CAPITOLO 5

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*capitolo precedente*

" hai la serata libera, puoi risolvere e recuperare  il tempo che hai  perso stando con me e farti i cazzi tuoi"

Da quella serata è passata poco più di una settimana, sono riuscita a risolvere le cose con Kat.

Con Connor sono ancora distaccata, ma le cose stanno andando piano piano anche con lui ad conformarsi, e a ritornare normali.

A ritornare normale è stato anche il mio rapporto con Elijah, non ci parliamo più, ci ignoriamo, come se fossimo inesistenti, come è stato da sempre, anche se dopo quello che è successo e la complicità nata con lui, comportarsi così è una vera e propria tortura.

È stata colpa mia, volevo ferirlo nonostante lui avesse solo provato ad aiutarmi, senza un motivo, senza una spiegazione, solo perché ero io ferita.

Quando sono uscita da quella casa, un po' ci speravo in una di quelle scene da film, dove mi fermava, mi prendeva e mi portava da qualche parte lontano da tutti, avevo perso di vista il fatto, che nei film, i due protagonisti sono innamorati l'uno dell'altro, io e lui no.

Oggi abbiamo organizzato il nostro solito mercoledì a casa di Kat, la cosa mi mette abbastanza ansia, anche se non capisco io stessa il perché.
Saremo i soliti, Io, Connor, Alex e ovviamente Kat.

Sono ancora con il mascara in mano, quando sento due colpi di clacson e quasi simultaneamente vedo il nome "Connor"  che illumina il display del mio telefono.

Perdo altri cinque minuti, faccio tutto di fretta anche se so che Connor mi aspetterebbe ore e so anche che sa che qualche minuto di ritardo lo faccio sempre.

Quando scendo gli dico prima che possa parlare "Scusa, scusa, scusaaa" e gli stampo un bacio sulla guancia.

Lo vedo sorridere e scuotere la testa, ci è abituato, ma il suo gesto fa capire che pensa che io sia incorreggibile.

Cosa assolutamente

.
.
.

vera.



Il film che abbiamo scelto è drammatico, quindi sono sicura che Katrine a fine film sarà in una pozza di lacrime, io non piango mai.
A metà del film scoppio a piangere tanto che Connor mi abbraccia mentre mi asciuga le lacrime.
Mai dire mai, oggi la pozza di lacrime sono io.
Mentre sono appoggiata a Connor piangendo, sento la presenza di qualcuno sulla porta dietro di me, e i suoi occhi mi bruciano addosso, so chi è.

Me lo sento sulla pelle, da dentro.

Ci ignora completamente, passa davanti il televisore, si dirige in cucina, e dopo poco compie la stessa azione al contrario.

Appena ho finito di piangere e mi sono calmata un po' decido che è meglio andare in bagno, lavo le mani e mi piego per lavarmi la faccia, poi sento qualcosa dietro di me, quando con la tovaglia mi asciugo gli occhi e riesco ad aprirli, quasi non urlo, riflesso nello specchio c'è Elijah.

È inquietante e non mi capacito nè del perchè nè del per come lui sia dietro di me.

Mi giro e quasi non cado dentro il lavandino, siamo a due centimetri di distanza, faccia a faccia, con i nostri nasi che si toccano, nonostante io cerchi di andare più dietro, rimango sempre vicina a lui, oltre comunque a causa del lavandino non posso andare.

Mai troppo lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora