«Quindi ti hanno incastrato a fare la baby sitter?» domandai a Rían una volta che tutti gli altri furono usciti dalla stanza.
«In realtà non ho ancora capito se, con questa mossa, Daghain abbia voluto punire me o te» commentò lui, scrutandomi con quegli occhi così chiari e così piacevolmente strani.
Sbuffai, poggiandomi al bancone di marmo, e chiusi gli occhi.
«Ehi, sarò clemente con te. Lo prometto» disse, con un ghigno divertito che non prometteva nulla di buono.
«Non voglio scoprire quale sia il tuo concetto di "clemente"» commentai, sorridendo mestamente.
Improvvisamente sentii un gran trambusto al di là della porta, e due voci concitate che chiedevano: «Dov'è? Dov'è Row?».
«Michan! Labhraidh!» strillai, riconoscendo immediatamente le loro voci e correndo ad aprire la porta, lanciandomi poi fra le braccia dei miei due migliori amici.
«Cosa diavolo hai combinato, Row?» mi chiese Michan, sollevandomi in aria.
«Ti giuro che mi hai spaventato a morte. Ho rischiato di farmela sotto» disse invece Labhraidh, con uno sguardo serio.
«Io... ecco... Sono una Daoine Sidhe» borbottai, abbassando la voce e riducendola ad un sussurro incomprensibile.
«Dicci qualcosa che non sappiamo già, Row. Dopo lo spettacolo di ieri sera ci aspettiamo fuoco e fiamme da te, ragazza!» esclamò Michan, tirandomi un pugno sulla spalla.
«Ahi» mi lagnai, massaggiandomi la parte colpita e mostrandogli il medio.
«Come? Non lo fulmini con le tu straordinarie abilità?» mi schernì Labhraidh, con un ghigno sghembo.
«Oh, taci una buona volta» risi, dandogli un pizzicotto in un fianco.
Dopo un attimo di silenzio, mi domandò: «Quindi cosa farai adesso?».
Stavo seriamente cominciando ad odiare quella domanda, davvero. Nelle ultime ore l'avevo rivolta così tante volte a così tante persone che ormai quelle parole stavano perdendo il loro significato, e la risposta mi sembrava sempre più irraggiungibile e priva di senso.
«Dicono che mi dovranno fare dei Blocchi. Che lui me li dovrà fare» specificai, indicando Rían, che fino a quel momento era rimasto seduto in modo scomposto sulla sedia, osservandoci senza emettere un suono.
«E questo chi sarebbe?» domandò Michan, scrutandolo con diffidenza e incrociando le braccia al petto.
«La Strega Guida di Rowan, nonché Guerriero dei Daoine Sidhe. Piacere, sono Rían O'Neill» disse il ragazzo, alzandosi in piedi e porgendo il braccio a Michan.
Labhraidh emise un basso fischio e commentò: «Amico, se volevi intimorirci ci sei riuscito benissimo». Poi si avvicinò a Rían e si scambiarono il saluto da strega, studiandosi l'un l'altro come belve feroci.
Vedendo i miei due amici di fianco al Guerriero Daoine Sidhe ebbi un tuffo al cuore: avevo sempre pensato che Michan e Labhraidh fossero piuttosto intimidatori, vista la loro stazza e il loro atteggiamento da spacconi ma, se paragonati a Rían, sembravano pivelli. Certo, fisicamente non avevano nulla da invidiare al Guerriero: Michan era addirittura più alto di lui, e Labhraidh più muscoloso, ma Rían aveva un che di esotico nella postura, nel modo di studiare le persone e di prestare attenzione ai dettagli, un insieme di caratteristiche che ai miei occhi lo rendevano simile ad un animale pronto ad attaccare.
«Quindi sei un Guerriero...» cominciò Michan, con uno scintillio interessato negli occhi.
«Siete così formidabili come si narra?» concluse per lui Labhraidh, non riuscendo a trattenersi.
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Stirpe Di Strega
FantasiRowan O'Brien ha quasi diciotto anni, vive in Irlanda ed è una strega. O meglio, lo sarebbe se fosse in grado di eseguire il Rito d'Iniziazione del suo clan. In qualità di figlia del capo clan, sa di suscitare l'attenzione dell'intera congrega, ma...