L'aiutante capo stava guardando le montagne della Norvegia. «Ho sempre sognato vedere la Norvegia. Il nostro capo l'ha sempre detto: noi popoli germanici dobbiamo riunirci sotto una sola bandiera per combattere il comunismo».
«È vero, maledetti comunisti». Il meccanico sputò astio.
«Piuttosto, come procede la manutenzione al mio BF109?». L'aiutante capo gli si avvicinò.
«Bene. Solo qualche lieve danno a causa delle raffiche dei britannici, ma adesso sto ultimando la riparazione».
«Perfetto. La Luftflotte 5 ha bisogno di me». Mise le mani al cinturone con l'aquila e la svastica.
Qualche ora dopo, il Messerschmitt BF109 era pronto.
Un vettore portò fuori dall'aviorimessa l'apparecchio, mentre l'aiutante capo si stava preparando.
«A queste latitudini fa già parecchio freddo anche a settembre» affermò il meccanico, pulendosi le mani dall'olio e dal grasso.
«Hai ragione. Ma, pensa, un anno esatto che la guerra è cominciata e siamo in Norvegia e già bombardiamo il Regno Unito».
«Aiutante capo!».
«Sì?». Si volse, per vedere un aviere.
«Questi sono gli ordini».
«D'accordo». L'aiutante capo prese i documenti. Gli diede una scorsa.
Pochi minuti dopo, il Messeschmitt BF109 era in volo. L'aiutante capo si dispose con gli altri caccia a protezione di alcuni Heinkel. Sorvolavano il mare del Nord.
L'aiutante capo era certo che tutto sarebbe andato bene. Stava canticchiando, la cloche rigida, le mani capaci.
La radio gracchiò: «Hurricane britannici in vista».
L'aiutante capo si fece attento. Vista di falco, vide degli apparecchi venirgli incontro. Si preparò a dare voce alle mitragliatrici.
La radio, ancora. «Proteggere i bombardieri».
«Ma certo, certo».
Gli Hurricane si sollevarono di quota, delle cabrate improvvise.
Il gruppo di aerei tedeschi passò sotto di loro.
La radio elencò alcuni nomi, fra cui quello dell'aiutante capo. «Andate loro incontro. Abbatteteli» raccomandò.
L'aiutante capo sbuffò. Per quel giorno non avrebbe visto la Scozia. Fece una manovra per scendere di quota e si staccò dalla formazione assieme ad altri quattro caccia.
Ecco gli Hurricane, ora dietro il gruppo di Heinkel.
L'aiutante capo scatenò le mitragliatrici, poi gemette all'unisono con il motore. Qualcosa non stava andando bene.
Gli Hurricane diedero battaglia. Il cielo diventò un circo volante.
Ma l'aiutante capo doveva tornare in Norvegia. Per quel che ne sapeva, il motore faceva i capricci. Quel diavolo di meccanico non aveva risolto nulla, se non in maniera provvisoria. Niente Scozia, niente battaglia.
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La Seconda Guerra Mondiale in racconti Capitolo 1 Germania
Historia CortaQuarantasette racconti brevi sulla Germania nella Seconda Guerra Mondiale, ognuno tratto da un'illustrazione di un libro sulle uniformi del conflitto.