"In un parco? Ne sei sicura, Meg?"
"mi ci ha portata una mattina... aveva affittato due bici e ci siamo divertiti come due bambini a rincorrerci. Prima di andarcene, abbiamo anche fatto un pic-nic lì... parlammo poco quel giorno, erano per lo più momenti di sguardi silenziosi che contemplavano le acque calme. Il sole era luminoso e tutt'intorno sul verde, era pieno di bambini, famiglie e qualche coppia di neo fidanzatini. Eravamo così inappropriati in quel contesto... ero solo brava a far follie in quel periodo e tu mi sei sempre stata addosso per risparmiarmi altre sofferenze... quindi scusami se ti urlavo addirittura contro e per non averti mai detto... 'grazie, Kurt'."
Kurtney accostò commossa e la abbracciò.
"Ti vorrò sempre un bene dell'anima, Megan... potrai contare sempre sul mio supporto, perché qualsiasi scelta farai nella vita, la tua sorellona sarà sempre qui, dalla tua parte anche quando avrai tutti i torti del mondo."
"Lo sai che è per te la stessa cosa" la interruppe Meg e sua sorella riprese a parlare.
"So che adesso ti sto facendo perdere tempo prezioso e... perdonami, ma, giacché siamo in confidenza ho bisogno di dirti delle cose, non ce la faccio più a trattenermi"
"così mi fai preoccupare..."
"so che può sembrare un'azione incoerente e stupida da parte di una cinica quale sono sempre stata ma... qualche sera fa, David mi ha fatto una sorpresa. Ha affittato il mio ristorante preferito... mi ha fatto tutto un discorso particolare su quanto sia insopportabile e su quanto altro lui mi ami così" sorrise tra la commozione "era stata la serata semplice e senza pretese ad avermi fatto capire che io, per lui, ero come un regalo nuovo che riceveva ogni giorno. E più di tutto mi sono accorta che lui non era diverso per me. Allora gli ho chiesto di convivere ins..."
"cosa?!?"
"aspetta!" Kurtney rise di gusto di fronte alla sfacciata incredulità di Megan Cat.
"Ah e perché, c'è dell'altro?
"si, Meg! Dunque, una volta arrivati nel mio appartamento abbiamo deciso che ognuno avrebbe lasciato il proprio per prenderne uno nuovo, ma finché non lo troviamo abbiamo accordato di stare da me perché si trova in centro ed è piuttosto vicino al lavoro. Poi... più tardi... David mi ha confidato di volere un figlio e... mai mi sarei aspettata di scoprirmi d'accordo e felice, che ne sono rimasta esterrefatta anch'io, te lo giuro!"
"Kur-Kurtney, io..." Meg si chiuse la bocca con le mani.
"Non ti fa piacere? Pensi che sia presto?"
"No, è-è solo che... ne sei convinta? Non è che ti sia fatta prendere dalle emozioni? Voglio dire, saresti davvero pronta a..." la risata di Kurt la fece fermare.
"Meg, ne sono sicura, va bene?" le sorrise dolcemente e Megan contraccambiò.
"Non posso che essere felice per te, Kurtney!"
"Grazie, ma adesso andiamo, okay? Si sta facendo tardi."
***
Megan Cat sapeva che Cameron non sarebbe andato troppo lontano. Dopo la casa di Sergio Rubini, quel parco era il suo posto preferito. Così calmo e in contrasto con il suo carattere. Sergio lo portava sempre lì da bambino, e lui non ci rinunciava neanche ora, da adulto. Glielo aveva confidato quella mattina. Avevano parlato meno del solito, ma era stato profondo quel poco che si erano detti.
Chiuse lo sportello della macchina, mentre annuiva a Kurtney che l'avrebbe aspettata senza fretta e si diresse in direzione di un Cam che si teneva la testa tra le mani incrociate, in mezzo alle gambe divaricate. Una maglietta bianca illuminata da alcuni faretti azzurri, gli evidenziava le forme voluttuose della schiena muscolosa. Il cuore le arrivò al cervello per i battiti violenti che cominciavano a martellarle il petto.
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Nero Profondo
RomanceNero, é il colore degli occhi di Cameron Rubini. Nero, come il suo cuore, il suo carattere a volte arrogante, altre passionale. Un uomo con una corazza dura, impenetrabile, indecifrabile. Nero, come la sua risata. Nero, come il suo passato. Per col...