51• Lucas fa quasi vomitare ad Adria una sfogliatina al burro

274 42 50
                                    

Come Adria aveva loro ordinato, le ombre condussero lei e Josh a Pikes Peak, la cima più alta delle Montagne Rocciose. Al loro arrivo, l'unica cosa che i due semidei riuscirono a scorgere fu una fitta nebbia, che impedì loro di distinguere con chiarezza tutti i dettagli dell'ambiente circostante. A destabilizzarli c'era anche il vento, che soffiava con una certa insistenza, come se volesse dire ai due di andare via da lì. 

Adria rabbrividì e strinse la presa attorno alla mano di Josh, pensando che fosse meglio stargli vicino: in mezzo a tutta quella nebbia sarebbe stato piuttosto semplice perdersi di vista e la semidea trovava piuttosto rassicurante la presenza di Josh accanto a sé e le dita delle loro mani intrecciate. 

«Fa un po' freddino, eh?» chiese il ragazzo. 

«Già. Dove credi che siano gli altri?» 

«Non lo so. Meglio non mettersi ad urlare per chiamarli, però. Forse non sono ancora arrivati…»

«...TRE!» sentirono urlare alle loro spalle i due ragazzi; in meno di due secondi si ritrovarono entrambi a terra, con la testa spiaccicata contro le rocce. 

«Josh?» chiese sorpreso quello che aveva aggredito il figlio di Mercurio. 

«Lucas!» esclamò lui, felice di sentire la voce del suo amico. «Ti stavamo cercando, ma non pensavo che saresti comparso…così!» 

Il figlio di Ecate alzò le spalle e diede una mano a Josh per aiutarlo a rimettersi in piedi, accendendo una fiamma di fuoco viola sul palmo della sua mano destra per far sì che riuscisse a guardare con precisione tutto ciò che aveva intorno. «Mi piacciono le entrate scenografiche, lo sai.» 

Reyna – che aveva aggredito la figlia di Ade nello stesso momento in cui Lucas aveva fatto lo stesso con Josh – e Adria raggiunsero i due semidei, la prima con un'espressione compiaciuta in volto e una torcia elettrica in mano, l'altra con l'aria dolorante. 

«Non era esattamente quello che dovevamo ottenere, ma comunque è andata bene.» affermò la figlia di Bellona. 

«Cosa è andata bene?» chiese Josh. 

«È stata un'idea di Reyna. Stavamo andando verso il palazzo di Eolo, quando abbiamo sentito uno strano rumore e abbiamo deciso di venire qui a controllare. E il resto lo sapete già.» spiegò Lucas. 

«Dov'è il palazzo di Eolo?» chiese Adria. 

Reyna glielo indicò, facendo cenno con la mano verso una fortezza quasi totalmente circondata dalla nebbia; solo la parte più alta della costruzione era visibile, il che permise ad Adria di individuarne la posizione. «Si trova su un'isola sospesa nel vuoto.» 

«Ed è collegata a noi tramite un ponte di ghiaccio.» continuò Lucas. «Non per spaventarvi, ma non ha un'aria solida. Se cadiamo, siamo morti.» 

Reyna lo guardò. «Che ottimismo.» 

Lucas alzò le spalle. «Meglio essere realisti. Posso provare a fare qualcosa con la magia, ma non so se sono in grado di gestire una cosa così imponente come un ponte.» 

Reyna si avvicinò a lui, ad una distanza più intima del solito. «Sono sicura che ci riuscirai.»

Adria si schiarì la gola, facendo voltare di scatto sia Reyna che Lucas, che si erano completamente dimenticati della presenza dei loro amici e stavano per baciarsi. 

«Ci siamo forse persi qualcosa?»

Reyna prese Lucas per mano. «Credo di sì.» 

Josh batté le mani un paio di volte. «I fiori viola hanno funzionato, eh Lucas?» 

Olympus [1] • The hunt has just begun  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora