Black Widow

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Sorseggio il mio tè mentre osservo la pioggia che batte sul vetro della mia finestra, ho sempre amato l'inverno; penso che sia una delle mie stagioni preferite. Esco dalla mia stanza e vado dritta in cucina per appoggiare dentro il lavabo la tazza ormai vuota.

"Ehi" appena entro in cucina vedo Manuel.

"Ehi! Tutto bene?"
"Sì sì! E tu? Sto aspettando Mauri perchè dobbiamo andare a fare dei giri."
"Beh" non so se dirgli di quello che è successo tra me e Mauri, anche se penso che lo sappia già. "Si dai.. sto per andare a lavoro." taglio corto. Sento la porta dell'ingresso sbattere e poi una voce che urla "Oh! manu?"
"Sto qua in cucina Mauri!" Urla a sua volta
"Avrei voluto chiederti uno strappo, ma sei già impegnato.."
"Ti possiamo accompagnare io e Mauri." Mi irrigidisco e Manu se ne accorge, ma non chiede nulla.
"Ti va di mangiare al Mc prima?"
"Sarebbe perfetto! Prendo la borsa e arrivo subito."

Lascio Manuel in cucina e mi dirigo in camera. Torno in cucina, per chiamare Manuel e andare.

Maurizio, che stava parlando con Manu, appena mi vede, si zittisce e segue i miei movimenti con lo sguardo.

"Insomma, andiamo?"
"Sì, Mauri torno subito." Manuel si alza dalla sedia e gli da una pacca sulla spalla. "Si ma fai in fretta che abbiamo da fare!" Maurizio sputa quella frase come se fosse una frecciatina nei miei confronti; Manu si volta verso di lui e gli fa segno di calmarsi.

Finalmente usciamo di casa, Manuel apre la macchina e finalmente si sediamo.
"È veramente assurdo il suo comportamento." affermo.
"Ci ha detto cosa è successo, e l'abbiamo cazziato."
"Manu, lasciamo perdere dai.." cerco di chiudere il discorso, non ne avevo voglia. Lui non risponde, ma si limita a mettere in moto.
Il viaggio fino al Mc continua silenzioso. Per me è stato un sollievo, poiché, era imbarazzante parlarne con Manu, nonostante fosse un ragazzo molto comprensivo.

Forse dovrei smetterla di pensarci, e dovrei divertirmi. Lui è fidanzato, dovrei ricordarmelo!
"Cosa prendi tu?" la voce di Manuel mi distoglie dai miei pensieri "un happy meal"
"Sei seria?" Manuel inizia a ridacchiare, di risposta gli faccio il dito medio.
"Ok ok ricevuto! E da bere?"
"Una coca zero."
Lui annuisce e si mette in fila, nel frattempo trovo un tavolo vuoto e aspetto.

Quindi? Che vi ha detto?"
"Cosa?"
"Maurizio, intendo.." Manu si inumidisce le labbra e prende un po' di tempo.
"Vi ha detto che è stata colpa mia?" chiedo. "Oppure ha
recitato la parte della vittima?! Sai com'è!"
"Oh! Calma." mi interrompe,
"Non ha dato la colpa a nessuno e non ha recitato nessuna parte, ma-" il suo telefono ci interrompe.
"Devo andare, ti accompagno a lavoro dai"
"Manu stavamo parlando!"

"Finiremo più tardi. L'unica cosa posso dirti è che a Mauri non gli sei affatto" indifferente.. ma è una situazione complicata, è fidanzato, insomma.. lascia perdere, ok debbi? Non innamorartene." Le sue frasi mi lasciano senza parole.
"Ti ricordo che non sono un robot."
Mi alzo nervosa, e usciamo dalla mc, una volta saliti in macchina solo il silenzio ci fa da sovrano.

"Scusa per prima, non volevo essere brusco ma.. non voglio che ti faccia male." mi saluta con un bacio sulla guancia; gli sorrido e scendo dalla macchina e lo guardo mentre si allontana.
Entro al bar e la mia collega, Benedetta, mi saluta, e dopo aver indossato il grembiule iniziamo il nostro lavoro.

____

"Beh, questo è perché non riesco a smettere di pensare a te."

Alzo di scatto il viso dal bancone che stavo pulendo, e guardai una coppia che stava seduta ad un tavolino, e da cui ho sentito pronunciare la stessa frase che Mauri mi ha detto ieri.

Continuavo a ripetermi che, in fondo, dovevo lasciare perdere. Che era un bene che non avesse insistito, perché se lo avesse fatto la mia risoluzione a respingerlo prima o poi sarebbe crollata. Che l'ultima cosa di cui avevo bisogno era mettermi in mezzo ad una coppia.

Continuavo a ripetermi tutto questo, non fosse altro per mettere a tacere quella fastidiosa parte di me che segretamente spera che mi passi questa voglia di lui.

"Ehi tesoro." Volto lo sguardo verso l'entrata del bar e vedo una Camilla sorridente che si posiziona al di là del bancone. "Prima di spettegolare posso avere un caffè?"
"Certo che sì!"
Le faccio l'occhiolino e mi metto all'opera.
"Il tuo caffè."
"Grazie, tesoro." Mi sorrise, e poco dopo inizia a scrutarmi.

"È per Mauri che stai così?"
"Preferirei non parlarne."
"Come vuoi tesoro.. però stanotte si va a ballare!"

L'alba || Salmo  (COMPLETATA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora