8• Will vuole prendere un gatto nero

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«Hai mai fatto qualche magia involontariamente?» domandò Lou Allen a Lucas, dopo aver ingoiato il suo boccone di pane tostato. Chirone aveva presentato la semidea a Lucas, dicendogli che era sua sorella e ora di due ragazzi stavano chiacchierando mentre facevano colazione.

«Sì.» le rispose Lucas. «Sono riuscito a trasformare del cibo e ho creato del fuoco viola dalle mani.»
«Dèi!» esclamò la ragazza. «Il fuoco viola è per livelli avanzati!»

Lucas fece per replicare che non era nulla di che, ma Chirone batté gli zoccoli sul terreno, così fece silenzio per ascoltare.

«Eroi!» li richiamò. «Vi ricordo che tra tre giorni ci sarà la partita di Caccia alla Bandiera. Per ora gli allori sono tenuti nella casa di Ares.»

«E ci saranno ancora per molto.» aggiunse Sherman, uno dei figli del dio della guerra, con le risatine di Ellis e Kimberly di sottofondo.

Chirone si schiarì la voce. «Inoltre,» aggiunse lanciando un'occhiata di sbieco ai tre fratelli, che continuavano a ridacchiare, «ci tengo a rammentarvi della corsa delle bighe, che verrà organizzata prossimamente.»

«Muovetevi a mangiare, marmocchi.» aggiunse Dioniso in modo sgarbato.

* * *

Dopo la colazione, Adria andò a chiamare Lucas. «Dioniso mi ha chiesto di insegnarti le basi della scherma.» lo informò. «Kimberly è più brava di me con questo genere di cose, ma cercherò di farti capire come non ammazzarti con una lama in mano.»

«Okay.» Lucas si alzò e la seguì. «Ma a cosa serve imparare a combattere con una spada, se posso usare la magia?»

«Perché i poteri ci indeboliscono.» gli spiegò Adria. «Quindi per la maggior parte del tempo usiamo le spade per difenderci o attaccare.»
«Oh, okay.»

Lui e Adria arrivarono in un'arena e la ragazza gli passò una spada. Lucas la studiò: la lama era di bronzo e il manico era rivestito di cuoio.

«È troppo pesante?» gli chiese Adria.
«No. Sembra ben bilanciata.»
«Hai mai combattuto con un'arma simile?»
Lucas scosse la testa.

«Magnifico.» Adria sembrava un po' seccata dalla risposta del suo amico, come se non fosse ciò che avrebbe voluto sentire. «Posizionati con le gambe leggermente divaricate.»
Lucas eseguì.

«Perfetto.» Adria estrasse una spada dalla lama scura. «Ora tira una stoccata verso di me.»

Lucas fece come gli era stato detto, ma non impresse troppa forza nel suo colpo. Adria, infatti, con un colpo ben assestato, riuscì a far cadere la sua spada a terra.

«Cerca di utilizzare più forza. I mostri non si fanno scrupoli con noi mezzosangue.» Adria si fermò per qualche secondo per guardare dei ragazzini, che avevano iniziato a combattere con dei pugnali. Sebbene dimostrassero non più di dodici anni, Lucas poté constatare che ci sapevano fare. «Quello a sinistra sembra davvero bravo.» Indicò un ragazzino, che tirava fendenti e stoccate in maniera piuttosto violenta contro il suo avversario.

«Già.» concordò Adria. «Ancora non è stato riconosciuto, ma deve essere per certo figlio di Ares.»
«Chi è il tuo genitore divino, invece?» le chiese Lucas.
«Ade.»

«E quello di Josh?»
«Mercurio. La versione romana di Ermes.»
«E perché hai usato il nome romano?»

Adria si sedette su una roccia, come se parlare la stesse affaticando. «Perché Josh discende dalla parte romana di Ermes. Ovvero Mercurio, che ha delle caratteristiche differenti rispetto alla sua controparte greca.»

Olympus [1] • The hunt has just begun  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora