"Signorina sta bene?" Aprii gli occhi di scatto.. Era sera, ero sola, in quel parco. Posai la mia attenzione nell'uomo che mi aveva appena chiamata, mi guardai intorno e mi accorsi che era tutto un sogno. Mauri me lo sono soltanto immaginata. Mi alzai e rassicurai l'uomo,
Era tardi, dovevo tornare a casa al più presto.Varcai la soglia della porta e un'infinità di profumi presero possesso del mio olfatto e di conseguenza il mio stomaco brontoló.
"Oi, stai bene?" , sussurró preoccupata Camilla venendomi incontro.
"Tutto bene. Scusami, ma ho bisogno di una doccia".
Mi voltai verso il divano, Juliana, la ragazza di Nitro, mi stava fissando e io ricambiai impassile.
Presi dall'armadio dei Jeans neri a vita alta, un maglioncino leggero bordeaux con una scollatura a barchetta e per finire degli stivali alti neri in camoscio.
Mi infilai sotto l'acqua fin troppo calda della doccia e la mia pelle inizió ad implorarmi di uscire. Sentivo il sangue ribollire dentro me. Troppi pensieri nella mia mente, tanto che chiusi gli occhi per quanto li sentivo forti.
Li aprii di colpo, quando una grande quantità di acqua e bagnoschiuma entró in contatto con le mie narici. Tossii forte e mi affrettai a sciacquarmi la bocca e il corpo. Neanche il mio ego interiore sapeva spiegarmi cosa mi stava accadendo.Uscii dal bagno e mi trovai faccia a faccia con una gran folla.
Salutai tutti,uno ad uno: Slait,Manu,Nitro,Rose,Juliana,Camilla, e notai che c'erano alcuni loro amici che non conoscevo. E Maurizio, era seduto poco lontano dagli altri, che cercava di impadronirsi del mio sguardo. Aveva gli occhi più belli del solito. Si alzò, fece spazio e venne con passo veloce verso me.
"Ciao", mi baciò la guancia e io ricambiai abbracciandolo.
"Ehy,piacere Andreas",un ragazzo dall'ampio sorriso spazzó via Maurizio in una semplice mossa e inizió a parlarmi. In quel momento mi sentivo soddisfatta, le sue pupille furono possedute da una feroce gelosia.
"Piacere Debora", strinsi la mano ad Andreas e iniziammo a conversare in modo vivace.Mi accomodai a tavola fra Manuelito e Andreas; Maurizio era a pochi posti di fronte a me. Mi guardava in modo passivo, indifferente, come se le attenzioni che ricevevo non lo toccassero minimamente. La cena fu squisita ed ebbi modo di conoscere gente simpatica e socievole. Ogni tanto Andreas metteva la mano attorno al mio collo, ma non gli davo importanza, preferivo vedere chi veramente desideravo che mi toccasse.
Il 'nuovo' amico prese troppa confidenza ed arrivó a toccarmi la coscia.
"Bello,togli la mano", lo rimproverai cercando di controllarmi. Di scatto si giró Manuel, gelosissimo, con una furia interna.
"Andre dacci un taglio"
Maurizio che aveva osservato silenziosamente la scena preferì alzarsi e andare in balcone, presumo a fumare.A fine serata, rimanemmo io,Camilla,Ignazio,Manuel e Mauri. Gli altri alzarono un po' il gomito, io non abbondai, preferivo restare sobria.
"Vorrei parlarti", le uniche parole che gli uscirono dopo il saluto. Manuel mi guardava con aria soddisfatta e iniziarono a bisbigliare fra loro.
Non gli risposi, aprii la porta e uscimmo fuori in giardino.
"Io preferivo camera mia"
"Hai per caso voglia di uno schiaffo?", domandai seccamente.
Prese inaspettatamente il mio viso fra le mani e mi bació con urgenza. Mi prese per mano, e mi attaccò sul suo petto.
Poggió le labbra sulle mie e premeva la lingua contro la mia. Ero innamorata di lui? Non lo so, so solo che aspettavo questo momento. Mi spinsi contro di lui e tutto diventó più intimo. Continuó a baciarmi, a lasciarmi succhiotti sul labbro e morsi sull'orecchio. Spinse il fianco contro il mio bacino e io non feci che assecondarlo. Mi voleva sua. Lo volevo dentro me.Ci cercavamo, e ora ci siamo ritrovati.