Capitolo trentadue.

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"Non è la paura di perderli
che ci fa paura,
è che abbiamo dato loro
tanti pezzi di noi
che abbiamo paura di perdere
noi stessi
senza di loro."
-Anonymous

Un segreto.
Il peso di un segreto grava sul mio petto, un segreto tanto importante da provocarmi puro terrore.
Necessario da liberare, ma al contempo tanto impossibile.

Devo trovare una soluzione.
Una soluzione che possa permettere a Matthew di vivere la sua vita senza problemi.
Una soluzione che lo allontani da questo guaio.
E per prima cosa, devo allontanarmi io da lui.
Spingerlo via con tutte le mie forze, tentare di cancellarmi dalla sua vita.
E forse, devo iniziare proprio da qua.

Halloween è passato ormai da un pezzo, e la stagione invernale è più vicina che mai.
Di Hel nessuna traccia, nonostante io non abbia passato il minimo tempo con Matthew.

Una mela e una bottiglietta d'acqua sono tutto ciò che prelevo dalla mensa, la nausea mia compagna delle ultime giornate.
Ignoro chiunque, sedendomi in un angolino remoto della stanza, il volto affondato in un libro e le orecchie otturate dalle cuffie.

In poco, però qualche persona si siede al mio tavolo, ed io raccolgo tutta la mia forza per mettere via libro e musica, pronta a concentrarmi sui miei amici.
Matthew non c'è, fortunatamente.

Ascolto le loro chiacchiere senza un vero interesse, aggiungendo qualche commento qua e là e ridendo dove sembra necessario.
Mi sento un'automa, la mente offuscata mentre il mio corpo lavora meccanicamente.

Il suo volto però, appare improvvisamente nel mio campo visivo, quando si siede di fronte a me.
Mi irrigidisco completamente, mentre il promemoria delle mie misfatte sorride a tutti i presenti.

Sospiro e mi concentro sulla mela per forse troppo tempo, fissandola in silenzio mentre il mondo attorno a me è in stand-by.
Siamo solo io e i miei pensieri.
Io e la mia coscienza che non fa altro che sgridarmi, ripetermi quanto incosciente sia.

"Alyiah, Hey, torna sul pianeta terra!" la voce di Kyle mi riscuote dai miei pensieri, accompagnata da uno schiaffetto dietro la nuca.
"Ahia! Che cosa vuoi idiota? Io vi stavo ascoltando." mento, lanciando un'occhiataccia al ragazzo seduto al mio fianco.

"Ti stavo parlando ma tu non hai risposto a nessuna delle mie domande, mi vuoi far credere che stavi ascoltando? Onoraci della tua attenzione per cinque minuti, ciò che stiamo organizzando è importante." guardo verso la bionda del mio cuore, America, e nel vederla annuire roteo gli occhi al cielo.

"No dai, siete troppo inferiori per poter godere della mia attenzione" sorrido mentre parlo, fingedomi altezzosa.
La mano di Kyle si tiene immediatamente il petto, comportandosi come se stesse avendo un vero e proprio infarto in risposta alle mie parole.

"Che offesa enorme mi hai fatto, Alyiah! Non puoi paragonare la mia mente brillante a questi babbuini!" Esclama, e la risata istantanea della sua fidanzata diverte anche me.
Nemmeno lei crede a quello che sta sentendo.

"Hai una mente brillante solo quando si tratta di scegliere l'alcool, amico. Per il resto del tempo, il tuo quoziente intellettivo è inferiore a quello della banda si babbuini." la voce di Matthew mi fa rabbrividire, ed io mi trattengo dal girarmi verso di lui.
Non gli dico niente, nemmeno una reazione, comportandomi come se non esistesse.

"Allora, di cosa stavate parlando di così tanto importante da disturbarmi?" guardo sempre verso Kyle, seduto al mio fianto, Layla e i gemelli, senza mai voltarmi al lato del tavolo dove ci sono Matthew, i miei fratelli e Abby.

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