Capitolo quaranta.

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"D'altro non brillano
gl'occhi tuoi se non di pianto."
Giacomo Leopardi

MATTHEW'S POV.

So che forse non avrei dovuto farlo, ma è stato più forte di me.
Le guance rosse e gli occhi lucidi d'ebrezza le hanno dato la capacità di stregarmi ancora di più la mente, portandomi a compiere un gesto che mi sarei facilmente risparmiato.

Era così bella sotto la luce della luna, coi capelli scompigliati e la risatina sempre sulle labbra che semplicemente non ce l'ho fatta.
Non sono riuscito a trattenermi.
Nemmeno un po'.

I fuochi d'artificio scoppiano nella notte stellata, un nuovo anno inizia ed io premo le labbra sulle sue.
Un bacio completamente diverso da quello che ci siamo già dati, e fortunatamente non solo nella situazione.

Le sue labbra morbide premono sulle mie ed il profumo del suo shampoo al cocco mi inonda le narici, catapultandomi in una sfera di piacere che mai avevo incontrato nella mia intera vita.

Lo stomaco prende a fare le capriole mentre il cuore sembra uscirmi dal petto.
La bocca si fa secca, in una muta richiesta di averne ancora, mentre il resto del mio corpo rabbrividisce e intorpidisce.

Un bacio a stampo, un tocco veloce eppure capace di scatenare in me l'apocalisse.

Separo le nostre labbra dopo pochi secondi, non allontanandomi di troppo.
Mi prendo del tempo per osservare il suo viso ornato da un impagabile espressione confusa, naso arricciato ed occhi che non riescono a trovare pace.

Lo sguardo vola infatti dalle mie iridi alle mie labbra, senza fermarsi un secondo, dando il colpo di grazia al mio intero organismo, compreso l'amico là sotto.

Non riesco a capacitarmi della sua bellezza mentre le scosto una ciocca corvina dal viso, rapito da quanto i suoi lineamenti sembrino protagonisti del miglior dipinto del pittore più grande al mondo.
Il suo viso è pura arte, pennellate di perfezione.

Ciò che mai mi sarei aspettato, però, era  vederla spingersi col volto verso il mio, in cerca delle mie labbra sulle sue.
Per la seconda volta.

Faccio un grande sforzo a scostarmi e il mugolio che emette in risposta suona terribilmente dolce alle mie orecchie, rendendomi ancora più difficile rifiutarla.
Non voglio approfittare di lei mentre è ubriaca, voglio che la prossima volta sia lei a farlo di sua spontanea volontà.

"Che c'è, principessa? Ne vuoi un altro?" chiedo col mio solito sarcasmo, sorridendo nel vederla allontanarsi leggermente da me, il viso corrucciato.
Inizialmente non risponde, non volendo darmi la soddisfazione di sentirle ammettere di volere il bis di quel bacio, limitandosi a guardarmi con sguardo truce.

"Vai da Brooklyn, non li voglio i tuoi baci. Bleah." emette una smorfia adorabile mentre si pulisce le labbra con il dorso della mano.
Non riesco a fare a meno di ridere a quella scena, provocandole solo ulteriore disappunto.

Okay, potrei averle detto una piccola bugia, ma andiamo, vederla così nervosa per me e Brooke era qulcosa di imperdibile.
Non è vero che ci sono andato a letto, anzi.

Nello stesso istante in cui lei ha tentato di ottenere quello da me l'ho piantata in asso, dando sfogo a quello che era il mio desiderio del momento: trovare Alyiah.

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