Pov MaurizioLe prime luci dell'alba penetravano dal grande vetro del nostro studio, io e Debora avevamo passato la notte qui.. O meglio avevamo fatto l'amore per tutta la notte. Mi voltai e la guardai, era bellissima.. Dormiva beatamente mentre io avevo dormito poco e nulla. Ripensavo al ti amo pronunciato che non aveva avuto nessuna risposta. Mi sentivo un coglione! Preso dalla rabbia mi alzai da quel divano e sistemai meglio la coperta sul corpo ancora nudo di Debora. Mi metto boxer e pantaloni afferro il mio pacchetto di sigarette e mi dirigo verso la grande vetrata..
Apro la porta finestra ed esco fuori a bearmi dell'alba che stava nascendo. Accesi la sigaretta inspirai il primo tiro e buttai fuori il fumo; le varie sfumature giallorosse rapivano i miei occhi stanchi, i brividi dati da questo spettacolo naturale si facevano largo sul mio petto nudo, e il silenzio faceva da padrone a tutto questo.. Certo, godermi questo spettacolo con Debora sarebbe stata l'apoteosi della perfezione.
Altri brividi. Ma questa volta sulla schiena. Questi brividi li conoscevo bene, e queste labbra pure.
"Perché sei già sveglio?"
Mi volto verso di lei, era ancora mezzo assonnata, e attorno a sé si era messa la coperta che aveva addosso prima. Era bellissima.
"In realtà non ho proprio dormito."
Debora aveva lo sguardo confuso per via della mia risposta
"Ma è successo qualcosa?"
"Andiamo dai!"
Sbottai e buttai la cicca ormai finita dentro il posacenere in legno che stava sul bordo del balcone. Entrai dentro come una furia e iniziai a mettere le scarpe e prendere le mie cose. Lei mi segue e chiude la porta finestra di sé.
"Mi spieghi che cazzo ti prende!?"
Questa volta è lei che sbotta e io decido che è giusto affrontare, proprio come ho sempre fatto.
"Ieri mi sono aperto con te e dall'altra parte cosa ho ricevuto? Assolutamente niente. Sei venuta qua da me per cosa? Per una scopata e basta!? Potevi risparmiarti il disturbo."
Lei abbassa lo sguardo e si stringe la coperta su di sé, come se si volesse proteggere.
"Mauri io.. È che ieri non lo so, mi hai colto alla sprovvista e poi, non so se rimarrò qua, ho ricevuto una chiamata qualche giorno fa."
"Che tipo di chiamata?"
Chiesi avendo paura della sua risposta. Debora prese un respiro profondo e continuò.
"Un mio amico mi ha chiesto se parto con lui a Londra, dice che per me ci sono grandi opportunità lavorative."
Ero spiazzato, deluso, senza parole.
"E tu?"
"Beh.. Io gli ho risposto che dovevo rifletterci su.."
"È un addio?" Chiesi, a bruciapelo.
I suoi occhioni chiari mi fissarono, quasi entrandomi dentro. Mi sentivo sprofondare.
"Io ti amo."
Non feci in tempo a realizzare la risposta che mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Un bacio che diventò subito passionale.. La presi in braccio e senza se e senza ma ci ritrovammo a fare l'amore su quel divano che ne aveva viste troppe in 24 ore.
L'alba era ancora lì, sembrava che il tempo si fosse fermato mentre noi eravamo abbracciati l'uno all'altra, ancora nudi.
"Vieni!" mi alzo velocemente afferrando la sua mano, lei prese la coperta con sé e usciamo nuovamente fuori, l'alba stava quasi per svanire per far spazio ad una nuova giornata di questa vita frenetica.
Debora appoggia le mani sul bordo del balcone, mentre io mi intrufolo coprendomi anche io con la coperta che la avvolgeva, mi misi dietro dietro di lei e l'abbracciai lasciandole piccoli baci sulla spalla.
"Resto."
Sentendo la sua risposta la strinsi di più a me affondando il mio viso sul suo collo e riempirlo di baci. Appoggio il mento sulla sua spalla e dissi;
"Hai mai visto un'alba così?"
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Ciao ragazze, forse sono un po' in ritardo, ma forse eh 😅 mi scuso per questo. Non potevo lasciare questa storia senza un degno finale.
Spero abbiate apprezzato :) ringrazio tutte voi per aver letto questa storia..
Un bacio.
Debbi.