Pov's Emma
Wow.
Riesco solo a dire questo. Mi aveva veramente sorpresa, se non sconvolta, il suo comportamento.
Io che credevo fosse il solito idiota, superficiale, a cui non interessano i tuoi sentimenti, si è dimostrato un ragazzo dal cuore d'oro, capace di amare. Cosa che credevo impossibile, conoscendolo.
Continuammo a fissarci negli occhi, fino a quando venimmo distratti da un clacson che suonava ripetutamente.
Ci voltammo e vedemmo Lauren che sventolava il suo braccio fuori dalla macchina.
<Ehi, salite in macchina che vi porto in albergo?>, ci urlò lei.
<Si arrivo>, le dissi alzando in aria il mio braccio, come per farle cenno di averla vista.
<Io no, vado fuori a farmi un giro con la Wave. Tu vai pure, ci vediamo dopo Beverly>, rispose lui, prendendomi il mento tra le mani e dandomi un bacio sulla guancia. Mentre lui si allontanava, saltellando a ritmo della musica che aveva probabilmente in testa, io rimasi a fissarlo.
Ero come incantata, non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, tanto che ci volle un altro urlo di Lauren per svegliarmi fuori:
<Ou, Alice nel Paese delle Meraviglie, muoviti. Come on!>.
<Si si, arrivo. Con calma>, le risposi sorridendole e incamminandomi verso di lei.
Salii in macchina, e appena mi sedetti mi rivolse uno sguardo truce e incuriosito.
<Beh, pensi di parlare o devo tirarti fuori le parole di bocca?>, mi disse prima di accendere l'auto.
<Non c'è nulla da dire>, le risposi facendo finta di niente, e sorridendo.
<Non è vero, altrimenti non sorrideresti. Tu sorridi quando sei imbarazzata o quando nascondi qualcosa. Speak>, e con un cenno della mano mi invitò a parlare.
<Ehm, da dove cominciare...>
<Dal principio, grazie. E non tralasciare alcun dettaglio>
<Allora, stavo camminando qui vicino, dato che quando siamo arrivate in camera siete crollate come due morti, e ho visto Biondo seduto su un panchina. Dato che in questi giorni mi aveva trattata come gli pareva, un giorno bene e cinque no, decisi di parlagli.
Quando gli domandai perchè mi stava per baciare quella sera, nello stanzino, ricordi che te lo avevo detto?>, e la guardai. Quando vidi un cenno con la sua testa, continuai con la storia.
<Ecco, mi ha risposto che i baci si possono dare anche agli amici, e bla bla bla. Io sono scoppiata in lacrime e sono corsa via. Poi lui mi ha seguita e mi ha baciata, semplice>, le dissi facendo spallucce.
<Come semplice? Devi raccontarmi tutte le tue emozioni, come è successo, se siete fidanzati...>, riprese lei con aria incuriosita e gasata da tutte le cose che le stavo dicendo.
<Beh, è stato magico, il bacio perfetto. Nemmeno Keanu la prima volta che l'ho baciato mi ha fatto provare tali sensazioni e emozioni. Credo di essermi innamorata. Però devo aspettare, non ho ancora lasciato Keanu, e per fortuna Biondo non mi ha ancora chiesto di essere la sua ragazza, non saprei che rispondere>.
<Si ma, se ti rende felice e se lo ami, cosa te lo impedisce?>.
<Non lo so, sto con Keanu da tanti anni, in più questo bellissimo anello. Abita anche vicino a casa mia e lo vedrei tutti i giorni una volta tornata a casa, inoltre i miei non so come la potrebbero prendere>.
<Tu sai cosa vuoi, devi solamente toglierti tutti i pensieri dalla testa e fare mente locale. Mi sembri un po' confusa al momento, ma sotto sotto hai le idee chiare, ti conosco.
Io la guardai, le sorrisi e le strinsi il braccio. La adoro.
<Grazie amica mia, ti voglio bene>, le dissi.
Andammo avanti a chiacchierare e poco dopo arrivammo al centro commerciale.
Avevamo troppo bisogno di fare shopping. Appena mettemmo il piede dentro, notammo la sua immensità, ci si poteva perdere lì dentro.
Passammo tutti i negozi: Zara, Calvin Klein, Bershka, Pull & Bear, Orora, dove comprammo alcuni gioielli tra cui anelli, e braccialetti, e tanti altri.
Uscimmo con le mani letteralmente piene borse, non sapevamo più dove metterle.Fortunatamente l'albergo era vicino e quando arrivammo scaricammo tutti i sacchetti.
Volevamo prendere l'ascensore ma c'era posto solo per una persona, quindi mandai Lauren e le diedi un po' più di borse.
Nel salire le scale inciampai sul tappeto, che evidentemente era messo male, mi caddero le borse e i vestiti erano tutti sparsi sul pavimento.
In mio aiuto accorse Einar. Mi diede una mano e in pochissimi secondi avevamo finito.
<Ciao Einar, come stai?>, gli domandai dopo aver preso le borse in mano.
<Emmina, tutto bene e te?>, mi rispose ricambiando il sorriso.
<Tutto apposto dai. Dopo hai qualcosa da fare?>
<No, sono liberissimo. Dove mi vuoi portare?>, mi chiese lusingato.
<Che dici, facciamo un giro e andiamo in un bar magari?>, gli risposi facendo spallucce.
<Ma certamente, se vuoi ti do una mano con i vestiti e dopo usciamo. Aspetta, predo qualche borsa>, e mi sfilò delle buste dalle mani accompagnandomi in camera.
Chiacchierammo un po' con Lauren e dopo una ventina di minuti eravamo pronti per uscire.
È sempre bello parlare con Einar, è un ragazzo che ha molto da dire, ma certe volte si tiene tutto dentro, e questo lo porta a stare da solo.
Poi però, una volta presa confidenza, è simpaticissimo, solare, carismatico e un ottimo amico, fedele e sincero.Passammo un pomeriggio all'insegna delle risate e degli scherzi.
Era da tanto che non passavo una giornata così, mi ci voleva proprio. Dovevo togliermi lo stress della scuola e la mancanza dei miei genitori.Tornammo in albergo giusto per l'ora di cena.
A tavola tenni il posto per Lauren ed Einar, mentre Luca, che era già lì, lo tenne per Biondo e Irama.Ecco, la nostra tavolata. Ci vogliamo tutti un scacco di bene, siamo tutti amici e ci sosteniamo nel momento del bisogno. Spero che una volta finito Amici, continuiamo ad uscire insieme e a sentirci, perché mi dispiacerebbe rompere il legame creatosi.
Dopo aver terminato di mangiare andai in camera, ero molto stanca quindi andai a dormire subito.
Per la prima volta mi addormentai felice e contenta.
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I sogni non mentono mai
Fanfikce|Completato| Non vi annoierò con la descrizione. Vi dico solamente che si parla della storia d'amore tra un sex symbol freddo e una dea.