Capitolo 51

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Terminai di scrivere la lettera, la rilessi e la misi nella busta.
Non volevo ripensarci troppo, altrimenti so che l'avrei stracciata perché sono una codarda.

Rientrai in camera e la poggiai sopra il mio diario, dopodiché andai a dormire, mancavano poche ore alle vacanze di Natale.

Alle 8.00 mi svegliai insieme alle mie compagne di stanza.
Cominciammo a fare le valigie, mentre parlavamo delle nostre vacanze, di cosa abbiamo fatto ieri sera, di ragazzi...

Portammo le nostre valigie nella hall e poi andammo a fare colazione.
Nell'aria c'erano emozioni contrastanti: chi era felice di tornare a casa e di rivedere la famiglia, poi c'erano coloro che erano tristi nel lasciare qui i loro ragazzi e le persone conosciute nella scuola.

Poi c'ero io, il classico ibrido.
Non vedevo l'ora di riabbracciare mio fratello e i miei genitori, oltre che la mia amatissima cagnolina Pearl.
Ed ero pure nostalgica perchè non avrei rivisto per alcune settimane Lauren, Valentina e tutti i miei amici.
Però bisogna pensare anche positivo, avrei continuato a sentirli.

Terminammo la colazione e poi venne il momento dei saluti.
Abbracciai fortissimo Lauren e Valentina. Sarebbero state le compagne che mi sarebbero mancate di più, perché con loro ho condiviso tutti i momenti più belli e brutti, e i miei segreti.
Mi sono aperta tantissimo con loro, come non avevo mai fatto con nessun altro.

Poi venne il turno di Luca, Einar e Irama.
Anche con loro avevo legato tantissimo, erano speciali. C'erano sempre quando avevo bisogno, e mi sostenevano sempre, qualsiasi problema avessi.

Stavo cercando tra le teste, quella più bionda di tutte ma non la vedevo.
Bah, magari sarà già partito
Pensavo tra me e me, però mi pareva strano. Avrebbe salutato.

Feci un salto in camera perché non trovavo le mie cuffiette, e nella speranza di trovare Biondo per parlagli un attimo, ma niente. Non era nemmeno al piano di sopra.

Entrai nella mia stanza e trovai le cuffie sopra al comodino, insieme a degli asciugamani di Lauren e Valentina, e al mio diario con la lettera che avevo scritto la sera precedente.

Ma come avevo fatto a dimenticarli! Sono completamente rincoglionita.

Li raccolsi e li misi dentro al mio zaino.
Chiusi una volta per tutte quella camera e scesi nuovamente dove c'erano i miei compagni.

Mi venne a chiamare un membro della produzione per dirmi che il mio taxi era arrivato.
Salutai tutti e mi avviai verso l'uscita.

C'ero rimasta male per Biondo, ci tenevo davvero a salutarlo e ringraziarlo di tutto prima di partire.

Stavo camminando sul marciapiede trascinandomi dietro le mie valigie, quando sentii qualcuno che chiamava il mio nome.

Mi fermai, e mi scontrai con due occhi neri come la pece.

I sogni non mentono maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora