Capitolo 42.

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Le due settimane che la coppia aveva a disposizione erano del tutto terminate, per loro sfortuna.
Durante quel lasso di tempo, Benjamin e Federico non si erano fermati neppure un secondo, intenti a godersi quella vacanza tutta per loro: il maggiore aveva scattato numerose foto al suo fidanzato riempiendo questo di mille attenzioni, ogni sera andavano a cena fuori incapaci di reggere il cibo dell'hotel, e quasi ogni sera si concedevano l'onore di aversi.
Per loro grande sorpresa, dopo l'inconveniente avuto con Calum, le cose stavano andando a gonfie vele.
Il bianco aveva del tutto deciso di non dire quel che fosse successo a Benjamin, sapeva più di sé stesso che il ragazzo sarebbe stato capace di raggiungere il bar dove lavorava Calum per prenderlo a schiaffi; Federico non poteva rischiare di far del male ad entrambi, conosceva il suo fidanzato e questo poteva andarci anche pesante con le mani.
Del resto, tutto andava bene, ma un pensiero logorava il petto di Benjamin: cosa sarebbe successo al loro ritorno?

Le ore di viaggio stancanti che avevano atteso i due fidanzati erano terminate, in questo momento si trovavano sopra ad un taxi mentre percorrevano le strade di Santo Domingo, una città che stava diventando importante per la coppia e per la loro relazione.
Il tragitto non fu breve, le macchine stavano sfrecciando veloci sopra l'asfalto nero ma lunghe code si erano presentate davanti al tassista che, stufo di tutto questo, battè il palmo della mano sopra al volante.
Benjamin era perso nei suoi pensieri, guardava il bianco e pensava che stava per commettere un grande errore dove forse non c'era rimedio.
Eppure, il moro stava facendo questo proprio per porre fine ad una storia del passato, che non poteva alimentarsi nel futuro.
"Spero che tu possa perdonarmi, un giorno di questi." Sussurrò Benjamin, dando una carezza al suo fidanzato che stava dormendo sopra la sua spalla. "Ma sappi che tutto questo lo devo fare, devo fare questo passo per continuare a stare con te. Non voglio rovinare il nostro rapporto e lo sai, per questo motivo sono costretto." Disse ancora, con una lacrima amara che scendeva dai suoi occhi. "Non volevo farti soffrire." Concluse, guardando a terra fino a quando il tassista non informò a Benjamin di essere giunti a destinazione.
Quest'ultimo si asciugò le lacrime, svegliando lentamente il suo fidanzato.
Usciti dalla vettura, Federico prese il braccio tatuato del moro che correva a passo spedito verso la loro abitazione.
"Amore, tutto apposto?" Chiese il bianco, visibilmente preoccupato. "Hai gli occhi rossi e il petto si alza in maniera irregolare, non ti senti bene?" Aggiunse.
Benjamin gli sorrise forzato prima di baciarlo.
"Sono soltanto un po' stanco per il viaggio che abbiamo dovuto affrontare, gli occhi rossi sono dovuti al sonno." Mentì il maggiore, sentendosi in colpa.
"Allora tu questa sera non ti preoccupare, alla cena e a tutto il resto ci penso io, tu riposati." Disse Federico, lasciando un bacio a stampo al suo fidanzato che infondo stava sorridendo dal cuore.
Il minore si preoccupava molto per lui e Benjamin si sentiva ormai in balia di due scelte importanti, ma invece di scegliere, ha deciso di tenerle entrambe cercando di gestire la situazione e porre fine a un qualcosa che non esisteva.
L'unica cosa che però desiderava, era quella di non perdere Federico.

Una volta entrati dentro la loro abitazione, il moro era andato in camera con il consenso del fidanzato e si era lasciato avvolgere dalle coperte e dal dolore che logorava il suo petto.
Prese il cellulare e vide l'orario, prima di incominciare a piangere in silenzio.
Perché doveva essere tutto così complicato?
Perché non era libero di vivere la sua relazione con Federico?
In passato aveva sbagliato a lasciarsi troppo andare, ma sapeva che qualcosa in futuro gli avrebbe rintracciato tutto: poteva rimediare, poteva evitare tutto questo cinque mesi fa, ma era troppo preso dalla voglia che si era lasciato andare.
Con mille pensieri per la testa e le lacrime asciutte sopra al suo volto, crollò in un sonno profondo.

Il sole stava calando dietro l'orizzonte, la leggera brezza fredda che caratterizzava le serate al mare si era spostata in città per questo Benjamin si svegliò.
Prese una coperta e la portò fin sotto al suo collo, tentando invano di riscaldarsi.
Sentì un profumo di biscotti provenire da un luogo sconosciuto ed altri numerosi odori a seguirlo.
Prese velocemente una maglietta e la mise, scendendo al piano di sotto.
Federico era intento a sistemare qualcosa nel forno che non si era nemmeno reso conto del maggiore che lo stava osservando con occhi semiaperti.
Il moro si avvicinò al fidanzato e mise una mano sopra al forno, cercando di aiutarlo a sistemare i biscotti all'interno.
"Buongiorno, dormiglione." Sorrise Federico, dopo essersi alzato soddisfatto del suo lavoro.
Benjamin prese il suo volto fra le mani e fece unire le loro labbra, sentendo quel sapore di menta dolce che Federico aveva ogni volta sopra le labbra.
"Ti ho preparato anche dei biscotti, sono quasi le otto di sera e per questo sto sistemando la tavola." Disse il minore. "Ho preparato i biscotti al cioccolato, quelli simili ai biscotti Milka che tu ami tanto." Aggiunse.
"Davvero sai che amo i biscotti Milka?" Gli chiese Benjamin, con occhi sognanti.
"A chi non piacciono?" Rise Federico. "In più, quando siamo andati al supermercato dei Caraibi per prendere delle patatine, ho visto che stavi facendo l'amore con quei biscotti." Aggiunse, facendo ridacchiare il maggiore che successivamente si sedè a tavola.
Federico si chinò ed estrasse la teglia con i biscotti all'interno, si sedè davanti a lui ed iniziò a fargli mordicchiare quei biscotti.
"Sono buonissimi!" Disse Benjamin, chiudendo gli occhi per assaporare meglio quel sapore dolce al cioccolato caldo.
Dopo aver mangiato altri tre biscotti, il maggiore prese il corpo del suo fidanzato e lo trascinò fin sopra al suo bacino: prese a baciarlo sopra a tutto il suo volto, unendo più volte le loro labbra.
Federico ricambiava i baci e sospirò quando sentì Benjamin poggiare la testa sopra la sua spalla: iniziò a piangere in silenzio e fu quello il momento che Federico capì.
No, non poteva decisamente farlo.
Non poteva ma doveva.

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Ehi💕
Innanzitutto mi scuso per l'inattività avuta prima di far uscire il capitolo precedente, per fortuna è finita la scuola ed io sono parecchio impegnata con gli esami che dovrò sostenere questo giovedì, venerdì e sabato.
Grazie infinite per le sei mila e più visualizzazioni, non so davvero più che cosa dire.
Dopo questo, la storia è anche la quinta nell'hastag dei Fenji e cosa più bella non poteva esserci!
Come avete potuto ben notare, Benjamin sta parecchio male in questo capitolo, cosa dovrebbe scegliere?
Siamo sicuri che durante la telefonata di lui e Richard non ci fosse dell'altro?
Come andrà a finire?
Richard e Benjamin si vedranno?
Non ho intenzione di dilungarmi troppo, ma voglio solo informarvi che la settimana che conduce al ventisei di giugno, non potrò aggiornare: ho bisogno del tempo per studiare, ma vi prometto che dopo il ventisei e superate tutte le preoccupazioni, continuerò la storia!
Vi ricordo i social dove potete trovarmi per chiedermi qualsiasi cosa o per fare amicizia:
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Twitter - @/coccolamjvfede
Un abbraccio e buona domenica🌻

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