Chapter 6.

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<< Un deltaplano? E che diavolo è? >>

Lucy sospirò frustrata, cercando di prendere forza e ripetere per la milionesima volta il piano che era riuscita a elaborare con Erza. Natsu si bloccava sempre sulla parte del deltaplano e, per quanto Lucy cercasse di spiegargli come funzionasse e a cosa servisse, il ragazzo sembrava proprio non arrivarci. O forse, si disse, non voleva capire.

<< Serve a farci arrivare dal tetto, Natsu >> gli disse. Erano seduti sul pavimento del soggiorno l'uno di fronte all'altra con le gambe incrociate e i visi poggiati sulle mani per la stanchezza. La giornata era trascorsa in modo apparentemente normale se solo Lucy non fosse stata costretta a elaborare meglio il piano, mentre gli altri ripulivano il soggiorno dalle pallottole. Non erano riusciti a liberarsi della televisione, pensò Lucy con rammarico, voltandosi proprio verso l'oggetto pieno di fori e dal vetro crepato. Il divano era stato buttato e ne era stato ordinato uno nuovo che sarebbe arrivato entro poche settimane.

<< Siete ancora qua? >> si sentì chiedere. La ragazza sollevò il viso, notando un Gray mezzo vestito che si sedeva tra lei e Natsu con un piatto di sushi tra le mani. << Andiamo Natsu, sono ore che Lucy cerca di spiegarti >> brontolò il nuovo arrivato, rifilando tra le mani di Lucy delle bacchette e invitandola a prendere qualcosa.

Natsu lo fulminò con lo sguardo. << E le mie bacchette dove sono? >>

<< Va a prendertele in cucina >> sbuffò il moro, addentando un po' di sushi con un gamberetto.

L'altro emise un verso risentito, prima di curvarsi verso Gray e strappargli di mano le bacchette in maniera trionfante. Lucy li osservò litigare come se fossero dei bambini, cercando di non farsi beccare. Più passava del tempo con loro e più le sembrava che i file fossero tutti sbagliati, pieni di bugie o teorie complottiste. Quei ragazzi non assomigliavano per niente a dei pazzi assassini, era ridicolo! Se solo avesse potuto contattare Levy e spiegarle ogni cosa... Forse avrebbero potuto aprire un nuovo caso, capirci qualcosa, risolvere tutto insieme, come avevano sempre fatto.

Lucy sapeva che non poteva contattare la sua migliore amica per nulla al mondo: era pericoloso andare contro al protocollo, ed era altrettanto pericoloso farsi beccare da una banda di probabili assassini mentre si cercava di contattare il membro più rilevante dell'Intelligence. No, era fuori discussione, non avrebbe messo Levy in pericolo.

<< Stai fissando la mia bellezza, o cosa? >> si sentì chiedere. Lucy sollevò il volto di scatto, come se l'altro l'avesse riportata alla realtà da un sogno, e subito dopo lo guardò male per la sua battutina. Natsu sapeva essere un concentrato di sarcasmo disarmante quando voleva.

<< Non stavo fissando te >> borbottò << anzi, non guardavo nulla in particolare, stavo solo pensando. >>

<< Come fai a pensare senza guardare qualcosa? >>

<< Pensavi a come far comprendere a quest'idiota il piano? >> dissero i due ragazzi nello stesso istante. Gray si voltò meravigliato verso l'altro dopo aver sentito la domanda e scoppiò in una fragorosa risata. << Sei più rincoglionito di quanto pensassi. >>

Natsu, per tutta risposta, digrignò i denti. << Non puoi semplicemente prendere la tua sporca faccia e andartene a fanculo? >>

<< Assolutamente >> disse Gray, completamente rilassato << guardarti mentre cerchi inutilmente di capire, è uno spettacolo per gli occhi. >>

Lucy urlò ai due di fermarsi proprio mentre Natsu stava per ribattere, cercando di ridestarlo dal prendere a pugni un Gray divertito. Quella giornata era stata stressante in ogni singolo secondo e non vedeva l'ora che finisse. Ad essere sinceri, Lucy pregava che la missione in generale finisse al più presto. Pensieri malefici a parte, quei ragazzi erano tutti una buona dose di stress che non avrebbe fatto altro che farla sembrare più vecchia dei suoi diciannove anni.

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