Chapter 30.

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Quando Gerard l'aveva riaccompagnata in cella dopo averle spiegato ogni cosa, i ragazzi di Fairy Tail le si erano scaraventati addosso cercando di capire se stesse bene. Erza aveva sorriso, rassicurando loro che non c'era nulla che non andasse. Anzi, stava andando tutto per il verso giusto.

<< Che voleva Gerard? >> chiese Laxus. Stava in un angolo della cella, il cappotto sulle spalle e lo sguardo impassibile. Ma Erza sapeva che era quello più a disagio tra loro cinque. Quella stazione di polizia apparteneva ai Dreyar da generazioni e non sarebbe passato molto tempo prima che il nonno di Laxus scendesse ai piani inferiori per incontrarlo.

<< Hanno un piano per farci evadere, ma dobbiamo collaborare con loro >> annunciò risoluta. Stava fissando l'intera cella: era ampia, perfetta per farci stare cinque persone, nonostante tutto. A dirla tutta, Erza era contenta che non li avessero separati, ma dentro di sé sapeva che probabilmente avrebbe dovuto ringraziare Lucy. I ragazzi la fissarono con sguardi vacui, come se non sapessero come rispondere.

<< Loro? L'intero dipartimento? >> domandò Natsu, confuso. In fondo al cuore, Erza sapeva che Natsu non voleva ammettere di dover lavorare di nuovo con Lucy. Non aveva chiesto nulla all'agente dell'intelligence, convinta che non fossero affari suoi, ma almeno l'aveva incitata a chiarire le cose, e forse questo bastava.

<< Direi più con Gerard e Lucy, giusto? >> chiese Gray, decisamente più invogliato a collaborare. Da un lato, Erza aveva notato che anche Laxus e Gajeel non sembravano aver problemi a fidarsi nuovamente dei due agenti.

<< Allora non collaborerò >> affermò Natsu. Mise il broncio come i bambini, andandosi a sedere su una delle brandine riposte nella cella. Era terribilmente scomoda, ma di certo non potevano aspettarsi chissà quale lusso. Le celle di per sé non erano il massimo della pulizia e sui muri avevano trovato incisioni strane, alcune usate per contare i giorni trascorsi. Erza sperò di non dover impazzire fino a quel punto.

<< Natsu, non fare il bambino, le loro intenzioni sono buone >> lo rimproverò. Ma Natsu sembrava non voler sentire ragioni, perché la ignorò completamente. Erza sospirò, dirigendo lo sguardo su Gray. << Gray, Lucy mi ha detto che ha qualche problema a far sparire l'accusa di omicidio che ti hanno rivolto anni fa. Mi ha chiesto se poteva parlare con te dell'accaduto. >>

Gray sgranò gli occhi, di certo non aspettandosi un'uscita del genere. E perché avrebbe dovuto? Nessuno di loro, a un primo momento, si era aspettato che Lucy decidesse di diventare una criminale agli occhi della polizia per difenderli. Doveva aver riposto molta fiducia in loro, forse anche troppa. Perché, in effetti, era ciò che Lucy e Gerard sarebbero diventati non appena quel casino avrebbe trovato la sua fine: dei criminali. Far evadere di prigione una gang, cancellare i loro file e far perdere le tracce dei loro reati, erano crimini assai importanti, soprattutto se uno degli agenti coinvolti faceva parte dell'intelligence. Lucy e Gerard stavano rischiando così tanto per loro, che Erza non poteva fare a meno che fidarsi ciecamente. << Se tu ti fidi di loro, voglio fidarmi anche io >> constatò Gray, il volto un po' incerto, ma chiaramente voglioso di districarsi da quell'accusa che lo stava perseguitando da qualche anno. << Lucy crede davvero che io sia innocente? >>

Erza annuì, sorridendogli. << Mi ha spiattellato il suo ragionamento in faccia. Mi ha detto che sei con noi da anni e che se avessi realmente commesso quell'omicidio, almeno io avrei dovuto saperlo. Ma quando gliel'ho accennato, mi ha detto che era strasicura che io non stessi mentendo per proteggerti. E' da qui che ha capito che sei innocente. >>

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