Aprimmo guardandoci con aria sospetta e ci trovammo davanti Zic e Daniele.
Li invitammo ad entrare e mentre mi sporgevo per chiudere la porta vidi Biondo appoggiato al muro.
<E te che fai qua? Entra pure>, e lo accolsi in camera con il sorriso che voleva essere caloroso, ma dentro di me ero ancora stranita dal suo comportamento.
Lui entrò senza mai togliere gli occhi dal suo preziosissimo cellulare, non mi rivolse nemmeno uno sguardo per ringraziarmi.
Bene idiota, la prossima volta ti sbatto la porta sul naso. Chissà che ti svegli fuori.
Stavo finendo di pettinarmi i capelli davanti allo specchio, quando vidi nel riflesso Biondo che mi guardava.
Basta, lo ignoro. È troppo difficile capire le sue intenzioni. Maria io esco.
Presi la borsa, il portafoglio e il cellulare da sopra al letto e quando alzai lo sguardo c'era per l'appunto, una testa bionda che era vicino a me e mi stava porgendo il braccio, come se mi stesse invitando a camminare a braccetto con lui.
Inizialmente ero incerta, fissavo il suo braccio, e cercavo di capire se assecondarlo o meno.
No, dopo come mi aveva trattata no.Gli passai davanti e mi diressi alla porta, stavo tirando fuori la chiave per chiudere la stanza, quando vidi che lui era ancora impalato lì, come uno scemo, con un'espressione da cane bastonato e con gli occhi mi stava pregando.
Tornai indietro alzando gli occhi al cielo, e presi il suo braccio che ormai era lì da mezz'ora e scesi le scale con lui.
Mentre lui aveva una faccia fiera, io ero rassegnata.
Per quanto mi sforzassi di lasciarlo stare, ricadevo sempre nella sua trappola.E così ci incamminammo tutti verso il centro di Roma.
Io ero sempre a braccetto di Biondo, parlavamo, scherzavamo, ridevamo come se fossimo buoni amici.Ogni tanto mi guardava, e io rimanevo ammaliata dai suoi occhi, che al buio diventavano neri come la pece. Nascondevano un mondo, tutto da scoprire. Volevo conoscere il suo passato, che persona è, la sua vita...
Ma non ne avevo ancora avuto l'occasione, visto come mi tratta ogni tanto.Ci fermammo davanti ad una scogliera, poco lontano dal mare.
Era un posto fantastico. Noi lì, su questa roccia, di fronte all'immensità del mare. L'unica cosa che ci illuminava era la luna sullo sfondo e l'unico rumore che c'era era quello dei nostri respiri.Non potevano scegliere posto più bello, io adoro il mare.
Biondo tolse il suo braccio dal mio, per poggiarlo lungo il mio fianco, facendomi rabbrividire.Io ero appoggiata con la testa nell'incavo del suo collo e gli cingevo i fianchi.
Era veramente piacevole. Sarei rimasta lì per ore, con lui e il mare. Ma venimmo interrotti da Zic:<Ehi, piccioncini. Dobbiamo andare, tra poco c'è il coprifuoco. Starete insieme stasera, su>, e ci fece l'occhiolino.
Noi ci ricomponemmo e seguimmo gli altri in albergo.
Arrivati nella hall, stavo camminando per andare sulle scale quando Biondo mi prese la mano e mi diede un bacio sulla guancia.<E te non vieni di sopra?>, gli domandai, continuando a tenere la sua mano.
<Sto qui un po' al bar. Notte babe>, mi rispose dandomi un bacio sulla mano e fissandomi negli occhi.
<Notte Blondie>, gli dissi con un sorriso stampato, mandandogli salutandolo con la mano, mentre mi allontanavo verso l'ascensore.
Prima che si chiudessero le porte lo guardai un'ultima volta, e mi fece l'occhiolino.
Non avevo nulla su cui pensare, riguardo alla serata. Era stata semplicemente perfetta. Sembrerò idiota nei confronti di Keanu, egoista e traditrice. Ma chi la fa la spetti.
Fiera e orgogliosa, mi misi il pigiama e mi lavai i denti, prima di buttarmi come un pesce lesso sotto le coperte.
Pov's Biondo
Devo dire che questa serata è stata semplicemente unica.
Non posso chiedere altro, i miei amici, sentire il rumore del mare, e stare con la ragazza che mi piace.
Quando rientriamo in albergo mi fermo al bar, non ho sonno e non voglio nemmeno rientrare subito in camera.
<Ehi Luca, ti fermi qui con me?>, gli domandai, prendendolo per il braccio, non appena entra dalla porta d'ingresso.
<Si certo bro, dimmi tutto>, mi risponde sedendosi accanto a me e ordinando da bere.
<Sai che mi fido di te vero? Sei la persona con cui ho legato di più>, gli dissi sfregandomi le mani ormai sudate dall'ansia, guardando verso il basso per la vergogna.
<Oddio Bio, che succede, mi spaventi>, disse girandosi verso di me.
Io lo fissai negli occhi, con aria agitata.
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I sogni non mentono mai
Fanfic|Completato| Non vi annoierò con la descrizione. Vi dico solamente che si parla della storia d'amore tra un sex symbol freddo e una dea.