Capitolo 44 La lettera

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Dopo aver visto film fino a tardi ed aver mangiato moltissimo mi sono rinchiusa in camera e mi sono intrappolata sotto le coperte quando mi sono alzata però, ho visto una lettera proprio davanti la porta di camera mia.

<< Non pensavo che avrei mai scritto una cosa del genere, non pensavo che saresti cresciuta così in fretta, anche se sei sempre stata una grande donna, fin da piccola, fin da quando per la tua sbadataggine inciampavi, cadevi e ti sbucciavi le ginocchia, non mi dicevi nulla, ti alzavi ti pulivi e continuavi a giocare, se ti bruciava la pelle andavi in bagno e lo sciacquavi da sola autonomamente senza dire nulla, sei sempre stata autosufficiente e così tanto forte da farmi paura, come quando mentre ero al supermercato e tu a casa e tu facesti cadere per sbaglio il
profumo che si spaccò in mille pezzi e tu, per l'ansia che io me
ne accorgessi cercasti di
pulire e pestasti un pezzo di vetro che ti si incastrò nel piede e a soli 11 anni, hai tenuto il piede fermo e hai estratto tu il vetro senza battere ciglio... me lo dicesti quando tornai a casa, volevo arrabbiarmi, ma come puoi insegnare ad una bambina a non essere forte? ...o ancora come quando ti dovevi fare dei vaccini o dei prelievi e io ero terribilmente impaurita dagli aghi e volevo tenerti la mano e tu invece gonfiavi il petto e dicevi "Guarda mamma ci riesco da sola"
e ridevi anche mentre ti prelevavano il sangue...dicevi che ti facevano ridere le facce che facevo io.
Sei sempre stata una donna, mai nè una ragazzina, ne una bambina, sei nata donna, nonostante la tua sbadataggine e il tuo essere per natura maschiaccio, la donna è portata ad amare e a non essere egoista a donare la vita per gli altri e tu questo l'hai sempre fatto, fin dall'asilo.
e non mi odiare se ora non ti nego che mi commuovo a vederti forse per la
prima volta debole.
Oggi vedevo come parlavi di Elijah, avevi gli occhi brillanti, ma feriti eri frustata a pensare alla vostra situazione e a come quest'ultima sia lesiva per ognuno di voi, a come la tua concezione di felicità sia strettamente legata al dolore e questo,ti si legge negli occhi, ti da tanta rabbia. Non so mai cosa dire sul momento inizio a pensare e ho un processo di rielaborazione piuttosto lento e di ciò mi dispiace, perché ti vedevo come cercavi di appigliarti a me per trovare delle spiegazioni, spiegazioni che io non so dare, o perlomeno non subito.
Ma ora mi comporto da mamma, anche se raramente lo faccio.

Tu ed Elijah avete avuto sempre questo rapporto strano, oserei dire insano, fin da piccoli, fin da quando si pensa che l'insanità non debba ancora avervi toccato, e invece forse voi l'insanità l'avevate nel sangue , forse non lo ricordi, o forse sì ma giocavate a trafiggervi, spingervi, infastidirvi, tirarvi i capelli e insultarvi, solo per stare più vicino,
sai quante volte sei tornata a casa piangendo? con graffi che ti aveva fatto lui, con lividi, spintoni e sbucciature?
tu urlavi "Mamma se continua così io non lo sposo!"
e il giorno dopo ti facevi trovare davanti la porta con i compiti già fatti e gli occhioni che chiedevano solo di essere accompagnata.

Dicevi che era per stare con Kat, in cuor mio sapevo che era invece per far vedere a Elijah che ti aveva pure piegato, ma non ti avrebbe mai spezzato, che eri più forte di lui e questo volevi gli fosse chiaro, volevi se ne accorgesse, volevi facesse passi indietro e ti trattasse come la principessa che sei sempre stata. Perché sennò non l'avresti sposato! ma sapevo anche solo dalla tua nascita che gli amori così anche se non li sposi, ti prosciugano l'anima e se non li sposi gli amori cosi non sposerai nessun'altro, perché dopo aver provato un amore così forte, potente, esigente, non ti accontenterai mai di niente di meno, è un po' come le droghe, le droghe pesanti, ti ammazzano si, ti prosciugano l'anima, e ti mangiano la pelle, per un tempo limitato, però ti portano in alto, fino forse alla luna, e poi senza preavviso ti scaraventano a terra, senza protezioni, ma tu ne vuoi ancora, per riprovare il brivido di arrivare in alto,
tu ne vuoi ancora anche se fa più male che bene, tu non vorrai nien'altro, e non potrai scegliere nient'altro, perché tutte le altre droghe saranno insoddisfacenti, non saranno quella, non ti puoi accontentare di niente di meno.

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