C'era determinazione, grande determinazione, ma anche impotenza, tanta.
Era aprile e mancava poco al terzo anno delle operazioni in Russia. Ma non era più in Russia, il panzergrenadier di seconda classe, bensì in Polonia. Sembrava che i soldati russi fossero così tanti, così fanatici, così... così... così tutto. E li avevano respinti fino alla Polonia. I confini della Germania erano in pericolo.
Il panzergrenadier di seconda classe era seccato. «Ah, porto 'sti due KAR 98K. Uno, il mio. L'altro, del mio commilitone caduto a Minsk».
«È da Minsk che te lo porti?» gli domandò un camerata.
«E io che cos'ho detto?» ribatté lui scontroso.
«State zitti, che stanno arrivando» ordinò il sottotenente.
«Zitti tutti» gli fecero eco il resto dei panzergrenadier.
Foresta polacca, impenetrabile. Stavano passando alcuni BA64.
I BA64 erano facili da distruggere. Ma con due KAR 98K il Panzergrenadier di seconda classe cosa poteva fare?
«Fuoco!» ordinò il sottotenente.
Una scarica di fucileria.
Le pallottole rimbalzarono con sinistri rintocchi sulle corazzature e due soldati sovietici caddero a terra, per poi essere schiacciati dai BA64 che li seguivano.
I BA64 si girarono e le mitragliatrici abbaiarono.
Le foglie e i rami furono mozzati e tutti i panzergrenadier si accosciarono a terra. Qualcuno tirò una granata che detonò con tante scintille.
Ma i BA64 non demordevano. Qualche ammaccatura e continuavano a sparare.
«All'assalto, all'assalto!» ordinò il sottotenente.
Tutti obbedirono e, chini, le baionette innestate, uscirono dai ripari nella foresta.
Alcuni furono falciati in delle esplosioni di sangue.
Il panzergrenadier di seconda classe fu addosso a un BA64 e si arrampicò sulla torretta.
Adesso i BA64 avevano iniziato a spararsi fra loro, come le scimmie si aiutano a togliersi le pulci dal pelo.
I panzergrendier furono massacrati.
Ma il panzergrenadier di seconda classe era determinato a vincere e infilò la canna del Mauser nella feritoia.
Sparò.
Il proiettile rimbalzò, il suono metallico che riverberò e lo sentì nonostante quel baccano di urla e ferraglie aggredite.
Poi, il panzergrenadier di seconda classe sentì tirare via il fucile e se lo fece sfuggire di mano.
Ne aveva un altro.
Rapido movimento, rimise dentro la feritoia il fucile e sparò ancora e ancora, ancora e ancora.
Rideva.
Forse, avere due Mauser KAR 98K non era poi male.
Ma doveva togliersi da lì, perché tre quarti del plotone erano stati sterminati e aveva quasi finito le cartucce.
Una smorfia di determinazione, si dileguò dalla zona unendosi alla fuga disordinata dei camerati.
Avrebbero resistito.
Fino alla vittoria.
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La Seconda Guerra Mondiale in racconti Capitolo 1 Germania
Short StoryQuarantasette racconti brevi sulla Germania nella Seconda Guerra Mondiale, ognuno tratto da un'illustrazione di un libro sulle uniformi del conflitto.