"Finisce solo quello che non era."
Silvana StremizSussulto nel sonno, tentando invano di calmare il mio cuore che batte all'impazzata.
Nel momento in cui apro gli occhi un respiro spezzato mi popola le labbra, mentre fisso il soffitto nel tentativo di allontanare la paura dal mio corpo.La stanza è buia, forse troppo buia, tanto che mi vedo costretta ad accendere la lucina da notte per il bisogno di stare tranquilla.
Rabbrividisco sotto le coperte, nascondendo il viso sotto di queste.Sono terrorizzata, ogni notte mi ritrovo ad esserlo.
Gli incubi, i ricordi che tornano alla mia mente con questi, tormentano il mio sogno da ormai ben otto anni, ed io ancora devo scoprire come sopprimerli.Sono una roccia, eppure non riesco a sconfiggere il nemico più importante: la mia stessa mente.
Mi alzo in piedi e gira silenziosamente per la stanza, in maniera quasi ossessiva.
Mi mangiucchio le unghie, pensando nervosamente ad una soluzione.Mi sento destabilizzata da tutto ciò che è successo stasera.
L'attacco di panico mi ha presa totalmente alla sprovvista e soprattutto la persona che mi ha aiutato non ha fatto altro che aulentare la mia preoccupazione.Esco fuori al balcone, ancora tremante di paura, e mi stringo nella felpa da Baseball, la stessa che mi prestò il mio vicino quando Brooklyn mi rubó i vestiti, mentre un profumo magnifico mi invade le narici, facendomi stranamente sentire più calma.
Non so il motivo per il quale indosso proprio questa ma, ahimè, non riesco a toglierla.
Mi appoggio alla ringhiera e guardo verso il suo balcone, sperando inutilmente che lui sia affacciato come al solito.
Ma vista la serata carica e l'orario, credo proprio che stia dormendo.Rientro dentro dopo essermi consumata un po' di più i polmoni con una sigaretta e mi lego i capelli in una treccia, sedendomi alla scrivania nella speranza di riuscire a fare almeno qualcosa di produttivo.
Proverò a fare un po' di compiti, a studiare ciò che ho da fare per la settimana prossima.
Dovrei avere un test di chimica da svolgere mercoledì, e non sono affatto preparata.Mi concentro sui libri e ci resto per ore, fin quando gli occhi si fanno fin troppo pesanti per andare avanti.
Mi alzo e mi stiracchio, sbadigliando, mentre mi sfilo gli occhiali e mi sciolgo i capelli.Mi lancio sul letto dopo aver spento la luce, cadendo quasi subito in una situazione di dormiveglia.
É faticoso gestire i miei continui cambi d'umore, soprattutto quando molti di questi sentimenti si scoprono essere negativi.
Ho interrotto la terapia che ho intrapreso quando i miei genitori sono morti, ma sono troppo impaurita dai miei stessi sentimenti per scavare così a fondo.Crollo dopo qualche minuto, alle 5 del mattino, inconsapevole di ciò che sarebbe successo di qui a poco.
****
Apro gli occhi di scatto e mi metto a sedere, mi guardo attorno con ancora il respiro affannato.
Le coperte e alcuni cuscini giacciono per terra, i capelli sono completamente umidi di sudore.Deglutisco e prendo il telefono, controllando l'orario.
Sono le 13, ho dormito qualche ora in più, finalmente.Mi alzo dal letto, con l'intento di andarmi a fare una doccia, ma appena raggiungo il bagno, resto paralizzata per quello che trovo al suo interno.
È completamente a soqquadro, i miei trucchi e le mie poche cose per la cura della pelle sono sparse sul lavandino, fortunatamente poco rovinati.
Lo specchio però, è quello che più mi fa accapponare la pelle.

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BREATHLESS
Novela JuvenilThe Breathless serie vol. 1 [ IN REVISIONE] ATTENZIONE: visto lo stato di revisione, potrebbero esserci dei cambiamenti particolari tra capitoli per quanto riguarda lo stile di scrittura e la sintassi del testo. Alyiah è quel tipo di persona che non...