Capitolo 34

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Pov's Emma

<Audjah, ti presento la tua sfidante. Emma, vieni>, dice Maria.

Prendo il microfono in mano e salgo sulla piattaforma che mi porterà in centro allo studio.

Appena entro sono accolta da un calorosissimo applauso e da molte urla.
<C-ciao>, dico con la voce tremolante dall'ansia e dalla tensione.

<Perfetto, direi che Audjah puoi cominciare cantando "Running", di Beyoncé>.

Pov's Biondo

"Ma quella è Emma?!, mi chiedo tra me e me, non credendoci ancora, anche se è davanti a quello schermo.

<Mamma che bella!>, urla Mose, come se fosse un bambino a cui è stato regalato un giocattolo.

<Ma statti zitto>, gli rispondo in modo ironico, spingendogli la spalla, e facendo una finta risata. È proprio patetico.

<È bella, ma non è brava dai>, esclama Carmen, seguita dal consenso di Nicole e di Grace.
Ricevono da me uno sguardo truce, non meritano altro.

Pov's Emma

Cazzo, è proprio brava. Sarà difficile.

<Molto bene. Emma, tocca a te. Ho scelto il brano "If I ain't got you" di Alicia Keys>, disse il giudice.

Ci ho messo tutta me stessa, mi piace tantissimo ed è il brano che mi riesce meglio, specialmente se lo suono al pianoforte.

Mentre mi esibivo pensavo a Malta, ai miei genitori, a Serena e ai miei amici. Quando cominciai la canzone mi immaginavo in un video musicale. Erano spariti tutti, il pubblico, Audjah, il giudice, Maria, gli studi. Insomma eravamo solo io e il mio pianoforte lungo la riva del mare, cullati dal vento e dalle onde.

Quando terminai mi risvegliai dal mio sogno e tornai sul pianeta terra.

<Ottimo, Audjah ti chiedo di cantare "Chandelier" di Sia>.

Iniziò a cantare e mi vennero i brividi, ha una voce pazzesca che riesce a raggiungere gli acuti di Sia, che diciamocelo, sono impossibili.

Era di nuovo il mio turno, mi esibii con una canzone di Rihanna, "Love On The Brain".
Al termine delle quattro performance il giudice espresse il suo parere:

<Tecnicamente sono brave entrambe, e mi è molto difficile decidere. Però una delle due mi ha dato più emozioni. Per cui penso che la sfida la vinca...>.

Ci stava scrutando attentamente con i suoi occhi, così da metterci ancora più ansia e creare maggiore suspance.

Poi pronunciò il nome.

Pov's Biondo

Oddio che ansia.

Non so perchè sembro quasi più agitato di loro. Forse perchè sono entrambe eccellenti, però Emma non si batte.

Ci guardiamo tutti con sguardi preoccupati e scalpitanti, dato che vogliamo sapere chi sarà la fortunata che farà questo percorso con noi.

Finalmente il giudice emette il suo verdetto.
Era ora.

Pov's Emma

<La sfida la vice Emma! Benvenuta nella scuola di Amici. Prendi pure la tua maglia. Audjah mi dispiace, non mollare però, hai una voce pazzesca. Buona fortuna>, disse Gabriele Parisi, mentre si avvicinava a noi per abbracciarci e salutarci.

Io ero emozionata. Non aggiungo altro.

Ero felicissima per aver finalmente realizzato il mio sogno, mi stavo già immaginando il mio percorso in questa scuola, le amicizie che stringerò, le lezioni, le feste...

Però devo dire che mi dispiaceva molto anche per Audjah perchè è veramente favolosa.

Andai a prendere la mia maglia nera e mentre la sollevavo in segno di vittoria, mi sentivo soddisfatta e fiera di me stessa.

Abbandonai lo studio, salutando Maria e il pubblico. Mi recai nel camerino per cambiare la maglia e per andare poi nella sala relax, e stare con gli altri compagni.

Appena misi il piede dentro la stanza, venni accolta in modo bizzarro e imbarazzante da Mose. Mi corse in contro saltellante, e con una vocina stridula, come quella con cui le mamme parlano ai bambini piccoli.

<Piacere io sono Emma>, gli dissi tendendo la mia mano un po' diffidente.

<Ciao ciao, io sono Simone, ma chiamami pure Mose>, mi rispose con un sorriso così grande che tra poco gli si strappava la faccia. E cominciò a scuotere la mia mano su e giù, talmente forte che da un momento all'altro me l'avrebbe staccata.

Si avvicinarono a me tutti i ballerini, che erano appena tornati dalla lezione e si presentarono.

Erano tutti molto carini con me, tranne il trio Carmen, Nicole e Grace. Continuo a non capire perchè non gli vado a genio.

Hanno per caso paura della competizione?

Mentre ero avvolta nei miei pensieri, sento due dita picchiettare sulle mie spalle.
Mi giro e vedo Lauren e Valentina con le braccia incrociate.

Avevano un'espressione come per dire "Beh, non hai niente da dirci?".

Gli corsi incontro e le abbracciai, dicendo:
<Amiche mie! Mi eravate mancate>.

Quando mi staccai vidi che le loro facce non erano cambiate di una virgola, erano sempre corrugate.

<Eddai, volevo farvi uno scherzo. Che permalose!>, gli dissi facendo la finta scocciata.

<Ah, e noi saremo permalose? Perfetto>, mi risposero, mentre se ne andarono passandomi accanto. Si capiva perfettamente che non erano arrabbiate con me, perchè appena girarono l'angolo si misero a ridere come delle stupide.

Io scossi la testa e sorrisi, come per dire "Ma guarda te che amiche ho".

C'erano pochissime persone nella sala, forse perchè erano andate tutte a lezione.

Mi sedetti su dei divanetti rossi, che erano poco distanti e indossai le cuffiette.

Chiusi gli occhi e mi addormentai, non accorgendomi che c'era qualcuno seduto vicino a me.

I sogni non mentono maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora