Chapter 17.

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Loki stava vagando nei vicoli della città. Aveva bisogno di informazioni con estrema urgenza. La centrale non gli metteva mai pressioni, ma Loki sentiva l'estremo bisogno di aiutare Lucy. Ma per farlo a dovere, avrebbe dovuto trovare informazioni su quella gang sconosciuta.

Aveva chiesto in giro, inventandosi ogni volta una storiella diversa, ma non aveva ricavato un ragno dal buco. Era come se quella gang non esistesse. Eppure Loki era certo che stava succedendo qualcosa di estremamente pericoloso. Come facevano a non lasciare tracce, o farsi rilevare da altre gang? E soprattutto, dov'era il loro territorio?

Girò l'angolo, convinto che uno dei suoi soliti informatori si trovasse lì. Loki si era costruito una fitta rete di agganci in ogni gang, e al tempo stesso, lui era l'aggancio di tutti. Era stato difficile avvicinare Fairy Tail, ma quella sera Gray aveva bevuto e lui aveva cercato di fare il buon samaritano. All'inizio non aveva capito che il ragazzo facesse parte della famosa gang, ma a un tratto, mentre cercava di aiutarlo a mettersi in piedi, Gray aveva perso per strada la camicia. E allora Loki lo aveva visto, il marchio blu scuro che gli decorava il pettorale. Aveva chiesto a riguardo e Gray, quasi troppo ubriaco per protestare, gli aveva detto di essere un membro di Fairy Tail.

Loki non aveva potuto passare le informazioni alla centrale. Essendo stato l'unico ad averlo visto e con pochissime informazioni a riguardo, se avesse detto qualcosa, sarebbe stato il primo sospettato della gang. Non ci avrebbero messo molto a scoprire chi era e allora la sua copertura sarebbe saltata.

Ma ora era diverso: ora doveva aiutare Lucy. Voltando nuovamente un angolo, sentì delle voci. Si scaraventò contro il muro, facendo uscire solo la testa per guardare meglio cosa succedeva. Si trovava in una delle zone con più alto tasso di criminalità, era normale vedere scambi illegali da quelle parti. Nel vicolo, due uomini stavano parlando. Uno era enorme e pieno di muscoli, l'altro era più mingherlino. Il primo dei due però, aveva un familiare marchio sul collo: esattamente quello della gang misteriosa che stavano cercando.

Loki si appiattì meglio contro il muro, cercando di far meno rumore possibile, drizzando le orecchie per sentire. Non riuscì a cogliere nulla. Loki andava sempre in giro armato. Faceva un po' parte del suo "costume" da delinquente, ma aveva comunque una pistola incastrata nella cintura dei pantaloni. Non era una 9 millimetri, quella avrebbe dato troppo l'idea che fosse un poliziotto, ma era comunque un tipo di pistola con cui si trovava a suo agio sparare.

Quando vide che i due uomini avevano finito di chiacchierare, Loki aspettò un attimo prima di procedere e seguire l'energumeno per vedere dove andava. Sarebbe stato facile seguirlo: un corpo pesante come quello non sarebbe passato inosservato, né sarebbe stato difficile perderlo di vista. Eppure, quando fece per seguirlo, l'uomo era scomparso.

Loki si voltò attorno, quasi incerto di dove si trovasse, ma dell'uomo non c'era traccia. Era come se si fosse volatilizzato nel nulla. Eppure era impossibile! Gli aveva lasciato un minimo di vantaggio, giusto il necessario per evitare che si sentisse seguito, ma quello era sparito.

Mettendosi le mani nei capelli, Loki strinse i pugni: aveva perso il piccolo indizio che era riuscito a trovare e ora avrebbe dovuto sperare di nuovo in una simile fortuna. I nervi gli salirono alle stelle, ma l'unica cosa che poté fare fu correre in giro. Si sarebbe tenuto impegnato per non pensare al fallimento, si disse. E così fece.

**

Natsu l'aveva trascinata in un parchetto poco vicino la base. Lucy si era sentita un po' imbarazzata nell'uscire sola con lui, soprattutto dopo il momento che avevano vissuto nella sua stanza, ma aveva cercato di non farsi influenzare troppo. Ancora non aveva capito di cosa avessero parlato lui e Gray, ma non voleva impicciarsi, probabilmente erano affari loro.

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