Capitolo 30.

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Quelle settimane che Benjamin e Federico avevano a disposizione a Madrid per le varie mostre del primo erano, ufficialmente, giunte al termine.
La coppia aveva sistemato le proprie cose nelle valigie portando con sé novità in più, oltre quella del loro fidanzamento.
Il maggiore era parecchio agitato durante il viaggio, sapeva benissimo che fare quella proposta a pochi mesi di conoscenza era forse eccessivo, ma lui si sentiva pronto ad amare Federico per tutte le sue imperfezioni e per tutti i lati belli che ha.
Sapeva che quel ragazzo era fragile, una foglia, eppure Benjamin aveva intenzione di farlo entrare nel suo mondo pur sapendo che sarebbe stato uno sbaglio.
Il moro era consapevole delle conseguenze di questa sua azione, sapeva che cosa sarebbe successo da lì in poi ma per una volta nella sua vita era sicuro delle scelte che faceva.
Sapeva che la scelta di stare con Federico, di innamorarsi di lui, era la cosa migliore.
Federico rendeva tutte le cose bellissime.

Le ore di viaggio furono stancanti per i due ragazzi che non avevano fatto altro che baciarsi e dormire.
Il minore pensava a quello che gli altri avrebbero potuto dire di loro due: il giudizio delle persone un po' lo intimoriva, non aveva intenzione e tanto meno la voglia di sentire quelle critiche minime ma che lo facevano sentire imperfetto.
Durante questo suo percorso aveva incontrato tante persone che avevano osato metter bocca nelle sue faccende, a criticare ogni sua mossa, col tempo però aveva capito che nascondersi dietro ad un muro non avrebbe portato a niente se non allo scopo di buttarsi ancora giù.
Questa volta, però, non sarebbe stato solo, al suo fianco aveva Benjamin ed entrambi erano pronti a vivere la loro relazione in pace.

Dopo essere tornati nella loro amata Santo Domingo, precisamente alle undici di sera, decisero di andare a sistemare le proprie cose e per questo Benjamin dovette salutare il più piccolo per raggiungere suo cugino.
Nel frattempo Federico aveva approfittato del momento di serenità per chiamare Yuri e raccontargli in anteprima ciò che era successo a Madrid, trascurando il fidanzamento.
Non voleva dirlo tramite un telefono, per questo Federico aveva proposto al suo migliore amico di trovarsi al sushi quella sera stessa perché sia lui che Benjamin dovevano comunicare una cosa importante ai loro amici.
Yuri trovò questa sua proposta geniale e così era riuscito a rintracciare tutti e molte erano le adesioni a questa loro cena, compreso Zambelli che intanto stava accogliendo Benjamin nella sua casa.

Le ore erano passate in fretta, era giusto il momento per tutti di raggiungere il sushi posto al centro di Santo Domingo dove ospitava tanti altri ristoranti e fast food.
Federico era arrivato da poco con la sua auto, quella che aveva lasciato a Yuri, e questo era salito con lui per evitare di spostare due macchine assieme.
Il minore non vedeva l'ora di baciare Benjamin e stringerlo e mentre stava pensando a queste cose, una mano si poggiò sulla sua spalla facendolo sobbalzare.
"A quanto pare sei tornato dalla vacanzetta con Benjamin." Sputò amaramente una voce che Federico aveva quasi dimenticato in quelle settimane lontano da casa.
"Sì, Cole, sono tornato." Sorrise il bianco.
"E vedo anche che vi siete dati abbastanza da fare." Ammiccò il ragazzo. "Hai tanti succhiotti sul collo. Sei talmente bello quanto ingenuo, non ti sei preso la briga nemmeno di coprirli." Aggiunse.
"Per quale motivo dovrei coprire ciò che ha fatto Benjamin?" Chiese il più piccolo, avvicinandosi all'altro pericolosamente.
"Esattamente, per quale motivo dovrebbe?" Disse una terza voce ma questa, però, fece battere il cuore di Federico che si voltò sorridente verso Benjamin che avanzava verso di loro con addosso una camicia nera e dei jeans strappati ma eleganti.
"Amore!" Esclamò il bianco, facendo unire le loro labbra in un piccolo e timido bacio a stampo.
Nel frattempo, Yuri si era allontanato dai tre ragazzi perché sapeva che a breve qualcuno di loro sarebbe scoppiato, ma si sentì sollevato quando arrivò Zambelli ad affiancarlo.
"Tu non ti stanchi mai di seguirlo, vero?" Sputò Cole, guardando i due.
"Vedo che ogni tanto fai funzionare il tuo cervello." Disse Benjamin, facendo ridacchiare il suo fidanzato. "Fino a prova contraria, io e Federico abbiamo qualcosa, tu nel compenso non hai niente se non la capacità di rompere le palle alle persone in meno di due secondi." Aggiunse.
Cole si limitò a guardarli e scrutare attentamente Federico, prima di entrare nel ristorante e lasciarsi tutto alle spalle.
"Finalmente sei arrivato." Sussurrò Federico. "Mi mancavi." Aggiunse.
"Mi sei mancato tantissimo anche tu." Gli rispose l'altro e, proprio quando si stavano per baciare, delle voci attirarono la loro attenzione: erano arrivati gli altri ragazzi della compagnia e per questo furono costretti a staccarsi e limitare il tutto con un bacio a stampo.

La cena era da poco iniziata, la compagnia si era messa a tavola e come sempre il minore non aveva esitato a sedersi accanto al suo fidanzato.
Per la maggior parte del tempo, il moro non aveva fatto altro che lasciarlo in disparte e a ridere e scherzare con gli altri componenti del gruppo, specialmente con Richard.
Federico aveva capito già in partenza che qualcosa c'era realmente stato fra i due, era palese che Richard provasse qualcosa in più verso il maggiore ma questo nemmeno dava peso a questa cosa: viveva la loro amicizia nel migliore dei modi, quando l'altro cercava un contatto fisico Benjamin evitava di far entrare in contatto le loro pelli, non aveva intenzione di andare oltre.
"Ragazzi, un attimo di attenzione!" Disse Benjamin, facendo voltare tutti i componenti della compagnia verso di lui.
Lentamente si alzò dalla sedia e fece alzare anche Federico, che nel frattempo aveva uno sguardo confuso rivolto a lui.
"Come ben sapete, io e Federico siamo andati a Madrid principalmente per le mie mostre in galleria e tutto quanto, ma nel frattempo io stesso ho riflettuto su una questione che mi tormenta da un po'." Iniziò a parlare Benjamin, sentendo gli occhi di tutti sopra il suo corpo e su quello del bianco.
"Forse avrete già capito che io e Federico ci siamo già conosciuti, o per dirla tutta, non nel modo giusto, e se soltanto Federico vorrà, vi dirò tutto prima di comunicarvi una cosa importante." Continuò il moro, guardando il suo fidanzato che nel frattempo aveva annuito.
"Essendo che siete dei nostri amici, avete tutto il diritto di sapere alcune cose anche se non nel dettaglio.
Ho visto Federico la prima volta al MO.MA, la solita discoteca dove di solito andate e vado anch'io. Per due mesi l'ho osservato da lontano, mi aveva colpito molto il suo modo di essere così tranquillo e sé stesso in quella discoteca senza paura di non indossare maschere, rifiutava chiunque si avvicinasse a lui e per questo avevo paura di offrirgli anche solo un drink. Una sera lui se n'è accorto, mi sono avvicinato ed è successo." Disse Benjamin. "Mi sono innamorato di lui." Aggiunse.
Federico sorrideva verso il suo fidanzato prima di stringere la sua mano al petto, i volti dei loro amici erano sorpresi ma allo stesso tempo felici.
"Secondo me non c'è soltanto questo dietro, è successo qualcos'altro e non volete dircelo." Disse Richard.
"Infatti hai ragione, ma visto che ci tieni a saperlo, in un primo momento io e Benjamin siamo andati a letto. Credevo fosse una semplice notte di sesso, eppure si è rivelata in altro. In Benjamin trovo tutta la mia vita." Disse Federico, rimasto in silenzio per quasi tutto quel tempo. "Lui è la mia vita." Aggiunse. "Questa piccola vacanza è servita ad entrambi per schiarire le idee, per chiarire dei dubbi che affollavano le nostre menti." Continuò. "E spero non vi dispiaccia sapere che io e Benjamin, finalmente, siamo fidanzati." Concluse, prendendo il volto del maggiore per far unire le loro labbra.
Tutti i ragazzi della compagnia applaudirono alla nuova coppia appena nata, soltanto da due settimane.
I loro amici erano felici di questa nuova avventura che li attendeva, tutti tranne Richard.

Sguardi || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora