Quando riapro gli occhi mi accorgo di essere ancora nel letto del mio migliore amico, sono calma e più tranquilla, nonostante anche ora che sono appena sveglia le domande mi si affollano nella mente.
Sono come voci diverse che si scontrano nel silenzio, una sull'altra, una contro l'altra.
Oggi è e sarebbe stata la giornata "addio Elijah", con il discorso del mio migliore amico, non ho fatto altro che convincermi maggiormente che sia la scelta più giusta. Evidentemente Elijah deve pensarla come me, in quanto quando arriviamo nella hall, lui sta parlando con delle ragazze e sta passando quello che sembra un bigliettino con scritto il numero.
Faccia di cazzo.
Ecco, c'è un piccolo piccolo problema, io sono sicura di volerlo fuori dalla mia vita e voglio che sia così e mi farebbe stare meglio.
Ma allora come faccio a non fare tremare le gambe e il cuore?Quando viene da noi non sorride, ma non è neanche triste: ha quella maschera d'indifferenza che prenderei volentieri a pugni.
Ultimo giorno, ciò vuol dire che da stasera tutto finisce e magari anche la magia che si era creata qui tra me ed Elijah, scompare.
Mi ritrovo involontariamente ad incrociare le dita, ma la domanda che si ripete all'infinito nella mia testa è
Come fai a far uscire dalla testa, qualcuno che ti è entrato nel cuore?
"Allora ragazzi che si fa? Giro per tutta New York?"dice Connor
"Chiedo venia, ma io ho sempre voluto vedere la statua della libertà, quindi vorrei andare lì, se non volete venire prendo il mezzo, ma devo andarci prima di tornare a casa."
Tutti annuiscono e sono contenta, ci sarei andata comunque, ma con loro avrà tutto un'altro sapore.
Facciamo la foto da lontano, ma quando ci avviciniamo, vediamo quanto è grande, maestosa e bella.
Così bella che mi gira la testa, così bella che me la sento pesante, così bella che mi sento cadere come Dante: e caddi come corpo morto cade.
incapace di controllare le mie azioni.
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Quando riapro gli occhi, mi viene quasi da ridere, sembra un quadro antico, davanti a me infatti non c'è un muro, ma la faccia di tutti i miei amici messe ad incastro.
Sorrido, e mi accorgo che c'è Kat accanto ad Edward e accanto a Kat c'è Connor, c'è Alex accanto a Connor, ma Elijah non c'è.
Elijah non c'è.
La cosa mi ferisce terribilmente, sono stata la prima io a prendere le distanze, sgattaiolando via, ma non è giusto che non ci sia, che non mi stia accanto, mi definisce come la sua sorella minore, come una persona a cui non farebbe mai del male, eppure qui, non c'è. Ed io credo di stare più male per quello che per il fatto di essere in un ospedale.
Poi però ci penso, penso al perché sono qui e mi accorgo che;
Sono malata.
Per quanto io non voglia pensarci, non voglia ammetterlo, io sono malata.Certo, è una malattia, che poteva fulminarmi sul colpo e non l'ha fatto, ma è anche una malattia che non posso controllare. Può accadere come no, può essere come può non esserlo.
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Mai troppo lontani
RomanceLei, fuori luogo, si innamora del fratello della sua migliore amica. Lui, ricco e inaccontentabile cerca di trasgredire dalla sua vita perfetta, con migliaia di regole, attraverso le droghe. Un amore fuori dal comune, inarrestabile ma pieno di ostac...