Quella sveglia maledetta sta suonando insistentemente da 10 minuti, purtroppo devo andare a lavorare. È strano dormire in un altra camera, ma piano piano mi sarei abituata; anche se non avevo ancora mandato giù il fatto che con noi vivrà anche Mauri.Mi alzo a fatica, esco dalla stanza e trovo della biancheria pulita e dei vestiti fuori dalla mia porta. Sicuramente ci aveva pensato Camilla.. non perdo tempo e vado in bagno per farmi una doccia. Appena scendo giù in cucina trovo Camilla che stava facendo colazione e appena mi vede si mette a ridacchiare.
"Lo so, non ho dormito e ho le occhiaie che mi arrivano ai piedi." Rispondo alla sua risata "Ehm, io veramente ho riso perché non ti sei accorta che ti sei messa la maglia al contrario" scoppia nuovamente a ridere, abbasso lo sguardo scuoto la testa e mi rimetto la maglia nel verso giusto. "Comunque buongiorno splendore" Cami si avvina e mi stampa un bacio sulla guancia. Mi siedo e mi verso subito del caffè, accompagnato da un buon cornetto caldo. Nel frattempo sento qualcuno scendere le scale
"Buenos días bellezas" in cucina appare Manuel, in tutta la sua bellezza. Lo vedo abbracciare forte a Cami, e poi presentarsi a me."Cami puoi darmi uno strappo a lavoro? O hai da fare?" Chiedo mentre mi alzo dalla sedia. "Senti, se vuoi posso darti uno strappo io! Sto giusto uscendo per andare in studio" si propone Manuel.
"Ok va bene, grazie." Gli sorrido. Salutiamo in coro Camilla e usciamo di casa. Nel tragitto in macchina chiacchieriamo un po' e scopro che Manuel in arte "El raton" è sardo ma ha origini latino americane. Ed è collega di Maurizio, nonché membro della Machete. È davvero un bel ragazzo, oltre simpatico e gentile.------
Sono le 20:00, di lì a poco il mio turno si sarebbe concluso. Nella pausa avevo sentito Camilla spero solo che non faccia tardi! Devo tornare nel mio appartamento a riprendere i miei vestiti e le altre cose. Fortunatamente il lavoro non è stato pesante oggi. L'ultimo cliente si avvicina e appoggia lo scontrino nel bancone in legno, lo prendo, lo leggo e inizio a preparare il caffè. Mentre appoggio la tazzina guardo il ragazzo, e lui fa lo stesso "E tu che ci fai qua? Aspetta aspetta, fammi indovinare.. Vuoi farti perdonare come l'ultima volta?" Lui alza gli occhi al cielo "No dai basta guerra! Mi dispiace per ieri.. Comunque, Camilla mi ha chiesto di accompagnarti al tuo appartamento, lei purtroppo ha troppo lavoro da fare e non ce la fa." Camilla mi sente. Eccome se mi sente. "Finisco qua e andiamo ok?" "Ok, ti aspetto in macchina." Mauri va verso l'uscita, lo osservo mentre cammina; ha un cappello della Doomsday rosso e una felpa della stessa marca, e delle vans nere. Ha stile, questo glielo devo riconoscere.
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Nel prossimo capitolo accadrà qualcosa che vi piacerà 😉