76. NON E' Tardi per rischiare

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TRE GIORNI DOPO

"Tesoro, mio padre e la sua compagna sono in viaggio e stasera arriveranno in aeroporto. Sergio però, ha detto che hanno già deciso di venire in taxi, ha insistito di non scomodarci, dato che con il bambino è più complicato."

In quei giorni Megan aveva riflettuto tanto, e soltanto oggi si era svegliata con un'aria diversa. Finalmente si sentiva serena. A posto. Forse, davvero le cose stavano prendendo forma e certezza. Magari era l'eccitazione provocata dalla vigilia di Natale, o semplicemente stava cominciando a realizzare le svolte della sua vita. L'altra sera, se in un primo momento era rimasta scioccata alla notizia riguardante Peter e Victoria, dopo il bagno caldo con Cam, era riuscita a rilassarsi e accettare la sorpresa. Infondo anche lei voleva costruire qualcosa con un altro. Adesso, era come se fosse sbocciata, era radiosa e tranquilla, dopo mesi di uragani scoppiati dentro di lei. Il sole stava tornando, pensava continuamente, tanto che Cameron la sorprendeva spesso a sorridere. Ieri sera addirittura si era messa a canticchiare mentre preparava la cena. Da quanto che non accadeva! Aveva capito che probabilmente Peter sarebbe potuto essere l'uomo perfetto per una come Vic. Lei aveva bisogno di ricominciare, di sentirsi viva, di farsi amare. Victoria meritava davvero di tornare quella che era prima degli abusi che l'avevano trasformata. Era addirittura felice! E pensare che all'inizio aveva reagito male.

Cameron le aveva rivelato una confessione totalmente giusta che gli aveva fatto Peter: era finito per innamorarsi di due donne pazze di lui, ma se con la prima non aveva funzionato, era stato solo perché quella giusta era la seconda. L'unica cosa che lo infastidiva, era il fatto che entrambe avessero avuto un figlio da lui e Peter avrebbe dovuto accettare la situazione una seconda volta, per amore.

Per questo Meg, si era ritrovata a sentirsi dispiaciuta. Peter non aveva tutti i torti, ma Victoria gli avrebbe dato sicuramente un figlio tutto loro. Non solo ne era convinta, ma persino Pet aveva detto a Cameron che ne aveva parlato con lei. Era un progetto che si sarebbero stabiliti per l'imminente anno nuovo.

Ah, finalmente. Ognuno avrebbe avuto il proprio 'the end'.

"D'accordo amore, meglio così. Sergio è già abbastanza euforico all'idea di poter conoscere tuo padre".

Lui rise soddisfatto, tagliando le carote a julienne. Megan stava livellando la crema sulla torta della cena e il piccoletto stava giocando con i trenini sopra al tappeto del salotto.

Due ore dopo, anche la casa brillava nell'ordine più totale.

Megan aiutò Giogiò a uscire dalla vasca da bagno, quando il campanello suonò.

Erano arrivati.

Che emozione. Oddio.

Cameron li fece entrare e sentì oltre la porta, le voci ovattate degli ospiti che entravano e lo salutavano calorosamente.

Li lasciò da soli per un po', affinché avessero privacy per aggiornarsi sulle rispettive vite, e lei intanto asciugò i capelli ricci di Sergio.

"Ti prego mamma, basta! Sono perfetto, andiamo! Sono stanco di aspettare!"

Megan alzò gli occhi al cielo e si fece trascinare fintamente da Sergio, fuori dal bagno.

Dopo le presentazioni, Megan e Cam mostrarono la casa agli ospiti, dunque fecero sistemare loro i bagagli nella camera in cui Cameron aveva dormito fino a prima di partire. Da quando era tornato, avevano cominciato a dormire insieme.

'Era ora!' Aveva scherzato lui, la sera in cui Meg gli aveva chiesto di restare. Una volta per tutte. Lei gli aveva dato un buffetto e Cam l'aveva attirata contro per baciarla.

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