11 CARRI ARMATI CONTRO FREGATA

144 4 0
                                    

«Tenente, che facciamo?».

«Che volete che vi dica? Prendete le palette e scavate. Il carro dev'essere liberato» ribatté lui.

«Agli ordini», I cinque carristi obbedirono. Afferrate le pale si inginocchiarono a presero a liberare i cingoli dalla sabbia.

Una folata di vento trasportò della polvere.

Il tenente indossò gli occhialini.

Poco distante, c'era il Mediterraneo.

Da quanto tempo, loro dell'Afrika Korps, erano lì? Di lì a poche settimane si sarebbe contato un anno. E solo per aiutare l'alleato italiano.

Tutti dicevano che gli italiani erano inadeguati. Scimmiottavano i tedeschi e ottenevano scarsi risultati.

Per consolarsi da quella situazione riprovevole, il tenente bevve un po' d'acqua.

Si sentirono delle voci concitate.

Il tenente abbassò lo sguardo e si asciugò le labbra con il dorso della mano. «Che succede?».

«Di là, di là, tenente!».

L'ufficiale guardò e poté vedere fra le onde una fregata britannica.

Nonostante gli insuccessi, gli inglesi non demordevano lì, in quel mare di cui tanto gli italiani si ostinavano a chiamare il nostro mare.

«Lasciate stare i cingoli. A bordo, che dobbiamo fare azione di cannoneggiamento!» avvertì il tenente.

I carristi salirono a bordo del Panzer.

Il tenente li seguì.

Dentro l'abitacolo del Panzer c'era molto più caldo.

Il tenente si tolse il berretto e si spazzolò gli stivali da cavallerizzo della polvere. Si mise al periscopio. «La fregata è ostile. Allertare tutta l'unità».

«Unità allertata» rispose il marconista.

«Puntare il cannone verso la nave nemica».

Un cigolio e la torretta brandeggiò.

Il cannoniere inserì un proiettile nella culatta. «Arma pronta».

«Molto bene. Gli altri carri?». Il tenente si era rivolto ancora al marconista.

«Tutti pronti».

«Allora fuoco al... trentunesimo secondo di questo minuto».

Dieci secondi.

La fregata veleggiava fra le onde e non sembrava essersi accorta di loro.

Venne il trentunesimo secondo e ci fu un tuono, che poi riverberò con tante eco.

Numerose colonne di acqua e schiuma si innalzarono dal mare.

La fregata si bloccò, i cannoni si mossero.

Il tenente sacramentò. «Nessuno di noi l'ha beccata».

«Eh, tenente, sta navigando via» si giustificò il cannoniere.

«Ma ora non più. Ricarica». Il tenente si rivolse al marconista. «Passa l'ordine agli altri carri. Fuoco a volontà».

Il marconista obbedì.

Uno scambio di fuoco fra una fregata della Royal Navy e un plotone di carri? Perché no.

Ma, prima che il tiro potesse essere ripetuto, l'unità navale puntò verso il largo.

«Era solo un'operazione di ricognizione» belò il tenente, accarezzandosi le medaglie: Croce di Ferro di Seconda classe e medaglia degli equipaggi blindati.

«E adesso?» chiese il cannoniere.

«Uscite fuori e liberate i cingoli della sabbia! Vuoi restare per sempre in questo deserto?».

La Seconda Guerra Mondiale in racconti Capitolo 1 GermaniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora