Mai troppo lontani

CAPITOLO 27

Credo di essere svenuta, o di aver corso per tutta la notte per poi risvegliarmi nel mio letto.

Ho un mal di testa atroce come una persona ad un rave.

Sono stanca come chi corre nella maratona di Boston.

Mi serve un po' di energia, come quella di ieri dopo averla provata.

Un'altra volta e basta.

Negativo+negativo fa positivo, quindi dovrebbe essere così  per le cazzate, no?

Controllo se mia madre è ancora a casa.

Sono le sette e mezza è tardi.

C'è un foglietto in cucina: "amore stiamo uscendo prima, tu sei stanca è da ieri che dormi, se vuoi stare a casa per riposarti fai pure, tuo fratello è già da Matilde"

È così mia madre da quando sono stata all'ospedale anche se ho solo gli occhi lucidi posso stare a casa.

Fosse per lei mi boccerebbero per le assenze.

Risalgo in camera.

Ora l'ansia non c'è più.

Come se fosse normale preparo tutto e ciò è incredibile, ieri mi sentivo un verme, un'ergastolana, ora non ho neanche i sensi di colpa.

Apatia pura.

Di nuovo, secco, veloce.

Mi sento come le batterie duracell, quelle ricaricabili.

ed in un attimo, sono al massimo.

Per andare a scuola mi sembra di correre velocemente come flash, ma allo stesso tempo, non sento il peso della stanchezza, potrei correre così per chilometri.

Arrivo a scuola ed è come se fossi all'esterno del mio corpo, sono felice e vedo tutto lontano e allo stesso tempo terribilmente vicino.

Sembro nei film in 3d, tutto è come se mi arrivasse addosso, mi sento come in Matrix, schiva, cammina. schiva, corri.

Non vedo nè Alex, nè Connor, nè Kat, nè Elijah.

Entro in classe, odio francese, ma mi sento più attenta che mai.

È come se avessi i sensi triplicati ed è un orgasmo mentale, tutto sento e tutto sembra piacevole.

Due ore, tre, nessuna mi pesa.

Non ho neanche fame e non vado neanche a mensa.

Giro per la scuola e mi sento come Cappuccetto rosso nella foresta, mi guardo intorno e tutto sembra bello, attraente, nuovo.

Sto bene così.

Qualcuno però mi sta parlando, sento degli occhi addosso e le parole che fanno eco nella mia testa, ma non sento ciò che dice. Sento il rumore delle parole, non del significato.