Chapter 20.

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Arrivare da Rougue non fu una passeggiata, ma fortunatamente Loki aveva i suoi mezzi per trovare le persone. Chiedendo in giro favori, riuscì a trovare la saracinesca indicata. Bussò, facendo un gran fracasso di proposito. Dall'interno si sentì un urlo di frustrazione e una scarica di imprecazioni. Loki non batté ciglio, oramai era abituato a non avere troppe reazioni. Con i malavitosi era sempre così: bastava il minimo per farli andare su di giri in qualunque senso.

La saracinesca si aprì con uno stridio acuto, rivelando il volto scocciato di un giovane dai capelli corvini. << Ma questi sono orari impossibili! >> stava dicendo, palesando la sua presenza e quella di un pigiama completamente nero. Loki inarcò un sopracciglio: erano le dieci del mattino, un orario perfetto per mostrarsi operativi. Il ragazzo lo guardò male, quasi studiandolo dalla testa ai piedi. Si appoggiò stancamente contro il muro adiacente, incrociando le braccia al petto. << Sei con Fairy Tail, oppure sei un nuovo scocciatore? >>

Loki sbuffò. << Vorresti veramente farmi credere che operi solo con Fairy Tail? >> Emise una risata quando vide che non otteneva risposta da Rougue. << Ma per favore. Se sei un informatore, lo sarai sicuramente per altre gang. >>

<< Sei qui per farmi il terzo grado sulla mia fedeltà, oppure vuoi qualcosa? >> Era chiaro che Rougue operava anche con altre gang. Con la coda dell'occhio, Loki sbirciò alle spalle del ragazzo, adocchiando una pila di file malmessi sulla scrivania. Era impossibile che tutti quei rapporti appartenessero a Fairy Tail. Secondo la teoria di Loki, quasi la maggior parte di quei file doveva appartenere ad altre gang che avevano richiesto i servigi di Rougue. Un informatore non si faceva scrupoli e passava informazioni a chiunque pur di ricevere la sua dose di soldi. In quel mondo, se eri un informatore, non c'erano cose come la fedeltà, o la fiducia.

<< Fairy Tail ti ha chiesto qualcosa riguardo una nuova gang? >> chiese, evitando volutamente la domanda. Non che fosse importante rispondere equamente.

<< Dipende >> disse Rougue, facendosi un finto tonto. << Sganci soldi? >>

Loki gettò gli occhi al cielo. Quel tipo avrebbe potuto vendere chiunque. Si fece spazio nella saracinesca dell'altro, spingendolo via quando Rougue cercò di fermarlo. Davvero non aveva tempo per quelle sciocchezze. Aveva bisogno di scaricare l'informazione al più presto e purtroppo avrebbe dovuto fare affidamento su quel tipo. Rougue lo guardò male, ma abbassò la saracinesca. Un nuovo stridio e poi buio, fin quando l'altro non accese una lampadina posta sulla scrivania. Loki non aveva problemi al buio. Essendo un agente della sezione antidroga, aveva dovuto imparare ad orientarsi alle ombre, anche a sparare a un bersaglio in movimento con l'aiuto della deprivazione sensoriale. Questo perché la maggior parte degli scambi avvenivano di notte o in luoghi bui e chiusi.

<< Ti darò quanto basta >> pronunciò. << Ma ho bisogno che mi metti in contatto con Fairy Tail. >>

Rougue inarcò un sopracciglio, posandosi stancamente sulla sedia posta di fronte la scrivania, accendendo lo schermo che aveva davanti. << Perché? >>

<< Non sono affari tuoi. >>

<< Lo sono, se rischi di mettermi nei guai. Non ho alcuna intenzione di ritrovarmi una pallottola piantata in fronte >> ribatté l'altro risentito.

Loki schioccò la lingua alle parole dell'altro. Come poteva Lucy dire che Fairy Tail era innocente, quando il loro stesso informatore temeva di essere ucciso? C'era qualcosa che non andava in quella storia, e ora più che mai, Loki aveva intenzione di avvicinare quella gang. Fairy Tail non era nel suo raggio d'azione, era una missione affidata all'intelligence, ma Loki voleva comunque che lo coinvolgessero. Non voleva lasciare Lucy da sola.

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