<Mmm, ti racconto di Keanu. È l'unico argomento di cui possiamo parlare, visto che ho sempre vissuto una vita normale, come tutti gli altri.
Allora, Keanu come saprai già, è il mio ragazzo. Anzi, nel limbo tra il fidanzato e l'ex. Devi sapere mi ha tradita con "sua cugina", questo è quanto mi ha detto. Non mi ha più ne scritto ne chiamata da quando ho litigato con lui, forse non gli interessa più niente.
Gli ho chiesto un po' di tempo per pensarci, ma ormai ho già preso la mia decisione. Ho chiuso con lui...>, e andai avanti ancora a parlare, dato che non l'avevo fatto ancora con nessuno approfonditamente, e c'era tanto da dire ancora.<Un bel casino insomma>, mi rispose lui, facendo su e giù con la testa.
<Eh già. Ma ora tocca a te Biodino>, e mi voltai verso di lui.
<Non c'è molto da dire. Sono sempre stato un ragazzo frizzantino, mi piace mettermi nei guai e causarne. Sono anche festaiolo, adoro le feste. Lungo la mia vita ne ho passate molte. Tutte le canzoni che ho scritto sono dedicate alla mia ragazza, ormai ex.
"La mia ex chiama" in particolare, mostra che razza di persona è diventata. Si è dimostrata una vera stronza, non pensavo, mi ha lasciato spiazzato.
Questo fatto, insieme alla morte di mio padre, mi hanno fatto diventare la persona che sono ora. Fredda e insensibile. Ho imparato a non provare emozioni, perché le emozioni ti fanno sentire ed essere debole. E i sex symbol non sono deboli.
Da qui il soprannome "freddo">, e rispose così alla mia domanda, continuando a guardarsi le mani.<Mi dispiace per tuo padre. Se ti va ne vuoi parlare?>, gli domandai, con voce comprensiva e corrugai leggermente la fronte.
<Semplicemente, è morto d'infarto a 40 anni. Io ne avevo appena 7, e non capivo perfettamente cosa stesse accadendo.
Una mattina come tutte le altre mi alzai e andai a fare colazione per poi andare a scuola. Stavo per andare a cambiarmi quando vidi mio padre venire in cucina con il suo solito sorriso smagliante. Parlai un po' con lui a tavola, e tutto ad un tratto cominciò a tossire e a mettersi la mano sul cuore. Respirava male e vedevo che soffriva, così chiamai mia madre. Lei accorse subito e chiamò l'ambulanza. Fortunatamente abitiamo vicino all'ospedale quindi ci mise poco.
Mia madre mi portò con se e poco dopo arrivò anche mia sorella Sara, assieme alla nostra zia che raggiunsero le nostre sedie, percorrendo il lunghissimo corridoio.
Passò un'ora circa, e il medico venne verso di noi scuotendo la testa.
Mi madre mi abbracciò e scoppiò a piangere.
Vista la sua reazione cominciai a singhiozzare pure io, e capii che mio padre non c'era più.
È sempre stata la persona che mi ha aiutato più di tutte, e ora non c'è, specialmente adesso che sto dentro ad Amici>, disse, con voce malinconica.Mentre ascoltavo attentamente il suo discorso notai una lacrima lungo la sua guancia.
Mi fece tenerezza e gliela asciugai con il palmo della mano.
Lui mi guardò e sorrise dolcemente.Quando si calmò gli feci la fatidica domanda:
<Ma perché ieri mi stavi per baciare, nello stanzino?>, gli chiesi con un filo di voce. Il resto della voce venne sostituita dall'imbarazzo.<Un bacio si può dare anche agli amici>, mi disse con tono freddo.
Io lo guardai allibita. Mi aveva veramente ferita ciò che aveva detto, era come se qualcuno avesse pugnalato il mio cuore e la mia dignità.
<Bene>, gli dissi. L'unica parola che mi uscì fu questa. Poi mi alzai con le lacrime che correvano giù, senza avere la capacità di fermarle.
Cominciai a correre lontano da lui. Lontano da quella delusione.
Pov's Biondo
<Ma come mai ieri sera mi stavi per baciare?>, mi domandò Emma, con i suoi occhi innocenti.
<I baci si posso dare anche agli amici>,mi limitai a risponderle freddamente.
A queste parole lei scoppiò in lacrime e corse via.
Cazzo, ma che cosa ho appena detto? Io volevo seriamente baciarla, perché mi piace davvero.
Sono proprio un coglione, che cazzo mi passa per la testa?La rincorsi e le presi un braccio per voltarla verso di me.
Stavo per aprire bocca ma lei mi precedette:
<PERCHÈ FAI TANTO IL DOLCE CON ME PER POI TRATTARMI DI MERDA!>, mi urlò in faccia.<Emma aspet...>, le stavo per spiegare ma mi fermò prima che io potessi farlo.
<NO BIONDO! SPIEGAMI PERCHÈ TI COMPORTI COSÌ, PERCHÈ CERCHI DI BACIARMI E POI MI VIENI A DIRE CHE I BACI SI DANNO ANCHE AGLI AMICI! PERC...>
<PERCHÈ TI AMO CAZZO!> urlai senza pensarci, interrompendola.
Vedendo la sua faccia sorpresa continuai:
<Ti amo Emma Muscat, ma non avevo il coraggio di dirtelo, tu sei fidanzata e io... avevo paura>, le dissi abbassando lo sguardo. Non riuscivo più a guardala in faccia dopo quello che le avevo appena detto.<Sei proprio un idiota Biondo> disse dopo essersi asciugata le ultime lacrime, e aver fatto un mezzo sorriso.
Quando sorrise le guardai le labbra e non riuscii più a trattenermi.
La presi per i fianchi e prima che potesse aprire bocca la baciai.All'inizio era rigida ma dopo pochi secondi ricambiò il bacio circondandomi il collo con le sue braccia.
Muovevo lentamente le mie labbra sulle sue fino a chiederle l'accesso con la lingua e lei acconsentì subito.
Sentivo le farfalle nello stomaco, in quel momento ero il ragazzo più fortunato del mondo.
Era stato un bacio perfetto.
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I sogni non mentono mai
Fanfic|Completato| Non vi annoierò con la descrizione. Vi dico solamente che si parla della storia d'amore tra un sex symbol freddo e una dea.