Mi risvegliai con i baci delicati di Maurizio,"Forse è meglio che mi faccio una doccia." esclamo, sotto le coperte con Mauri.
"Sì, forse è meglio, bambina, abbiamo un aereo da prendere."
Mi alzai dal letto, mi infilai una felpa e andai verso il bagno.
Sentii su di me lo sguardo cocente di Maurizio, prima di sparire in bagno.
"Non potevo restare di là, mentre tu sei qui, completamente nuda e bagnata." esclamò improvvisamente Maurizio, raggiungendomi in doccia.
Sussultai e mi voltai di scatto. Osservai Maurizio e notai che non era nudo, ma in boxer.
"Non ho potuto resistere." disse lui, avvicinandosi e baciandomi.
"Sono contenta che tu non abbia resistito." gli dissi, sorridendogli, contro la parete della doccia.
Maurizio mi baciò di nuovo e le sue mani passano dalle spalle, alla schiena, al sedere.
Chiusi gli occhi e mi lasciai toccare da Maurizio, ansimando.
Mentre mi baciava il collo, la mano di Maurizio passò dal sedere all’interno cosce, poi all’inguine.
Mi sfiorò il clitoride, poi mi aprii le gambe e iniziò a toccarmelo, facendo piccoli cerchietti con il pollice.
Improvvisamente sussultai, quando Maurizio infilò due dita dentro, e poi iniziò a baciarmi.
"Mauri." Iniziai a gemere.
"Sei talmente fradicia…" sussurrò lui, con la bocca a cinque centimetri dal mio collo e con le dita dentro la vagina.
"Perché non ti togli questi boxer?" gli chiesi, infilai le mani dentro i boxer, e le appoggiai sul suo sedere.
"Hai intenzione di fare sesso in doccia, piccola?" Mi chiese.
"Perché no." risposi.
"Allora puoi togliermi i boxer." esclama Mauri, guardandomi dritta negli occhi.
"Non vedevo l’ora di farlo." dissi, sfilandogli i boxer.
Due minuti dopo, Mauri mi sollevò contro il muro e iniziammo a fare sesso.
"Ti amo così tanto".
"Anche io". gli dissi, aggrappandomi a lui.
Sussultai per via delle spinte sempre più profonde e urlai subito dopo./ /
Carta d'imbarco alla mano, fissavamo il tabellone delle partenze in attesa che uscisse il nostro gate. Mauri mi si avvicinò. "Non voglio tornare a Milano, si stava così bene qui in Sardegna." mugugnai, sempre fissando il tabellone. Mauri scoppiò a ridere: "Dobbiamo baby".
Il viaggio in aereo lo passai dormicchiando sulla spalla di Mauri, nonostante la tensione.
Quando arrivammo a casa Camilla mi si buttò al collo e iniziai a raccontarle dei genitori di Mauri, della mia famiglia e tutto il resto. Passammo tutto il pomeriggio così, Mauri non era ancora rientrato a casa, aveva detto che sarebbe stato in studio con gli altri che sono rientrati da Olbia poco dopo di noi. Provai a chiamarlo ma aveva il telefono staccato, ero veramente stanca dal viaggio e così crollai sul letto.