Si erano fatte ormai le 21:00, e dopo essermi coccolata sotto il getto dell'acqua calda della doccia mi avvio velocemente in camera. Apro in fretta e furia le ante dell'armadio e rimango immobile ad osservare i miei vestiti, tra cui tanti dei quali che non avevo mai indossato. Il mio sguardo scorreva dall'abito più easy a quello più provocante . La mia mano stava per afferrare uno dei miei soliti abiti semplici che indossavo nelle poche occasioni in cui uscivo, uno di quelli che valorizzavano ben poco, anzi niente, ma un post-it attaccato su una gruccia attirò la mia attenzione, lo staccai e iniziai a leggere.
"Ho dato uno sguardo ai tuoi vestiti, e ho pensato di farti un regalino. È ora di far uscire la vera donna sensuale che c'è in te. Spero ti piaccia il vestito che ti ho preso ♡
Cami."Sorrisi e conservo il post-it dentro il portagioie. Incuriosita apro il bustone nero che conteneva il vestito che avrei dovuto indossare per la serata. Rimasi di stucco, era bellissimo. Nero e corto al punto giusto, con uno scollo a cuore che era riempito con alcuni brillantini. Lo indosso e mi guardo allo specchio, quasi non mi riconoscevo, modestia a parte mi stava davvero bene. Devo dire che Camilla ha buon gusto. Ricapitolando: Il trucco è fatto, i capelli pure, il vestito idem, cosa manca ancora? Do un ulteriore sguardo al mio outfit e mi accorgo che ero ancora scalza. Cazzo, le scarpe! Sbuffo, non potevo di certo optare per un paio di vans cioè, personalmente per come sono pigra l'avrei pure fatto ma già immaginavo lo sguardo severo di Camilla, perciò vado alla ricerca disperata di un paio di scarpe con tacco, ero sicura di averne acquistato almeno un paio.
Dopo mezz'ora di ricerca le trovo, fortunatamente non erano altissime, ma neanche così basse, dovevo solamente prenderci la mano, o in questo caso i piedi. Le calzo e torno ad osservarmi allo specchio, ma ero davvero io quella ragazza che vedevo riflessa?
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Aspettavo Camilla impazientemente, avevo l'ansia che mi stava divorando lo stomaco vuoto, visto che non avevo ancora cenato, ma sinceramente il cibo era l'ultimo dei miei pensieri in quel momento. Il suono improvviso del citofono mi fa sobbalzare, prendo la piccola borsa che conteneva il necessario ed esco di casa. Camilla mi stava aspettando seduta comodamente in macchina. Apro la portiera e mi siedo, il suo bacio caloroso sulla guancia mi accoglie e subito partiamo sfrecciando tra le strade di Milano. Sentivo spesso il suo sguardo su di me "Vuoi per caso una foto?" dico ironicamente.
lei sorrise. "Oggi farai conquiste." dice sicura di se, "Se guarda, immagino" dico divertita dalla sua affermazione, lei ferma la macchina, segno che eravamo appena arrivate a destinazione. Camilla parcheggia, spense il motore e si volta verso di me. "Ieri eri un mix tra un cadavere e la figlia di fantozzi" dice per poi scoppiare a ridere.
"Ma vaffanculo!" La colpisco sulla testa e rido insieme a lei. Scendiamo dalla vettura e ci incamminiamo verso il locale;
La serata era appena iniziata, Camilla mi prese per mano per guidarmi in mezzo alla folla "1984 vengo al mondo d'estate" Maurizio inizia a cantare, e la folla lo seguiva a tempo. Devo dire che la canzone stava iniziando a piacermi. La sua voce era energica, e aveva quel tipo di timbro che ti ipnotizzava.Il tempo era passato velocemente e si era fatta già l'una e mezza. La stanchezza e i piedi doloranti si facevano sentire, oltretutto avevo perso di vista Camilla.. eppure mi aveva detto che sarebbe tornata subito! Sicuramente è andata a salutare Mauri e gli altri. Perciò, decido di andare a bere qualcosa, feci zig zag tra la folla, arrivando finalmente al bancone costituito solamente dal barman e da un ragazzo con una giacca in jeans in cui c'era una stampa con scritto "1984" che mi dava le spalle. Mi siedo e ordino un sex on the beach; il barman si mette all'opera e nel frattempo osservo ciò che accadeva intorno a me.
"Abbiamo una cosa in sospeso dal 2011, o sbaglio?" Sento una voce con un accento sardo marcato, mi volto alla mia destra. Maurizio. Sono delusa. Sono anni che non ci vediamo.. nemmeno un ciao come stai, o una frase di conforto. Senza dargli una risposta lo osservo, lui continua a guardare di fronte a sé, ogni tanto appoggia le sue labbra sul bordo della bottiglia che aveva tra le mani, presumo fosse birra. Lo osservo meglio e noto che ha parecchi tatuaggi in più e sicuramente nell'ultimo periodo ha fatto tanta palestra, è molto più muscoloso. Indubbiamente è sempre bello come lo ricordavo.
Si alza di scatto, ma io mi volto dall'altra parte facendo l'indifferente, e mi accorgo che il mio cocktail era arrivato già da un po'. Inizio a sorseggiarlo velocemente, e all'improvviso sento una presenza al mio fianco.
"Mi piace quando mi spogliano con gli occhi." Mi sussurra al mio orecchio. Le mie guance si colorano di un rosso intenso, tamburellavo le dita sul bancone nervosamente per poi fare un sorso del mio cocktail che mi andò di traverso. Inizio a tossire, e lui inizia a ridere. "Penso che si affogherebbe chiunque dopo certe parole." Mi affretto a dire guardandolo dritto negli occhi. Ora avevo praticamente il suo viso per intero a pochi centimetri dal mio. "Fai in fretta a traumatizzarti" "non sei affatto divertente, sappilo." Gli rispondo acida "Pace?" Lui prova a sorridermi. "Levati va." Taglio corto sprezzante e cerco di andarmene, ma mi blocca afferrandomi per un polso. Mi volto presa alla sprovvista, Mauri appoggia una mano sulla mia guancia, "Questo però,dovrebbe interessarti." Prova a baciarmi, ma l'unica cosa che riceve è il mio sex on the beach sulla sua faccia. ero furiosa. "Ma sei completamente scemo?!" Gli urlo. "Vedo che vi siete riscontrati." Camilla piomba tra di noi e si mette a ridere per via della situazione. La fulmino con lo sguardo e la trascino fuori dal locale.
Ero proprio incazzata, questo manco dice ciao e si prende il lusso di trattarmi come una che cade ai suoi piedi con uno schiocco di dita. Voglio andarmene via subito da qui, così trascino Camilla in macchina e apro la mia borsetta, sfilo una sigaretta dal pacchetto e l'accendo aspirando avidamente.
Camilla non disse una parola, si limita solamente ad accendere il motore della macchina e partire. Il viaggio dura poco, fino a quando non si ferma davanti ad una villetta. Scendo dalla vettura e la seguo. Osservo ogni minimo particolare dell'esterno, c'era un giardino ben curato, una piscina, e delle panchine in legno. Con un gesto veloce apre la porta di casa ed entriamo.
Quel silenzio era fastidioso, ma finalmente lei si decide a parlare. "Senti Debbi.. mi dispiace per stasera." Era sinceramente dispiaciuta. La guardo dolcemente "Non ti preoccupare, non sei tu, ma il tuo amico." Ero ancora infastidita ricordando la scena di prima con Mauri. Ricambia il sorriso, "Di solito non è così." Dice amareggiata.
Non rispondo e cambio discorso. "Domani devi accompagnarmi a casa per prendere le mie cose, tutto il resto l'ho già sistemato con il padrone di casa. Ma la mia stanza dove sta?". Camilla mi fa strada, facciamo alcuni scalini e subito dopo ci ritroviamo davanti ad una porta bianca. "Ecco. Spero ti troverai bene qui con noi."
"Noi?" Ero confusa. Vedo Camilla passarsi una mano sul viso, come se fosse nervosa "Ok, mi prometti che non ti incazzerai?" La guardo ancora più confusa, cosa mi stava nascondendo? "Non ti prometto nulla." Fa un sospiro pesante, come se mi dovesse dare chissà quale notizia. "Mauri e Manu vivono qua con me, si sono proposti di dividerci le spese." Sgrano gli occhi e quasi non mi strozzo con la mia stessa saliva. "Stai scherzando vero?"