Capitolo trentacinque.

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"Non ti confondo mai,
so che non ci sei
e qui
nessuno ti somiglia."
~Gio Evan

"Blah blah blah, provocarti come no" sbuffo, le guance leggermente arrossate per il calore ddlla doccia e l'imbarazzo della situazione.

Lo sguardo avido del biondo davanti a me cattura il mio intero corpo, passandolo in rassegna nei suoi minimi dettagli.
Indugia sulle gambe nude e sul petto bagnato, le goccioline che continuano a scorrermi addosso, sparendo poi ogni volta nell'ascogamano.

"Sei in imbarazzo, Alyiah?" mi chiede in una provocazione silenziosa, puntando il suo sguardo nel mio, abbandonando finalmente il mio corpo.

"Ma chi io? Per cosa?"

Non mi ero resa conto di star trattenendo il respiro fino a che non ho parlato, sospirando mentre lo vedo avanzare.
Indietreggio di conseguenza, sentendo una strana sensazione nel basso ventre nello stesso istante in cui scende nuovamente con gli occhi sul mio corpo.

Mi fa arrivare fino al muro, intrappolandomi contro di esso nello stesso istante in cui si poggia col braccio al lato dell mia testa.
Prende una ciocca dei miei capelli bagnati e se la rigira, sorridendo mentre incastona di nuovo lo sguardo nel mio.
"Ah davvero? Allora perché tremi?" mormora, mentre un brivido leggero attraversa il mio corpo nel sentire i suoi polpastrelli ruvidi a contatto con la pelle del mio zigomo.

Okay, adesso stiamo esagerando.

"Sono così tanto un tuo desiderio da farti immaginare le cose?" interrompo il contatto, posando all'istante una mano ad altezza del mio seno, nel gesto di mantenere l'asciugamano, nonostante essa non stesse scivolando.

"Continua a mentire a te stessa principessa, fingi quanto ti pare. Ma è il tuo corpo a parlarmi." mormora dritto al mio orecchio, mentre io stringo i pugni per reprimere l'ennesimo brivido provocatomi dalle sue labbra a contatto con la pelle sensibile del mio orecchio.

"Interpretazioni mal fatte, le tue." mormoro di rimando, poggiando una delle due mani sul suo petto per allontanarlo.

"Farò finta che tu abbia ragione, ma quando mi implorerai di baciarti ti dirò «Te lo avevo detto»" roteo ancora gli occhi al cielo, il suo petto tonico ancora al di sotto le mie dita.

"La convinzione fotte la gente." borbotto ancora, prima di staccarmi di scatto dal suo corpo.
Il campanello ha suonato.
Di nuovo.
E io sono ancora in queste condizioni.

"Apri tu! Io vado a cambiarmi!" urlo prima di fuggire a piano di sopra, chiudendo con uno scatto la porta dietro di me.

Guardare il mio riflesso nello specchio mi provoca uno sbuffo istantaneo, realizzando quanto siano rosse le mie guance.
Non posso negarlo, il mio corpo reagisce al suo.
Ma questo non esclude quanto poco sia attratta da lui, vero?

Il primo step sono i capelli, che ancora gocciolano acqua. Li asciugo il più velocemente possibile lasciandoli lisci.
Passo successivamente al trucco, il tutto il più velocemente possibile.
Una linea di matita nera all'interno dell'occhio, mascara e rossetto rosso scuro.

Adesso devo solo decidere cosa indossare.
Voglio qualcosa di comodo, essendo in casa mia, ma allo stesso tempo di carino, non volendo sembrare la barbona di turno.

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