. "Io ho davvero intenzione di conquistarti e non solo perché sono un bel ragazzo come dici tu, ma perché voglio farti vedere che non sono così male come credi." Aggiunse.
Il minore annuì, alzandosi subito dopo.
"Adesso andiamo ad assaggiare quel dolce, ho una fame!" Rise Federico, seguito da Benjamin che indossò i boxer che aveva lasciato a terra.

I due ragazzi, come richiesto da parte di Federico, scesero nella cucina e presero una fetta della crostata alla marmellata di mele.
"Fè ma io con la marmellata non ci faccio tanto." Borbottò Benjamin, una volta osservata la crostata.
"Sei come i bimbi, Ben." Ridacchiò l'altro. "L'hai mai assaggiata?" Chiesa poi.
"L'ho assaggiata con il cucchiaio quando stavo con la mia famiglia, non mi è mai piaciuta e ci faccio poco." Sì giustificò il moro.
Federico annuì, poggiando sulla carta in alluminio la sua fetta di crostata.
Aprì le gambe del più grande che teneva il busto poggiato vicino il lavandino, mettendosi poi fra queste e prendendo la crostata.
"Apri la bocca e assaggia, l'ho fatta con tanto amore." Disse Federico.
Benjamin lo guardò, mise una mano su quella di Federico e avvicinò la crostata alle sue labbra: prese un morso, poi un altro e un altro ancora.
"Per fortuna che non ti piaceva." Rise Federico.
"È buona." Disse Benjamin, bevendo il succo d'ananas.
Il minore si avvicinò al suo volto ed unì le loro labbra in più baci a stampo.
"Benjamin, sai per caso dov..." Disse una terza voce che fece sobbalzare i due.
Entrambi si voltarono e videro Zambelli tenere in mano dei fogli con una cartella bianca: teneva lo sguardo fisso su di loro, essendo anche senza maglietta e avvinghiati.
"Dimmi." Disse Benjamin, cercando di essere il più naturale possibile.
"Volevo chiederti se per caso sapevi dove fosse Federico, ma essendo qui posso dirlo con tranquillità a lui." Iniziò a parlare il castano. "Sono passato ai provini dove tu sei stato diversi mesi fa, mi hanno contattato dicendo che dovevo raggiungerli per parlarmi del tuo futuro e altro." Aggiunse.
"Quindi? Cos'è successo?" Chiese Federico, speranzoso di poter intraprendere una strada tutta sua.
"Ti hanno accettato per un ruolo di un film!" Disse, entusiasta, Zambelli.
Il bianco rimase senza parole, correndo ad abbracciare il castano.
Nel frattempo Benjamin stava in disparte, con un sorriso in volto e lo sguardo basso.
Sentì una mano poggiarsi sopra il suo mento, costringendolo ad alzare la testa: incontrò subito gli occhi azzurri e vivaci di Federico, poi due labbra sopra le sue.
"Stasera, ragazzi, si festeggia! Venite con noi al sushi?" Chiese Zambelli.
I due ragazzi annuirono, troppo impegnati a baciarsi con gli occhi. "Ho capito, devo andarmene. Ci sentiamo dopo!" Aggiunse, ridacchiando.
"A dopo." Dissero, in coro, i due ragazzi.
"Sono felicissimo per te." Disse Benjamin. "Però pretendo di venire anch'io sul set a guardarti." Aggiunse.
"Tu verrai con me, voglio mostrarti un lato di me che non hai mai visto, che nessuno ha mai visto all'infuori di Yuri." Disse Federico.
"Nemmeno Zambelli? E perché hanno contattato lui al posto di te?" Chiese l'altro.
"Perché lui si era presentato come mio manager e tutto quanto, per questo le mail arrivano a lui ma durante i provini non lo fanno entrare, se non per mio volere." Rispose il bianco. "Ti mostrerò un altro lato di me, sperando che possa piacerti anche questo." Continuò.
Benjamin lo strinse al suo corpo, lasciando un bacio a stampo sopra le sue labbra.
"Di te, mi piacerà sempre tutto."

Sguardi || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora