Capitolo 2

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La mattinata è stata abbastanza noiosa, perché c'erano materie pesanti, come storia dell'arte, matematica e letteratura.

Per fortuna c'era Sebastian a tenermi sveglia e a distrarmi. Senza di lui avrei di sicuro preso sonno sul libro.

Finalmente è suonata la campanella del termine delle lezioni, e sono libera.
Corro fuori da scuola e aspetto Serena per salutarla.

Appena arriva la abbraccio, sorridendole.
<Oggi andiamo a fare shopping?>, mi domanda con un'espressione supplichevole.

Con quel faccino non posso dirle di no, e al posto mio interviene Keanu, che mi coglie di sorpresa, cingendomi i fianchi.

<Mi spiace, Serena, mi sa che dovrete rimandare la vostra uscita, perché oggi pomeriggio lei è mia>, le dice dandomi un bacio sulla guancia.

<Uhh, adesso ho capito perché sei così bella. Divertitevi piccioncini!", dice facendomi un sorriso a trentadue denti.

Io roteo gli occhi, e la guardo come per dire "Era necessario?".
Lei fa finta di niente e mi abbraccia, prima di salire in macchina e sfrecciare verso casa.

<Allora dove mi porti, mio principe azzurro?>, chiedo a Keanu, girandomi verso di lui e legando le mie mani sul suo collo.

Lui mi da un bacio a stampo, e poi si stacca guardandomi negli occhi.

<Direi che per prima cosa andiamo a mangiare, perché sto morendo di fame, poi pensavo di andare a fare un giro lungo la spiaggia, e infine di andare a casa mia. Che ne pensi?>, mi risponde, guardandosi un po' in giro.

<Mi sembra un'ottima idea, ma muoviamoci perché pure io sto morendo di fame>, gli dico tirandolo per il braccio fino alla sua macchina.

Saliamo e lui, come al solito, mette una mano sulla mia coscia e io metto la mia mano sopra la sua fino ad intrecciarle.

Pochi minuti dopo, appena vedo che Keanu, parcheggia davanti al mio ristorante preferito, urlo di gioia, come una bambina che riceve una bambola per il suo compleanno.
Appena scendo dalla macchina, lo abbraccio e cominciamo a baciarci, fino a quando ci manca il respiro. E' stato come dirgli "Grazie".

Prendo la mia mano con la sua ed entriamo nel ristorante. Ci sediamo in un tavolo lontano dalle altre persone, e arriva subito il cameriere con il menù.

Lo sfoglio, anche se ormai lo conosco a memoria.

Pochi minuti dopo ordiniamo, io prendo la mia solita tagliata al rosmarino, e Keanu lo stesso.

Nel frattempo che aspettiamo i piatti, parliamo del più e del meno, della scuola, di cosa vorremmo fare in futuro, ecc...

Finalmente arrivano i nostri piatti, hanno un aspetto squisito, e il profumo non è da meno.
Mangiamo tutto e poi ci rechiamo alla cassa per pagare. Insisto per pagare io, me Keanu da i soldi alla cassiera prima che io potessi tirare fuori il portafoglio.

Quando usciamo gli dico:

<Ormai ho un debito di chissà quanto nei tuoi confronti, continui a pagare te. Non vale>, dico alzando gli occhi al cielo.

<Ma figurati tesoro, farei questo ed altro pur di vederti felice>, mi risponde mettendomi il braccio attorno al collo.

Allora io lo bacio e gli prendo la mano, accarezzandola.

Continuiamo a passeggiare, fino ad arrivare alla spiaggia.

Ci togliamo le scarpe e cominciamo a camminare lungo la riva, con le onde e la sabbia che accarezzano i nostri piedi.

Ci sediamo sopra una roccia, la roccia sulla quale ci sediamo ogni volta che passiamo per di lì, e nella quale ci sono incisi i nostri nomi:                         -EMMA&KEANU-

Guardo l'orizzonte e sussurro:

<Che bello, mi incanta e mi emoziona ogni volta>, e chiudo gli occhi, ascoltando il suono le onde e annusando il profumo del mare.

<Anche te mi incanti ogni volta>, dice ad un tratto Keanu.

Sento che si alza, ma io resto seduta su quella roccia, facendo finta di nulla.

Poi sento Keanu dire:

<Emma Muscat...>

I sogni non mentono maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora