32• Come pubblicizzare carote in poche semplici mosse

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«Non è emozionante?» urlò Adria per sovrastare il rumore dell'acqua. Attraverso il dispositivo di rilevazione di Josh, i due ragazzi avevano scoperto che Borea e i suoi figli si erano rifugiati alle cascate del Niagara. Né Adria, né Josh sapevano perché il dio avesse scelto proprio quel luogo, ma su una cosa erano sicuri: sarebbe stato più difficile catturare Borea, ora che aveva scoperto le loro reali intenzioni. I due ragazzi avevano passato la notte in Québec, in un Bed & Breakfast, per riposare e guarire le ferite che si erano procurati durante il combattimento contro i Boreadi e il mattino seguente, con un viaggio nell'ombra, erano arrivati alle cascate del Niagara.

«Non credevo che ti piacessero così tanto le cascate!» esclamò Josh mentre controllava su un monitor gli spostamenti di Borea.

«Non mi piacciono infatti.» ribatté Adria. «Mi piace il fast food vicino all'uscita. Kimberly è già stata qui con sua madre e mi ha detto che fanno dei panini fantastici.» spiegò.

Josh scosse la testa, sorridendo. «Ma certo.» borbottò divertito dal solito modo di essere di Adria. Indicò un puntino rosso sul monitor. «Secondo il mio dispositivo, Borea è alle Horseshoe Falls.»

«In che senso?»

«Forse si trova dietro l'acqua.» ipotizzò Josh mentre riponeva il suo monitor nello zaino.

«Dobbiamo attraversare la cascata?» chiese Adria. «Perché...l'idea non mi fa impazzire.»

Josh sorrise maliziosamente. «Hai paura dell'acqua?»

«No.»

«O forse non sai nuotare?» continuò il figlio di Mercurio.

«Non ho paura dell'acqua e sono perfettamente in grado di nuotare!» sbottò Adria.

«In tal caso, per me sarebbe un onore, mia principessa, salvarti dalle acque impetuose e strapparti dalle grinfie di una tragica morte per annegamento.» aggiunse Josh con aria solenne e mettendosi una mano sul cuore, ignorando le parole di Adria.

«Chiamami di nuovo "mia principessa"» Adria gli puntò l'indice contro con aria minacciosa, «e ti spezzerò delle ossa che nemmeno sapevi di avere.»

«Mia principessa! Mia principessa! Mia principessa!» iniziò ad urlare Josh mentre le persone che si trovavano nei dintorni gli lanciavano delle brutte occhiate. Smise di urlare: "Mia principessa!" solo quando Adria gli mollò un pugno all'altezza del fegato.

«Ahi!» si lamentò il ragazzo massaggiandosi un lato della pancia. «Non dovevi spezzarmi le ossa?»

«Sì, ma ho preferito spappolarti il fegato, così non avrai più il coraggio di fare cose come metterti a urlare in un luogo pubblico: "Mia principessa".»

«Ma tu sei la mia principessa.» si lagnò Josh.

Adria gli lanciò un'occhiataccia.

«Okay, la smetto.» si arrese lui. "Per ora" aggiunse mentalmente. Adorava affibbiare nomignoli carini alla sua ragazza. «Ci tengo al mio apparato digerente.»

«Vedo che ci siamo capiti.» disse Adria con aria di approvazione. Afferrò un dépliant per turisti sulle cascate del Niagara, indicando le Horseshoe Falls. «È questa qui la cascata, giusto?»

Josh si sporse con la testa sulla spalla di Adria per leggere meglio, approfittandone per darle un bacio sulla testa. «Sì.»

«La smetti di essere così affettuoso?»

«Sarebbe come chiedermi di smettere di respirare.» replicò Josh con aria solenne.

«Okay, allora smetti di respirare.»

Olympus [1] • The hunt has just begun  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora