Capitolo 60

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Io strattonai per il braccio Biondo:
<C'è Keanu davanti a te, fai finta di niente>, gli sussurrai continuando a guardarlo.

<Stai tranquilla, mettiti da questa parte>, mi rispose tranquillo lui, facendomi passare dalla parte sinistra a quella destra, che era più lontana da Keanu, così non poteva farmi nulla.

O almeno così pensavo.
Quando si avvicinò notai l'odio nei suoi occhi.
<E così mi hai lasciato per questo? Stronza. Questo sarebbe il ragazzo di cui ti sei innamorata? Mi fai schifo. Sei una puttana>, cominciò a ringhiarmi contro.
A me cominciarono a salirmi i sensi di colpa e a sentire quelle sue parole che mi si scagliavano contro mi misi a piangere.
Biondo prese le mie difese e gli parlò con calma:
<Senti, datti una calmata. Non è che dandole della stronza risolvi qualcosa. Ha preso la sua decisione, ora per favore vat...>, non riuscì a terminare la frase che gli tirò una sberla in faccia.

Ha preso di contropiede sia me che Biondo, non ce lo aspettavamo.
Io mi avvicinai subito a Biondo per vedere come stava, ma Keanu mi prese violentemente il braccio e mi scaraventò via da Biondo.
<Non ti azzardare a toccarla>, scandì perfettamente ogni singola parola Biondo, fissandolo come se volesse incenerirlo con lo sguardo.

<Altrimenti che fai pappamolle eh?>, lo provocò.
Con una mossa inaspettata Biondo gli tirò un pugno dritto sul naso, tanto da romperglielo e da fargli volare giù un sacco di sangue. Per concludere gli tirò una ginocchiata nelle parti basse.

Keanu si accasciò per terra dal dolore, mentre Biondo mi prese per mano e mi portò via.
Raggiungemmo un parco e ci sedemmo sulla panchina.
<Oddio ma guarda qua. Aspetta prendo un fazzoletto, hai un taglio sulla guancia>, gli dissi preoccupata prendendo un fazzoletto dalla borsa.
Glielo tamponai sulla ferita mentre lui mi guardava con uno sguardo strano.
<Che c'è?>, gli domandai.

<Sei veramente coraggiosa. Come hai fatto a stare con lui tre anni. Io non sarei sopravvissuto un secondo, infatti vedi come sono andate le cose>, mi rispose.

<Una volta era perfetto, non so che gli sia preso. È da quando mi ha regalato l'anello che si comporta così>, gli dissi rimembrando i tempi passati insieme.
Abbassai lo sguardo, che cadde sopra al livido che era comparso sul braccio a causa della presa di Keanu.
Anche se il mio sguardo durò un millisecondo, ma ovviamente Biondo se ne accorse:
<Oddio, guarda che ti ha fatto>, esclamò prendendomi il polso tra le mani.

<Beh non farà mai più male in in confronto a quello che mi ha detto>, gli risposi prendendogli la mano.

<Ecco appunto, ha detto una cosa che mi ha fatto piacere però. Hai scritto nella lettera che ti sei innamorata, posso sapere di chi?>, mi disse con tono da sbruffone.

<Di Einar ovviamente>, lo assecondai, accompagnandomi con un volto che voleva essere serio, ma per poco non scoppiavo a ridere.

Lui mi guardò con aria offesa, come se credesse veramente a quello che stessi dicendo.
Wow, non pensavo di essere così convincente.
Quando vidi che abbassò lo sguardo, mi fece tenerezza e non potei resistere.
<Dai sto scherzando, è ovvio che mi sono innamorata di te>, gli confessai alzandogli il mento con due dita.

Lui continuava ad avere la stessa impressione. Impassibile.
Iniziai a preoccuparmi così parlai con voce più ferma.
<Ehi, non l'avrai mica presa sul serio>, gli dissi fissandolo negli occhi.
Lui continuò a non rispondere.
Poi però mi prese alla sprovvista e mi aggredì facendomi il solletico.

Scoppiai a ridere come se non ci fosse un domani, poi quando non la smettevo di dimenarmi allora Biondo mi lasciò.
<Ti amo>, mi disse prima di baciarmi appassionatamente, cingendomi la vita con le mani.

<Anche io>, gli risposi con il fiatone.
Guardai l'orologio e notai che era ora di cena.
<Siamo in ritardo, muoviti scemo>, lo incitai prendendo le borse da terra e tirandomelo dietro.

Arrivammo di corsa nella hall dell'albergo e quando entrammo dalla porta c'era un membro della produzione.
<Salve>, gli dicemmo sia io che Biondo in coro.

<Ciao ragazzi, dovrei parlarti>, ci rispose spostando lo sguardo su Biondo.
Io recepii il messaggio e capii che dovevo andarmene.
Mi metteva ansia la cosa. Che riguardasse la festa della sera scorsa? Il fatto che abbiamo fatto troppo rumore? Siam tornati troppo tardi?
Mentre queste domande mi frullavano nella testa, arrivò da me Biondo con la testa bassa e l'aria delusa, non l'avevo mai visto così, stava piangendo.

<Ehi ehi, dimmi tutto>, mi preoccupai subito.

<Niente di buono Shawty. Sono espulso>, mi rispose alzando lo sguardo.

I sogni non mentono maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora