"se vuoi capire una persona
non ascoltare le sue parole,
osserva i suoi comportamenti."
~Albert EinsteinSussulto nel sonno e apro gli occhi di scatto, in un impulso improvviso mandatomi dalla mia mente.
Mi ritrovo un petto ricolmo di tatuaggi davanti, e per una decina di secondi mi sento spaesata, non capendo minimamente a chi questo appartenga e dove io mi trovi.Lentamente, però i ricordi affiorano e capisco la situazione quale sia, provocandomi un brivido involontario.
Il braccio tonico di Matthew mi cinge forte la vita, quasi come se avesse paura che io scappi.
Paura lecita, perché è proprio quello che farò."Ben svegliata, Sashimi." sento mormorare, nello stesso istante in cui le mie iridi cattirano il suo sguardo ridente.
Sussulto visibilmente, infastidita da tutto quel contatto, per poi allontanarmi di scatto dal suo corpo.L'ho fatto con forse troppo foga, tant'è che in pochi secondi, il mio sedere fa contatto col pavimento freddo della stanza.
Mi scappa un urletto durante la caduta, rialzandomi dopo qualche secondo.
"Tu non hai visto niente!" gli punto il dito sul petto con fare accusatorio, parlando a denti stretti.Matthew scoppia a ridere ma, nel momento in cui prendo un cuscino per lanciarglielo addosso, alza le mani.
"Va bene! Va bene! Non ho visto nulla" cerca di trattenere una risata, mentre parla con tono divertito."Grazie per avermi trovata prima, ma adesso devo scappare. Ciao!" farfuglio velocemente fuggendo dalla stanza, detestando il fatto che io gli abbia concesso così tanto contatto con me, tanto da farmi vedere nel momento in cui sono più invulnerabile.
Lo sento inciampare mentre cerca di raggiungermi, ma io fuggo giù dalle scale più velocemente possibile, realizzando solo alla fine della rampa di essermi dimenticata una cosa alquanto importante.
Le mie scarpe.
Come ho fatto a dimenticare le mie scarpe?Supero Matthew che mi guarda stupito e mi segue, per poi indossarmi velocemente le scarpe.
Cerco di sfuggirgli nuovamente ma non mi è possibile: il ragazzo ha ben pensato di aggrapparsi alla mia maglietta per non lasciarmi fuggire."Senti Matthew, ti ringrazio per l'ospitalità ma adesso devo seriamente andare. Sono via da stamattina, se non mi lasci adesso, ti ritroverai senza palle."
Nel momento esatto in cui pronuncio quella minaccia mi lascia andare, permettendomi di correre via dalla casa in pochi istanti.Noto il buio solo quando sto per entrare in casa, e tiro un sospiro nello stesso istante in cui sento il calore di casa mia.
"Ragazzi scusate, sono stata via troppo ma-" mi blocco nel bel mezzo della frase, sgrsnabdo gli occhi nello stesso istante in cui realizzo cosa sta succedendo sul divano.Due labbra incollate mi lasciano visibilmente sbalordita, completamente colta alla sprovvista.
America è a cavalcioni sulle gambe di mio fratello, mentre lui è intento a baciarla con più foga di quanto ce ne vorrebbe.
Ma che cazzo sta succedendo?Non appena sentono la mia voce la mia amica si stacca da lui con una velocità impressionante, ricadendo sul divano, quasi come se si fosse scottata.
"Alyiah, aspetta, ti posso spieg-" balbetta la mia amica, completamente nel panico, prima di essere bloccata dal gesto del mio palmo alzato.
Inizialmente non riesco a spiccicare parola: nonostante io apra la bocca per parlare, mi ritrovo a non emettere alcun tipo di suono.
La situazione mi sembra così surreale da credere di trovarmi in un sogno."Da quanto tempo va avanti questa storia?" Borbotto dopo un po', guardando la faccia di entrambi.
Non ci credo che me l'abbiano tenuto nascosto.
A me, che sono sempre stata pronta ad ascoltare qualsiasi cosa avessero da dirmi.
Non ho mai avuto il minimo segreto, e mi aspettavo lo stesso da loro.
Mi sento... delusa, nel sapere che dopo tanto tempo passato insieme, mi abbiano tenuta nascosta una cosa così importante.
STAI LEGGENDO
BREATHLESS
Teen FictionThe Breathless serie vol. 1 [ IN REVISIONE] ATTENZIONE: visto lo stato di revisione, potrebbero esserci dei cambiamenti particolari tra capitoli per quanto riguarda lo stile di scrittura e la sintassi del testo. Alyiah è quel tipo di persona che non...