Capitolo trenta.

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"Poggia la tua testa sulle mie gambe.
Lasciati cullare dalle mie braccia,
e dal suono della mia voce.
Dimenticati del mondo e resta qua,con me."
-Valentina Ardimento

ALYIAH'S POV.

Tutto ciò che ricordo della notte di Halloween, è il sapore amaro della vodka liscia che mi scivola nella gola.
Poi, il vuoto più totale.

Ad occhi ancora chiusi, sento la testa pulsare dolorosamente.
Un gemito di dolore abbandona le mie labbra, mentre seppellisco il volto nel cuscino poco familiare.

Al mio naso giunge un profumo fresco, fin troppo familiare ma che non dovrebbe essere affatto nella mia camera.
Perplessa, mi metto a sedere di scatto, cercando di mettere a fuoco tutto ciò che ho intorno, nonostante faccia fatica ad abituarmi alla luce solare che filtra dalla finestra.

"Ben svegliata, principessa" una voce mi fa sussultare, così che io impulsivamente spinga il mio corpo fino alla testiera del letto.
Matthew, senza maglietta, è in piedi vicino alla porta di quella che finalmente riconosco essere la sua camera.

Boccheggio nello stesso istante in cui lo vedo, stupita dalla sua presenza meno di quanto lo sia in realtà della vista che ho davanti.
Il petto muscoloso possiede un paio di tatuaggi,  come il serpente che si posa sulle sue clavicole o la scritta sul pettorale.
Ogni centimetro del suo addome esprime perfezione, adornata da macchie d'inchiostro che rendono il tutto uno spettacolo da non perdere.

Un sorriso divertito aleggia sulle sue labbra, facendo passare lo sguardo sul mio corpo intero.
Abbasso gli occhi, e noto con stupore di non indossare altro che non sia una t-shirt esageratamente extra large, sicuramente non mia.
"Che ci faccio qui? Mi hai spogliata? Che cosa abbiamo fatto?" gli chiedo per prima cosa, dopo qualche secondo di puro panico, avendo constatato di non ricordare nulla della scorsa sera.

Odio lasciarmi troppo andare con l'alcool, cazzo!
Detesto non avere il controllo delle cose, e più di questo detesto non ricordare nulla.

"Cosa possiamo aver fatto, Alyiah?" mi chiede alzando un sopracciglio, ed il mio intero corpo si pietrifica.
Non è successo davvero, qualcuno mi svegli e mi dica che sto vivendo un incubo.
Mi dica che non abbiamo fatto sesso mentre ero ubriaca, per favore.

Il volto mi diventa rosso per la vergogna, ma prima che io possa dar sfogo alla mia frustrazione, la sua risata riempie l'aria della stanza.
Ride a crepapelle, ride di me e della situazione.
Non solo ha fatto una cosa del genere mentre ero ubriaca, ma adesso ci ride sopra!
Brutto bastardo pezzo di merda.

"Non posso crederci, pensi sia successo davvero!" esclama, ancora in preda ad una risa incontrollabile.
Il sangue affluisce ancora di più sulle mie guance, facendo si che io debba nascondermi coi miei stessi capelli.

"Oh andiamo Matthew, mi fa male la testa! Mi puoi spiegare cosa diamine è successo?" gli lancio un cuscino, iniziando ad infastidirmi fin troppo per la situazione.
Almeno non è successo nulla tra noi.
Anche se non ha proprio detto questo, non voglio farmi strane idee.

"Eri così ubriaca da stare per metterti in ridicolo, Alyiah. Layla ti aveva convinta a salire sul tavolino per ballare con lei, ma fortunatamente io e Kyle vi abbiamo recuperato prima che succedesse qualcosa di cui ti saresti vergognata a vita. America e Liam non si vedevano e non sapevo come farti arrivare a casa, quindi ho deciso di portarti da me." spiega avvicinandosi, ancora sorridente, per poi sedersi sul letto al mio fianco.

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