«Hai intenzione di appartarti in un vicolo?» chiese Adria a Josh mentre si lasciava condurre da lui chissà dove.
Josh scosse la testa, divertito. «Meglio.»
«Dai,» lo pregò Adria, «dimmi dove mi stai portando.»
Josh scosse la testa. «È una sorpresa. Ma sono sicuro che ti piacerà.»
Adria inchiodò con i piedi, costringendo Josh a fermarsi; lo acchiappò per la maglietta, tirandolo a sé, e poggiò le labbra sulle sue, baciandolo talmente a lungo da lasciarlo senza fiato.
«Wow!» esclamò Josh quando si separarono. «Mi è piaciuto questo bacio!»
Adria sistemò le sue braccia attorno al collo del suo ragazzo, guardandolo con aria maliziosa. «Se non mi dici subito dove mi stai portando, ti bacerò fino a provocarti qualche serio problemino.» lo avvisò parlando a pochi millimetri dalle sue labbra.
Josh ridacchiò. «Adoro quando ti comporti così.» La baciò sulle labbra. «Ma adesso non voglio avere nulla a che fare con il “problemino” a cui hai accennato, quindi ti dirò dove ti sto portando.»
«E dove?» chiese Adria impaziente.
«Nel fast-food di cui mi hai parlato stamattina.»
«Stiamo andando da Burger-King?» esclamò Adria sbalordita lanciando un'occhiata al fast-food a poche centinaia di metri da loro, come se Josh le avesse appena detto di volerle regalare un cristallo Swarovski.
«Direi di sì, se è così che si chiama il fast-food.» affermò lui con disinvoltura.
Adria lanciò uno strilletto. «Tu sei da sposare!» esclamò, stampando a Josh due baci sulle guance.
«Sono felice di saperlo.» ribatté lui, rivolgendole un sorriso a trentadue denti. Le offrì il braccio. «Vogliamo andare, futura signora Moore?» le chiese con aria altezzosa.
Adria lo prese a braccetto. «Con piacere.» rispose con il suo stesso tono.
«Ultimamente sei molto affettuosa.» commentò Josh, mentre si rimettevano in marcia, sebbene non fosse rimasto molto da percorrere per raggiungere Burger King.
«Ci tieni davvero tanto a morire per soffocamento?» replicò Adria.
«Probabilmente sì.» fece Josh mentre apriva la porta del fast-food e lasciava entrare Adria per prima.
La semidea, felice che fossero giunti finalmente a destinazione, inspirò l'odore presente nel ristorante. «Ti soffoco più tardi. Qui siamo in paradiso.»
Josh ridacchiò e le disse: «Vieni. Cerchiamo un tavolo.»
Adria annuì e si lasciò condurre dal suo ragazzo in mezzo a quel malloppo di persone; conquistare un posto per mangiare non fu semplice, ma alla fine i due semidei riuscirono ad accaparrarsi un tavolo. Mentre si accomodavano sulle sedie, i due ragazzi seduti attorno al tavolino di fianco al loro lanciarono a Josh e Adria un'occhiata fredda e calcolatrice.
«Perché Superman e Capelli di Paglia ci stanno fissando?» borbottò Adria guardando la coda dell'occhio i due ragazzi: uno di loro aveva i capelli scuri tirati indietro con litri di gel in perfetto stiles Superman, mentre l'altro aveva i capelli biondi, simili al colore della paglia.
Josh ridacchiò per i soprannomi che Adria aveva utilizzato. «Non lo so. Andiamo a prendere da mangiare?»
«Sì. Ma ci penso io.» replicò Adria. «Tu sei un disastro quando si tratta di cibo. Anche se devo dire che portarmi da Burger King è stato un lampo di genio.»
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Olympus [1] • The hunt has just begun
Fiksi PenggemarPRIMO LIBRO DELLA SERIE "Olympus"; FANFICTION ISPIRATA AL MONDO DI PERCY JACKSON; NON TIENE CONTO DE "Le Sfide di Apollo". Dopo la sconfitta di Gea sembrava essere tornato tutta alla normalità, ma a distanza di tre anni le cose cambiano. Eolo, il s...