"Fai ogni giorno una cosa
che ti spaventa"
Eleonor RooseveltOsservo il mondo che mi circonda, ogni giorno, senza poter però evitare di restare delusa dalla perfidia che regna.
Un mondo in cui tutti dobbiamo essere uguali, fatti a stampino, dove chiunque si mostri differente subisce le peggio torture, per qualcosa che nemmeno deriva dalla loro ragione.
Un mondo di egoisti, dove ognuno pensa esclusivamente a sè, dove l'aiuto al prossimo è un qualcosa che si porge spesso solamente sotto costrizione.
Un mondo dove la peggior pecca è colui che lo abita, l'essere umano.È passata quasi una settimana da quella notte in cui ho avuto compagnia, ma da allora non abbiamo fatto altro che evitarci.
O meglio, ero io ad ignorare lui, che invece cercava contatto continuamente.È più ostinato di quanto io mi aspettassi, non smetteva di disturbarmi in classe, sparando così tante stupidaggini da strapparmi ogni tanto qualche sorrisino.
Fortunatamente non gli ho mai dato il mio numero, altrimenti mi avrebbe stressato anche lí.
Stringo entrambe le mani sul volante e canticchio leggermente una delle canzoni del disco che da ormai venti minuti gira all'interno della radio.
Ma nel momento in cui parte la nostra preferita, è come se allestissimo immediatamente un concerto privato, cantando a squarciagola ogni parola del testo, fino a restare senza fiato.Parcheggio la macchina a qualche metro dalla nostra destinazione, la casa di Kyle, e infilo le chiavi nella tasca del mio giubbotto di pelle nero.
Riesco a sentire la musica fin da qua, mentre la pietosa visione di un ragazzo completamente ubriaco crollato sull'asfalto mi fa roteare gli occhi al cielo.
Sono solo le 11 e la festa è iniziata due ore fa!Scendo dall'auto abbassandomi con cura il vestito sulle gambe, in modo da coprire quanto più possibile, mi incamminandomi poi verso la casa, emettendo uno sbuffo nel sentire il baccano farsi sempre più forte.
Non sono amante di questi contesti sociali, ma sono stata letteralmente costretta dai miei migliori amici perché per loro dobbiamo "socializzare".
Perdere tempo, in breve.Questa sera indosso un semplice tubino nero che mi arriva a metà coscia, con i soliti miei usurati anfibi neri.
A breve sarò costretta a cambiarli.Nel momento in cui finalmente entro nella casa nella casa, il puzzo di fumo, alcool e sudore mi pizzica esageratamente le narici, facendomi odiare sempre più la situazione in cui mi trovo.
È tutto troppo disgustoso.Qualcuno, non ho capito bene chi, mi posa un bicchiere di vodka tra le dita, che subito passo a qualcun'altro, liberandomene.
Non ho intenzione di ubriacarmi.Mi faccio largo a spintoni tra la folla, guadagnandomi imprecazioni e insulti, che non riescono a non farmi sorridere divertita.
Sono tutti molto suscettibili, in queste situazioni.Dopo minuti passati a cercare, finalmente trovo un divano dove potrei accomodarmi per tutta la sera, ma non appena riconosco la persona sedutaci sopra fingo che quella mon fosse la mia destinazione, avviandomi nella calca di gente prima che Matthew possa vedermi.
Comincio a muovermi nella folla, azzardando qualche passo impacciato non appena raggiunto un punto dove riesco a respirare. Ondeggio i fianchi a ritmo della musica che trapassa i timpani, ballando per il semplice gusti di farlo, senza doppi fini.
E in men che non si dica, una birra intera si trova all'interno del mio stomaco, mentre il dolore ai piedi si fa presente dopo 20 minuti passati a danzare.
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BREATHLESS
Teen FictionThe Breathless serie vol. 1 [ IN REVISIONE] ATTENZIONE: visto lo stato di revisione, potrebbero esserci dei cambiamenti particolari tra capitoli per quanto riguarda lo stile di scrittura e la sintassi del testo. Alyiah è quel tipo di persona che non...