Chapter 37.

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|Warning!violence| |Heavy!angst| |Character!Death|




Il piano era stato deciso ormai da qualche ora, ma Lucy non riusciva a stare tranquilla, non con tutti i pensieri che vagavano per la sua mente. C'erano fin troppe cose che potevano andare male, e una di quelle era che qualcuno potesse rimanerne ucciso. C'era una strana consapevolezza nel sapere che probabilmente non tutte le persone che la stavano circondando sarebbero tornate a casa quel giorno. Le missioni di quel genere, specie se guidate dalla polizia e contro una gang pericolosa, finivano sempre in un bagno di sangue.

Lucy prese un respiro profondo, quasi lanciando uno sguardo inconsapevole verso Natsu. Erano tutti stipati sul fondo di un furgone della polizia, muniti di giubbotti antiproiettile e armi, come da veri soci delle forze dell'ordine. Il veicolo era camuffato da una semplice vernice bianca e alla guida, per non destare sospetti, c'era Laxus. Il piano era stato ideato in modo che Fairy Tail andasse avanti, attirasse l'attenzione di Tartaros e far credere che fossero da soli, sei persone con solo qualche munizione. A un misero segnale – probabilmente un colpo di pistola – la polizia sarebbe saltata fuori dai quattro angoli, mettendo Tartaros alle strette.

Sembrava un piano facile, ma Lucy sapeva quante cose c'erano che potevano finire male: un segnale mal ideato, il messaggio che non veniva tradotto, la polizia che non riusciva più a distinguere tra bene e male. Riportando la sua attenzione su Natsu, Lucy notò che il ragazzo stava "giocando" con la pistola, smontandola e rimontandola di continuo. Lui era seduto per terra, le gambe incrociate e una vena evidente che gli attraversava il collo, di gran lunga più sovrapposta delle altre. Lucy sapeva che Natsu era il più irrequieto tra loro, che era quello che temeva maggiormente quella missione per via di Zeref. Avevano parlato prima di lasciare casa di Laxus, e Natsu le aveva raccontato di più, informandola che nonostante tutto, voleva essere lui stesso ad occuparsi di suo fratello.

Lucy poteva solo immaginare quanto doloroso fosse stato prendere quella decisione. Se pensava a un mondo parallelo in cui avrebbe dovuto arrestare uno dei suoi genitori, rischiava di sentirsi male: non c'erano ferite peggiori di quelle che venivano inferta da e contro la propria famiglia. Lucy prese un respiro profondo, cercando al meglio di concentrarsi su quella missione.

Avevano utilizzato l'indirizzo che lei aveva trovato tempo addietro, prima che la polizia ideasse il piano del suo finto rapimento. Avevano mandato agenti in borghese in ricognizione, ed era stato confermato che nella zona risiedeva una gang, se fosse o meno Tartaros, nessuno avrebbe saputo dirlo. Lucy sperava che ci fosse qualche segnale esplicito, tipo vedere Mard Geer sbucare sghignazzante da un angolo: proprio non voleva che venisse coinvolta un'altra gang. La polizia a volte poteva perdere il controllo, rischiando di sparare su innocenti ancor prima di pensare alle conseguenze. Per quanto Makarov si fosse sempre accertato di mantenere alto il buon nome del dipartimento, gli incidenti durante le missioni erano – purtroppo – abbastanza frequenti.

Il furgone piantò di colpo, rischiando di far ruzzolare Lucy dall'altro lato, ma si bloccò in tempo, riprendendo fiato a sufficienza e aggrappandosi con le unghie al terreno sottostante. L'ansia le stava scorrendo nelle vene come un fiume in piena, un nodo alla gola che quasi le impediva di respirare: era sempre così quando la sopravvivenza non era garantita. Lucy incrociò lo sguardo di Erza, notando quanto l'altra ragazza sembrasse determinata, quanta rabbia e concentrazione si nascondesse dietro quegli occhi castani. Era strano pensare che avessero due personalità tanto contrastanti, quando alle due veniva così facile andare d'accordo.

Lucy vide i membri di Fairy Tail attorno a sé che iniziavano ad alzarsi, raccattare ogni singola arma e imbracciarla, ormai pronti ad andare là fuori e lottare per le proprie vite. Natsu aveva un'espressione totalmente neutra, quasi come se non provasse nulla, ma Lucy sapeva quanto il ragazzo fosse bravo a nascondere le proprie emozioni, quanto in realtà il cuore di lui fosse attraversato dalla tempesta. Lucy non dubitava che anche gli altri membri di Fairy Tail si sentissero a quella maniera, la disperazione che quasi rischiava di attanagliare tutti loro. Sapevano di non potersi permettere neanche il più piccolo errore, ma era in parte confortante sapere che avevano le spalle coperte da agenti di polizia nascosti.

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