Capitolo 1

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<Tesoro, svegliati, o farai tardi a lezione>, mi disse mia mamma, accarezzandomi i capelli e baciandomi la fronte.

<Mmm, ancora un po'...>, le risposi, con la voce impastata, e rigirandomi nel letto.

Ad un tratto mia madre mi tolse le coperte, e aprì le finestre della mia camera, così da far entrare la luce.
Io continuavo a stare sdraiata lì, nel mio dolce e comodo letto, come se nulla fosse successo.

<Signorina Emma Muscat, alzati immediatamente dal letto, altrimenti sei in punizione>, disse con un tono che voleva essere serio, ma che ci fece soltanto scoppiare a ridere.

Rassegnata al fatto di dovermi alzare, mi trascinai fino alle scale, e scesi.

Feci colazione con calma, guardai i miei social e risposi ad alcuni messaggi, specialmente a quello del mio ragazzo, Keanu:

"Buongiorno principessa, come stai?
Ti va se oggi pomeriggio andiamo a farci un giro? Ti passo a prendere finita la scuola.
Ti amo, dopo. xoxo"

-Keanu, 7:35 a.m.

"Buongiorno anche a te tesoro.
Mi sembra un'ottima idea.
Ti amo, a dopo <3 "

-Me, 7:37 a.m.

Poco dopo mi chiama Serena, la mia migliore amica:

<Ciao bellezza, come stai?>, dice, anzi urla, Serena.

<Ciao tesoro, tutto bene te?>

<Alla grande. Ti va se ti passo a prendere e andiamo a scuola insieme?>

<Fantastico, mi sembra un'ottima idea!>

<Perfetto, ti passo a prendere alle 8.00>

<Certamente, a dopo>, le rispondo, e riattacco.

Pulisco la tavola, lavo le poche stoviglie e mi reco in bagno per rinfrescarmi e lavarmi i denti.

Dopo essermi sistemata apro l'armadio e scelgo cosa mettermi.
Opto per una maglia bianca, un paio di jeans strappati e le All Star, a loro volta bianche.

Mi trucco e mi pettino i capelli, raccogliendoli in due trecce un po' frettolose, e prendo lo zaino.

Appena scendo le scale, sento la mia amica che suona il campanello di casa.

Apro la porta e le urlo "Sto arrivando", saluto mia mamma, e mio fratello che si era appena svegliato ed esco di casa.

<Oh ma come siamo belle oggi! Hai un qualche appuntamento galante?>, dice con sguardo da pervertita Serena, continuando ad alzare e abbassare le sopracciglia. La odio quando fa così.

<Ma stai zitta>, le rispondo io abbracciandola tirandole un pugno sul braccio, per poi salire in macchina.

Durante il tragitto mettiamo la musica ad alto volume e cominciamo a cantare a squarcia gola e a muoverci come se fossimo in discoteca, ridendo come delle matte.

Arrivate a scuola, scendiamo dalla macchina, e andiamo verso i nostri amici, Luca e Sebastian, che ci accolgono con un sorriso smagliante e poi ci abbracciano.

Luca, è un ottimo ballerino, lo conosco fin da quando sono piccola. E' come un fratello per me, lo stimo tantissimo, e gli voglio un mondo di bene.

Sebastian, è un mio compagno di classe, anche a lui voglio un sacco di bene, mi aiuta sempre quando ne ho bisogno ed è sempre a disposizione.

Siamo tutti molto amici, e non so come farò senza di loro, quando finiremo l'anno, dato che manca poco più di una settimana.

Varchiamo il cancello della scuola, e ognuno si dirige nelle rispettive classi.

I sogni non mentono maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora