Dopo che Loki venne accompagnato fuori, Lucy si sentì nuovamente come se potesse respirare. La presenza dell'altro l'aveva fatta sentire schiacciata. Lucy sapeva che il ragazzo era un agente qualificato, ma non pensava che avrebbe cercato di attaccarla verbalmente davanti una gang. Era stato assolutamente non-professionale e soprattutto, non da Loki.
Capiva che probabilmente era stato uno shock vederla lì, ma Lucy si disse che lui l'avrebbe certamente saputo se avessero mantenuto i contatti. Anni fa Loki aveva interrotto la loro relazione e ogni forma di contatto dopo aver accettato la missione che stava ancora svolgendo. All'inizio, Lucy ne era rimasta così sconvolta che ne avevano risentito le sue prestazioni in accademia. Si era appena iscritta e farsi vedere in condizioni disperate, non era stato il massimo per lei. Gli agenti che l'avevano addestrata erano stati dieci volte più duri con lei, rispetto agli altri cadetti. Poi era stato il momento della fase attraversata solo da collera. In quel periodo i voti di Lucy erano saliti vertiginosamente, aumentando di molto le prestazioni in autodifesa e al poligono. Alla fine dell'anno accademico, Lucy si era ritrovata a uscire dall'accademia di polizia con il massimo dei voti.
Nessuno, all'inizio, ci avrebbe messo la mano sul fuoco. Era stato merito di Levy. La ragazza le aveva suggerito di non struggersi così per Loki, che lui non la meritava. Così i sentimenti di rabbia si erano fatti strada in Lucy, a momenti quasi dimenticando l'altro quando si era buttata a capofitto nello studio. Quando Lucy arrivò al dipartimento di polizia, fu grata di non aver visto Loki in giro. Levy, a conoscenza delle sue abilità, l'aveva fatta entrare nell'intelligence con effetto immediato. Lucy le sarebbe stata per sempre grata.
Di norma, appena usciti dall'accademia, si diventava agenti di polizia. Se si aveva fortuna, dopo test e anni di esperienza, si poteva diventare detective nella omicidi. Lucy era riuscita a saltare la prassi grazie a un piccolo aiuto, certo, ma aveva dato prova numerose volte di essersi meritata il suo posto nell'intelligence.
E ora, dopo solo un anno dietro la sua amata scrivania, era finita in una missione sotto copertura da cui non sapeva se ne sarebbe uscita viva. Sospirò e incassò il corpo nel letto. Dopo che Loki se ne era andato, Lucy era andata in camera sua per riflettere un po'. Natsu aveva cercato di fermarla, ma lei non aveva sentito ragioni.
Beh, anche lui non l'aveva ascoltata quando gli aveva chiesto di lasciarla sola. Lucy sapeva che Natsu era dietro la porta della stanza in attesa che lei gli aprisse. Quando si era stesa sul letto, aveva sentito un pesante tonfo dietro la porta, seguito da un sospiro. Lucy si chiese se quel ragazzo l'avrebbe mai lasciata in pace. Da un lato la infastidiva il fatto che la seguisse o che si introducesse nella sua stanza, ma dall'altro le faceva piacere. Lucy riusciva a vedere che Natsu si stava sforzando. Lucy era un nuovo membro, e come tale, aveva dovuto guadagnarsi la fiducia degli altri. Mentre per il resto della gang c'era voluto solo che dimostrasse di poter lavorare per loro, Natsu pretendeva racconti personali e invasioni di privacy.
Era un approccio strano, ma le faceva piacere che ci stesse provando così intensamente. A volte si sentiva sola e circondata da nemici, ma stranamente la presenza di Natsu era rassicurante.
<< Lucy >> chiamò il diretto interessato, allungando esponenzialmente la vocale. << Mi fai entrare? >>
Lucy sapeva che Natsu stava solo cercando di essere gentile nel chiederglielo. Era risaputo che, se solo lo avesse voluto, avrebbe potuto forzare la porta. La ragazza sospirò, alzandosi e andando a sbloccare l'entrata. Quando la aprì, vide Natsu che si affacciava, chiedendo il permesso di farsi avanti con lo sguardo. Lucy gli fece spazio e lui si infilò velocemente all'interno del piccolo spazio privato della ragazza. Si sedette sul letto, aspettando quasi con impazienza che anche lei si sedesse al suo fianco.
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Hidden Truths
Fanfiction[..] Fra queste ce n'era uno dedicato ad una particolare gang che nessuno riusciva a prendere e che da quasi un anno tempestava le strade con traffici illegali. Non c'erano ancora nominativi, non si conosceva il numero esatto di chi vi fosse dentro...