CAPITOLO 4

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Elsa pov

Quando apro gli occhi, mi ritrovo in uno spazio bianco, dopo poco capisco di essere in ospedale.

Faccio mente locale.

Perché sono in ospedale?

l'unica cosa che ricordo è il pugno che colpisce la faccia di Elijah,  e solo il ricordo mi fa chiudere involontariamente gli occhi e rabbrividire.

Perché sono io allora quella sul lettino?
Hanno colpito per sbaglio anche me?

Mi guardo attorno, c'è Connor e si sta strusciando gli occhi intento a svegliarsi quindi tra poco capirà e vedrà che sono sveglia anch'io.

Prima che lui possa farlo cerco di acquisire più informazioni possibili.

Mi guardo in giro, c'è un orologio.

Sono le otto di sera.

Quindi è da un bel po' che sono qua.

L'ospedale lo riconosco, ci sono stata troppe volte.

Vorrei sapere come sta Elijah, dove sia, che cosa è successo dopo che io sono svenuta, sono piena di domande.


Per una volta, la vista del mio migliore amico non mi rassicura o rende felice, ma anzi mi indispone e intristisce.

Quando Connor si sveglia definitivamente e si accorge che anche io sono sveglia inizia quasi subito a parlare

" sei la solita dormigliona"

dice sorridendo, io sforzo un sorriso.

" Perché sono in ospedale?"

"Sei semplicemente svenuta, ora ti hanno prelevato il sangue per farti dei controlli, ma niente di preoccupante, sarà un calo di zuccheri."
Non nasconde però la sua di preoccupazione.

"Quando posso tornare a casa?"

"Domani mattina o anche stasera stessa se vuoi"

Se torno a casa stasera sono sola perché mamma è fuori per lavoro e mio fratello, sapendo che stasera la mamma non sarebbe tornata sarà rimasto a dormire dai suoi amici, sinceramente a casa sola non voglio andarci, e dopo ciò che ha fatto Connor serbo un po' di rancore per lui perciò non voglio che resti con me a dormire.

Se restassi in ospedale però lui non potrebbe restare, perché alla fine dell'orario di visite, lo cacceranno.

Mi sento una vigliacca ma Connor  aspetta ancora una risposta.

"Preferisco rimanere qua sinceramente, così da stare più tranquilla." Dico sforzando un sorriso.

" Bene, io vado, l'orario di visita è finito da un bel pezzo, non voglio nè crearti problemi, nè che mi caccino, a domani"

Mi stampa un bacio sulla guancia e se ne va.

Io resto a pensare e a vagare con la testa.

Mi sento affranta e rancorosa nei confronti di Connor...non ne capisco nemmeno il perché, lui voleva solo difendermi.

Mi hanno messo tanta rabbia le parole di Elijah.

Mai troppo lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora