C'è qualcosa tra noi

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Posò le braccia sui miei fianchi e mi abbracció forte. E così feci anche io, appena ci staccammo lo osservai: Indossava una felpa senza cappuccio viola con la scritta bianca doomsday, leggermente attilata, pantaloni larghi dalla vita che si stringevano sempre più sulle caviglie.

"Ti va se ci spostiamo da qui? Magari andiamo a bere qualcosa"

Annuisco silenziosamente, il bar, nonostante l'orario, è pieno ma riusciamo a trovare un piccolo tavolo nella zona est della sala.

Io prendo un bicchiere di prosecco, lui una birra.
"Hai qualcosa da dirmi?", dico passivamente

Lui beve. E mi osserva.

L'ansia mi assale, e nel frattempo  il mio alter ego mi sussurra le parole che pronunció prima che andassi a lavoro.

"Allora, com'é andato il tour?", sussurro.

"Alla grande! Ci siamo divertiti in giro per l'Italia, e ora sto lavorando per un nuovo singolo che uscirà a breve."

Annuisco e continuo a bere.
"Hai conosciuto qualcuna?", prima che spezzassi il fiato,le parole erano già uscite dalle mie labbra.
"Può darsi. Gelosa?"
"Assolutamente no. D'altronde ne abbiamo parlato."
"E se non fosse così?"

Cercai tracce di esitazione o ripensamenti nella sua espressione, ma non trovarle mi confuse se possibile ancora di più.

La mia mente iniziò a correre e lavorare freneticamente, in un unico vortice di implicazioni, risvolti e conseguenze che sembravano andare a finire tutti allo stesso modo.

"Senti Mauri ..." iniziai con un filo di voce.

"No" mi interruppe, "Lo so cosa stai per dire. Ma ascoltami."

Afferrò la mia mano, sentivo la pelle avvamparmi nel punto in cui mi stava accarezzando e forse mai come in quel momento ebbi la percezione che fosse piuttosto il mio cuore ciò che stava tenendo tra le dita. E di quanto, facilmente, avrebbe potuto romperlo in mille pezzi.

"C'è qualcosa tra noi, e lo sai anche tu."

Accompagnò le sue ultime parole con un sorrisetto leggero, così semplice e così disarmante, che non riuscii a trattenermi dall'accennare un sorriso io stessa. Come se quello fosse stato l'incentivo che stava cercando, proseguì con più decisione.

"Una possibilità, Debora. Vieni a cena con me. Una normale e banalissima cena. Dopodiché potrai ancora andartene e decidere di mandarmi a fanculo per sempre."

"Una cena?" Chiesi dubbiosa

"Esatto."

"Ok" acconsentii in quello che fu poco più di un sussurro, quasi stupita di averlo fatto davvero,

"Ok" rispose piano lui di rimando.

L'alba || Salmo  (COMPLETATA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora