Chapter 18.

431 28 4
                                    





Lucy si svegliò di soprassalto. A un certo punto, durante il sonno, si era sentita toccare. All'inizio aveva pensato fosse solo un sogno, ma poi la sensazione si era ripresentata nella vita reale e con più insistenza. Aveva chiaramente sentito qualcosa aggrapparsi alla sua spalla.

Lanciando un urlo, si levò le coperte come se fosse un cavallo impazzito, ma la piccola scenetta folle ebbe vita breve. Sentì una specie di ronzio e poi qualcosa che si posava sulla sua bocca, mentre un peso le si scaraventava addosso. Adesso Lucy sentì l'ansia crepitarle nel petto, ma quando finalmente riuscì a mettere a fuoco la sua stanza, vide che ciò che la stava trattenendo non era altri che Natsu. Lucy buttò gli occhi al cielo, quasi risentita dall'essere stata svegliata in quel modo assurdo: se fosse stata debole di cuore, ci sarebbe rimasta secca.

Natsu le sorrise. << Prima eri spaventata, adesso mi lanci sarcasmo con gli occhi? >> le disse. Si lasciò sfuggire una risata, ma Lucy non aveva affatto intenzione di prestarsi ai suoi giochetti. Cercò di muoversi sotto al peso del ragazzo che la stava schiacciando, ottenendo che lui si spostasse e le lasciasse libere le labbra.

<< Che stai facendo? >> gli chiese con un urlo. Aveva ancora la bocca impastata dal sonno, ma si era decisamente svegliata per quell'assurda commedia.

Natsu le mimò col dito di fare silenzio. << E' presto, non urlare. >>

Lucy notò che effettivamente il ragazzo aveva ragione. La finestra della sua stanza non lasciava filtrare alcun raggio di sole. Fuori era buio, ma in lontananza, Lucy riconobbe il canto di qualche passerotto. Buttò nuovamente gli occhi al cielo, lanciando poi un'occhiata truce verso Natsu che, ancora seduto sul suo letto, le stava rivolgendo sorrisi imbarazzati.

<< Non sono nemmeno le sette, che diamine ci fai qua? >> chiese quasi sull'orlo della disperazione. Nei giorni passati, Natsu le era rimasto appiccicato quasi per tutto il tempo, ed era peggio quando Loki si faceva vivo. Lucy non aveva ben compreso la situazione, ma aveva intuito che al ragazzo, l'altro non piaceva. Loki aveva cercato di aiutarla con le ricerche, ma puntualmente Natsu arrivava con qualche sparata delle sue, facendo saltare i nervi all'agente dell'antidroga. D'altro canto, dopo giorni di ricerche in cui avevano cercato nuove informazioni sulla nuova gang terminate tutte senza successo, Lucy aveva finito per stancarsi, rimanendo provata e andando a letto molto più tardi degli altri. A volte Natsu rimaneva sveglio con lei per farle compagnia, ma tutto ciò non giovava alle ricerche. Avere Natsu così vicino la faceva sempre arrossire, finendo per distrarsi a ogni più piccolo gesto dell'altro. Lucy non riusciva a scacciare dalla mente gli eventi dei giorni passati e stava seriamente pensando di star per impazzire.

<< Avevo pensato di prepararti la colazione visto che sei stanca e tutto >> iniziò lui e Lucy sentì il cuore mancargli un battito, perché quello era un gesto estremamente dolce << ma non ho idea di come si cucini, quindi sono venuto a prenderti. >> L'ultima parte scacciò un po' della magia che si era creata. Lucy sospirò, segnando a Natsu di spostarsi così che lei si sarebbe potuta alzare. Lui la accontentò quasi subito, porgendole poi una mano per aiutarla a sollevarsi.

Si diressero immediatamente in cucina. La casa era completamente al buio, e una volta arrivati nella stanza designata, accesero la luce. Lucy si sedette al tavolo con uno sbuffo stanco, incredula di essere sveglia alle sei e mezza per accontentare un capriccio di Natsu. Certo, lo stava facendo per lei, ma svegliarsi ad orari del genere, almeno per lei, avrebbe dovuto essere illegale. << Allora, cosa intendi cucinare? >> gli chiese.

Hidden TruthsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora