Erano passati cinque giorni da quando Benjamin e Federico avevano fatto la pazzia di prendere l'aereo e raggiungere i Caraibi senza avvisare nessuno, nemmeno con un semplice messaggio per poi riporre il telefono nello zaino.
I due ragazzi avevano concordato di dimenticarsi per un attimo di quello che stavano vivendo, delle brutte disavventure che avevano subito e che potranno subire in futuro.
Federico si era già stancato di dover ripetere a tutti che Benjamin fosse di sua proprietà, proprio per questo immaginava un futuro lontano da Santo Domingo: il bianco sarebbe stato capace di mollare tutto ed andarsene con il maggiore soltanto per poter vivere la loro relazione a pieno, senza nessuno in grado di rompere quella loro bolla magica.
Ma Benjamin avrebbe fatto lo stesso?In quei cinque giorni, la coppia aveva dedicato il loro tempo all'altro: Benjamin aveva lasciato il via libera a Federico, quest'ultimo era entrato nel suo corpo e lo aveva dominato come meglio poteva.
Il minore aveva sentito il suo fidanzato gemere il suo nome, procurandogli delle sensazioni strane e nuove per quel ragazzo che non era mai stato così felice.
Era una giornata come le altre ai Caraibi, le spiagge si stavano riempiendo sempre di più di turisti intenti a contemplare la bellezza di un posto del genere e l'acqua cristallina brillava sotto la luce del sole.
I due avevano deciso di allontanarsi per un po' dalla spiaggia in cui si erano concessi il lusso di aversi; Benjamin aveva chiesto una piccola barca in prestito per raggiungere l'isola Barbados.
Barbados è un'isola - nazione situata sul confine tra il mar dei Caraibi e l'oceano Atlantico, ha una superficie piatta con alcune colline all'interno.
Era sempre stata soprannominata "piccola Inghilterra" per la bellezza delle sue spiagge e quant'altro.
Una volta raggiunta l'isola, Federico non aveva esistato nel lasciare un piccolo urlo di gioia e sorpresa.
La spiaggia che si era presentata davanti a lui era stupenda, il sole stava calando dietro l'orizzonte e tutto stava prendendo un colore diverso.
Benjamin lo raggiunse poco dopo e fece intrecciare le mani attorno al bacino del fidanzato, facendo aderire il suo petto con la schiena di quest'ultimo.
Restarono ammalati da quella bellezza sovrannaturale, tanto da non rendersi conto che il bianco aveva chiuso gli occhi per qualche secondo per bearsi di quella situazione.
Dopodiché entrambi si tolsero gli abiti, sistemandoli dentro la grande borsa nera che il moro aveva portato per qualsiasi evenienza.
Federico si buttò subito dentro l'acqua, sentendo il calore invadere il suo corpo per poi lasciarlo andare una volta emerso.
La cosa bella della spiaggia di Barbados è che l'acqua non poteva mai cambiare temperatura, aveva sempre quel calore che non dava mai fastidio e quella leggera brezza di freddo piacevole.
Federico nuotava, nuotava e nuotava come se fosse l'unica cosa che gli riuscisse bene in quel mondo.
Il bianco, dopo aver terminato di dedicare del tempo all'acqua, decise di raggiungere il suo fidanzato che era disteso sopra al lettino.
Si sdraiò sul suo corpo, tenendo i gomiti al lato di quest'ultimo per evitare di far male al maggiore che intanto aveva sistemato il telefono dentro la borsa.
"Ti piace questo posto?" Chiese Benjamin, continuando ad alternare il suo sguardo dal mare cristallino e Federico.
"È bellissimo." Rispose il bianco, ancora incantato dalla spiaggia. "Ci trasferiamo qui?" Aggiunse, ridacchiando.
Benjamin lo seguì, prima di prendere la mano del suo fidanzato e lasciando sopra a questo un tenero bacio.
"Presto." Sussurrò il moro, consapevole del fatto che Federico però non lo stava ascoltando, era troppo occupato a contemplare la bellezza.
Si voltò lentamente e sorrise a Benjamin, poggiando la sua testa sopra al petto di quest'ultimo.La leggera brezza serale si stava impossessando dell'isola, la coppia giovane aveva deciso di prendere posto al bar della spiaggia che offriva anche una cena a base di pesce.
I due non si erano preoccupati nemmeno di andare nell'hotel che Benjamin aveva prenotato in quell'isola per il semplice fatto che sarebbero rimasti lì per due giorni, avrebbero girato quel luogo piccolo e avrebbe anche approfittato del bellissimo panorama per scattare qualche foto a Federico che sembrava diventare sempre più bello.
Benjamin non sapeva spiegare la bellezza del minore, lo considerava una piccola luce e ne era innamorato sempre di più: la prima cosa che vedeva in un ragazzo era, sicuramente, l'aspetto fisico ma questa volta dovette ricredersi.
Gli occhi, il sorriso, i modi di fare, Federico in sé lo aveva cambiato e gli aveva fatto capire che una relazione poteva davvero cambiare la propria vita.
Spesso l'amore ti cambia e non te ne rendi nemmeno conto.
L'amore incondizionato per Federico.
Federico era l'amore.La cena si era svolta in estrema tranquillità tra Benjamin e Federico: i due avevano finito da poco di mangiare una macedonia di frutta, l'ultimo piatto che il cameriere dagli occhi scuri gli aveva portato.
Il moro si era accorto degli occhi di questo ragazzo sopra al suo fidanzato e doveva ammettere di essere geloso, nessuno doveva guardare Federico in quella maniera.
Il telefono di Benjamin prese a suonare, interrompendo una chiacchierata con il più piccolo.
"È Yuri." Disse il maggiore. "Rispondo?" Aggiunse.
Federico guardò il moro prima di chiedere il telefono a quest'ultimo che, senza replicare, glielo passò.
"Pronto?" Chiese Federico.
"Dio santo, Federico!" Urlò Yuri, sentendo così anche le voci degli altri ragazzi del gruppo. "Sapete di aver fatto preoccupare tutti noi? Sapete che la madre di Benjamin vi sta cercando? Sapete che..." parlò in fretta il finto grigio, ma venne bloccato dalla voce di Federico.
"Stiamo bene ragazzi, tranquilli." Disse poi. "Abbiamo deciso di andare in una specie di vacanza per stare assieme ed in pace. Purtroppo a Santo Domingo c'è sempre qualcosa che non va." Aggiunse.
Yuri era pronto a ribattere, ma la voce di Richard interruppe tutto.
"Federico, mi passi Benjamin?" Chiese, acido, il ragazzo.
Il minore alzò gli occhi al cielo prima di passare il telefono a Benjamin, che intanto aveva sentito la voce di Richard dall'altro capo del telefono.
"Benjamin, ascoltami attentamente. Allontanati da Federico, fa finta di attaccare e allontanati che ti devo parlare." Disse il ragazzo.
Il moro aggrottò la fronte, sentendo poi una porta chiudersi.
"Richard..." tentò di dire Benjamin, ma l'altro lo bloccò e il moro fu costretto ad inventare una scusa per allontanarsi.
"Dimmi." Sospirò.
"Quanto starai ancora via?"
"Un'altra settimana, cosa vuoi?" Sbuffò il moro, guardando alle sue spalle per vedere se Federico lo stesse guardando o meno.
"Quando torni possiamo parlare? Voglio dirti delle cose e mi sembra pure giusto." Disse Richard.
"No, sai benissimo che io sto a casa con Federico una volta tornati e ci starò per tutta la vita se necessario." Disse Benjamin.
"Lui non dovrà per forza saperlo." Ammiccò Richard. "Non ti sto dicendo di tradirlo, ma semplicemente vieni a trovarmi e parliamo da amici." Aggiunse. "Pensaci." Continuò. "E se dovessi venire, porta con te delle birre che ci divertiamo." Ridacchiò Richard prima di attaccare e lasciare Benjamin perso nei suoi pensieri.
STAI LEGGENDO
Sguardi || Fenji
FanfictionFederico Rossi, giovane ventiquattrenne spensierato e solare, raggiunge sempre la solita discoteca assieme ai suoi amici, nonché il MO.MA Da due mesi a questa parte, ci sono degli occhioni profondi che lo scrutano e non pochi erano gli sguardi lanci...