Chapter 32.

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Lucy si ritrovò a raggiungere Loki prima che questo potesse uscire dal dipartimento. Non poteva correre, era impensabile, ma cercò di urlare con quanto più fiato avesse in gola per attirare l'attenzione del ragazzo. Loki si voltò, lo sguardo stravolto e quasi frustrato, le mani saldamente ficcate nelle tasche dei jeans. Quando vide Lucy, sembro assumere un'espressione più sorpresa. La ragazza comprese perfettamente il motivo: non si sentivano più da quando avevano avuto quel litigio nella base di Fairy Tail, con Loki che sosteneva che dovesse uscirne a tutti i costi. Lucy era venuta a sapere che a un certo punto Levy gli aveva dato ragione, motivo per cui era stato allestito quel "rapimento" fuori programma. All'inizio l'agente si era infuriata con il capo dell'intelligence, ma subito dopo aveva provato a ragionare, capendo il punto di vista di entrambi i suoi amici: anche lei, se fosse stata al posto loro, avrebbe fatto di tutto per tirarli fuori da una missione che si era rivelata più pericolosa del previsto.

Lucy non ce l'aveva più con Loki, e sperò che anche lui non portasse rancore per una scelta che aveva fatto in base alle esigenze del momento. Al tempo, la sua priorità era che Fairy Tail si fidasse di lei incondizionatamente in modo che, alla rivelazione del suo coinvolgimento nella polizia, la gang non pensasse immediatamente che fosse una traditrice. Per quanto ora avesse nuovamente la completa fiducia di Erza e gli altri, Natsu sembrava decisamente più restio. Nonostante l'entrata in scena di Loki nella sala interrogatori, Natsu non si era prestato alla rivelazione, chiudendosi in uno stato pensieroso. Lucy aveva preferito non forzare oltre la mano, fidandosi del fatto che tra un ragionamento e l'altro, il rosato avrebbe capito che ora c'era sincerità pura nelle parole di lei. Era persino strano che il ragazzo si stesse mettendo a pensare, ma evidentemente molte cose erano cambiate in lui.

Non appena Loki si accorse della sua presenza, Lucy lo trascinò nella caffetteria, stabilendo che gli avrebbe pagato il pranzo. Si sedettero insieme a uno dei tavolini vuoti, Loki con un panino nelle mani, Lucy con qualche onigiri. Non aveva molta fame se doveva essere sincera, ma Wendy le aveva raccomandato di mangiare grandi porzioni per assicurarsi di rimettere su le forze che aveva perso. << Volevo ringraziarti >> gli disse, cercando di sorridere il più possibile. La verità era che Lucy si sentiva in estremo disagio a trovarsi da sola con il suo ex ragazzo, in un luogo pubblico e dove chiunque avrebbe potuto sospettare di qualcosa. Era già un miracolo che non corressero voci riguardo lei e Gerard.

<< Per aver quasi picchiato il tuo ragazzo? >> Loki inarcò un sopracciglio, il sarcasmo che gli usciva dalla bocca come un fiume in piena. Aveva posato per un attimo il panino sul vassoio, pulendosi le mani con i tovaglioli che la signora della mensa aveva posato sul tavolo quando erano arrivati. Parlando di quest'ultima e adocchiandola un attimo, Lucy la vide impegnata a distribuire pasticcini agli agenti che li avevano richiesti. << O forse ex ragazzo, dal tono che stava usando. >>

<< Non so in che punto si trova la nostra relazione, ma non si fida più di me. >>

<< A me sembra ovvio >> annunciò Loki. Riprese il panino tra le mani, dandoci un morso enorme. Il ragazzo fissò il cibo davanti a sé per un attimo, quasi come se fosse la cosa più interessante che avesse mai visto fino a quel momento. << Lucy, se ti ha detto che non si fida più, vuol dire che per lui tra voi non c'è più niente. >>

E sebbene Lucy lo avesse sospettato, il modo in cui Natsu si era preoccupato per lei era bastato a metterle su un po' di speranza addosso. Ora, ripensandoci, probabilmente il ragazzo aveva solo cercato di essere civile. Lucy avvertì una stilettata in pieno petto, il fiato che le diveniva corto per qualche motivo. Per un attimo, il mondo attorno a lei si era fermato, per poi riprendere a girare nel momento esatto in cui aveva sentito qualcosa dentro di sé rompersi. Lucy non aveva mai creduto alle storielle in cui si poteva avvertire il proprio cuore fare male quando si veniva feriti dalle persone che più si amavano, ma in quel momento, mentre lo aveva sentito chiaramente, capì che c'era un motivo per cui l'espressione "sentire il proprio cuore rompersi" esisteva.

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