Mai troppo lontani

CAPITOLO 10

ELSA POV
La sveglia rimbomba nella mia stanza ed io non sono mai stata così contenta nello svegliarmi.

Oggi compiremo quello che abbiamo battezzato: "Il viaggio dei 100 giorni." Noi non siamo prossimi al diploma, ma abbiamo deciso comunque di fare piccoli viaggi  proprio per il fine settimana dei 100 giorni, per festeggiare gli altri che si diplomano e noi che probabilmente non lo faremo mai, anche se diciamo che festeggiamo la fine della scuola e l'avvicinarsi dell'estate. E ciò lo facciamo ogni anno da quando abbiamo saputo di questa specie di "rituale"  al primo anno.
Quest'anno andiamo più lontani rispetto al solito.
Il mio sogno: New York.

Io ed Elijah, non ci vediamo da settimane, da quel giorno infatti, siamo scomparsi, non ci siamo visti e ci siamo evitati, ci siamo addentrati in un'intimità, che nessuno dei due voleva sfiorare.
e ci rivedremo oggi...

Io non sono andata agli allenamenti di Connor anche se gliel'avevo promesso.

Gli ho detto che fosse perché di pomeriggio in questo periodo mi sentivo stanca e  male, cosa vera, ma non del tutto, lui pensava a qualche ricaduta, ma l'unica ricaduta era emotiva e sentimentale. Altro che la mia malattia, lui mi fa ammalare.

L'iperprotettività di Connor mi ha permesso di evitarli.

Il problema è che gli ho promesso che quando mi sentirò meglio, li guarderò tutti.

Ma quando mi sentirò meglio visto che non mi sento male?

Queste ultime settimane sono state è pesantissime.

Ci hanno tartassato con lo studio.

E poi kat ha fatto una cosa che mai avrei voluto facesse:

Ha invitato alla nostra gita anche Edward.
Il ragazzo bellissimo che mi è arrivato addosso, con cui ho stretto un gran rapporto nelle ultime settimane.

Sarà imbarazzante e difficile gestire Connor, Elijah e Edward insieme, mi sento tra la mira di tre fuochi.

In poche parole sono; fottuta.

La porta di casa suona ripetutamente e io, sono pronta giusto in tempo.

Anche se sono pronta così, per dire.

C'ho un ansia che mi ha fatto muovere a rallentatore per tutto il tempo.

Vorrei solo scappare, ma mi perderei il viaggio che sto aspettando da mesi.

Scendo, e mi sento come in un film, tutto si muove a rallentatore e troppo velocemente allo stesso tempo.
Kat spalanca la porta con una velocità inaudita guardo e inciampo su i miei stessi piedi, sento quel senso di vuoto e quella paura di cadere di faccia e spaccarsi qualche dente, kat urla....

poi però riesco a riprendere l'equilibrio e rimettermi composta.

Io e kat ci guardiamo e scoppiano a ridere.

"Si prospetta un viaggio interessante" dice ancora ridendo sotto i baffi

"Allora come siamo organizzati?"

" tu, vieni con me  e mio fratello, Connor porta Alex,Edward viene con la sua macchina"

"Perché tre macchine? Potevano bastare due."

"Beh sì, ma Edward ha insistito per portare la sua, magari vuole portare la sua principessa in giro senza chiedere a qualcuno il permesso"